WitchandAngel : Capitolo 3: Agente nei guai? Ci pensa lei!

Capitolo 3: Agente nei guai? Ci pensa lei!

3     Agente nei guai? Ci pensa lei!

Angel scese alla sede delle FBI dove l'aspettava la madre, una donna dai capelli biondi tagliati a cassetto, occhi verdi e un sorriso severo.
-Eccoti
-Dove si trova il cliente?
-Seguimi
Il loro era un rapporto apparentemente freddo, ma era il loro modo di comunicare, si volevano bene, lo sapevano e questo a loro basta. Scesero le scale e si ritrovarono nella sala riunioni. C'erano degli agenti con lo sguardo preoccupato puntato su un ragazzo dai capelli marroni e occhi dello stesso colore.
-Jack Marron? –chiese Angel con tono professionale, lui si alzò subito- Angel Night, il suo avvocato della difesa
-Mi ricordo di te, da piccola ti addestravi con noi- disse un agente sorridendo- eri così piccina
Black digrignò i denti, gli agenti lo guardarono, non sembrava umano quello.
-Non badate a lui per piacere, è il mio collega, la mia guardia del corpo e in passato era un mercenario.
-Una bella compagnia- commentò un agente guardandolo poco convinto il tipo
-Lasciatemi sola con il mio cliente
-Buona fortuna- dissero i ragazzi uscendo.
La madre di Angel esitava- Sta tranquilla, non ho mai sbagliato un colpo- la rassicurò Angel, mentre la donna usciva.
-Allora- Angel si sedette- cominciamo Black
L'uomo coprì la telecamera- siamo soli
-Bene- disse Angel sedendosi sul tavolo e accavallando le gambe, non era preoccupata per nulla sul caso- Signor Marron lasci a me il suo caso, lei non si deve preoccupare di nulla- gli prese il mento e lo guardò negli occhi- non si deve preoccupare di nulla, ci penserò io, penserò io a tutto
L'agente annuì come in trans. Angel lasciò la presa e fece cenno a Black di agire. Il ragazzo si tolse gli occhiali, rivelando occhi di serpente rossi come il sangue. Guardò il ragazzo negli occhi
-Ci vorrà poco
***In aula***
-Sicuro di non ricordare cosa hai detto al tuo avvocato- chiese ancora un agente
-No...ricordo solo che mi sono sentito sollevato appena mi ha parlato, ha detto che mi avrebbe portato alla libertà...
-Bene...Signorina Night! Ancora una volta siete l'avvocato in un mio caso? –chiese il giudice ridendo
-Si vede che dovrete sopportarmi signor Giudice
-Bene...iniziamo- disse il Giudice
****dopo il processo****
-Un'altra vittoria- disse la madre di Angel abbracciandola- grazie per l'aiuto
-Ho da fare con altri casi- disse lei spostandosi- cercate di non finire nei guai. Andiamo Black
-Grazie ancora- disse Jack, ma appena guardò Black in faccia, un brivido lo colse e lo costrinse a distogliere lo sguardo- Angel
-Si?
-Quell'uomo- indico Black che era troppo lontano per sentirlo- è un demonio vero?
Angel sogghignò- beh...di certo non è pericoloso come me- si girò e salutò con un gesto- ci rivedremo presto, mio caro Jack
Angel salì in auto- dicono che sei un demonio

Black partì- beh io sono solo un famiglio...il demone...o diavolo..- guardò Angel- sei tu


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