Capitolo 2: Piccoli problemi tecnici
*****Autostrada per l’aeroporto, tre ore al volo*****
Dalia era una ragazza strana, non aveva opposto resistenza,
non aveva fatto domande, non aveva fatto nulla di ciò che normalmente faceva
chi lui rapiva, la cosa stupì Rubino in positivo, la ragazza era abbastanza
accondiscendente, non faceva stupide domande e non dava sui nervi, cosa che si
aspettava. Era così silenziosa che avvolte si domandava se non fosse sparita,
non la perdeva d’occhio un secondo, ma lei non sembrava intenzionata a
scappare, anzi sembrava che quell’idea nemmeno le fosse venuta in mente.
-Stai bene? –chiese all’improvviso il killer
-Si
-Sei silenziosa vedo…
-Non ami chi parla troppo vero?
-E tu come…
-Sono in vita da millenni, so riconoscere i gusti delle
persone ormai
-Capisco- rispose il killer guardando la ragazza seduta sul
sedile del passeggiero con le gambe al petto- da quanto eri lì nel tempio?
-Circa vent’anni
-Quando sono morti i monaci?
-Assassini- lo corresse lei- circa diciotto o diciannove anni
-Sei sola da allora?
-Ci si abitua
Era davvero una tipa di poche parole.
-Come sei diventata immortale?
-Ho perso tutto ciò che avevo di più caro al mondo…pensi
davvero che essere immortale sia bello?
-No…penso sia orrendo-rispose lui
-Sono diventata immortale ai miei diciannove anni, sono stata
generata con il tempo stesso e ho sempre avuto diciannove anni…oramai non so
neppure io quanti secoli ho
-Quante persone hai perso?
-Abbastanza da poter riconoscere quanto tempo rimane ad un
uomo e come morirà
-Quindi sai come morirò?
-Ti interessa saperlo? –lo stava guardando
-Non molto in realtà
Sospirò- in realtà tu sei avvolto nel grigio, non riesco a
leggere quando e se morirai
-Se?
-Se…potresti diventare immortale
-Non ci tengo affatto
-Beh se diventi immortale fammelo sapere, almeno avrò
qualcuno con cui passare i prossimi secoli
-Passeresti secoli con un killer come me?
Alzò le spalle- ne ho passato di tempo con i killer come te
****Un’ora al volo****
- “Ci spiace informarvi che tutti i voli per la nuova mela
sono stati interrotti”
-Perfetto- commentò Rubino accendendosi una sigaretta
-Possiamo cambiare volo e andare in qualche altro posto e da
lì andare a NY- suggerì Dalia
-Buona idea…dove vorresti andare?
-Rio è bella in questo periodo dell’anno e il volo parte tra
mezz’ora
-Qualcosa mi dice che sapevi di questo contrattempo vero?
-Chissà…comunque ci sarà bel tempo per un paio di settimane a
Rio
***Rio de Janeiro, aeroporto***
-Che facciamo? –chiese lei
-Un giro, tanto il tipo mi ha dato parecchio tempo e io a Rio
ci sono stato solo una volta
-Ti faccio da guida se vuoi
-Sei già stata qui?
-Sono stata ovunque, ci ho vissuto per tre secoli qui,
praticamente l’ho vista costruire
-Beh di certo non ci perderemo
-Diciamo che sono uscita dal monastero circa…sette anni fa e
ho fatto un bel giro intorno al mondo
L’uomo sorrise- giusto per passare il tempo eh?
-Beh tanto non ho fretta, posso aspettare un secolo o due,
tanto per me non passa chissà quanto
Era davvero un soggetto interessante, forse, per una volta,
avrebbe consegnato il pacco proprio allo scadere del tempo, quella ragazza
poteva tornargli utile…molto utile…
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