WitchandAngel : Capitolo finale: L'avvocato del diavolo

Capitolo finale: L'avvocato del diavolo

5   L'avvocato del diavolo

Angel sospirò sedendosi accanto al suo imputato, che doveva fare? Non sapeva che fare con lui. Il caso si stava svolgendo in fretta, le pause finivano prima ancora di iniziare. La testa le scoppiava, non riusciva proprio a seguire la velocità con cui salivano e scendevano i testimoni.
-Presto la tua anima sarà nostra mia cara Angel- sogghignò il demone suo cliente.
-Chiedo quarantacinque minuti di pausa- disse Angel alzandosi di colpo
-Concessi- disse il demone sogghignando- anzi vi dò ben due ore signorina
-Mi bastano 45 minuti umani né più né meno- disse Angel allontanandosi in fretta.
No non andava per nulla bene, stava perdendo il controllo. Si sedette nella sala d’aspetto e si mise le mani nei capelli, avrebbe perso l'anima...stava per piangere. Guardò l'anello che aveva, glielo aveva regalato suo padre, era l’anello da avvocato, c'era una A di oro su sfondo nero, la A aveva un paio di ali, il padre diceva che erano le ali della libertà e la A era quella di Avvocato, anche se lui scherzando diceva che era la A di Angel, avevano un bellissimo rapporto, era più unito con lui che con la sua madre. Le vennero in mente le sue parole, le ultime parole dette da lui dopo che morì per colpa di un criminale...
“Angel, gli avvocati della difesa devono avere in mente solo una cosa durante tutti i processi, la cosa più importante è salvare il nostro cliente, anche se fosse l'ultima cosa che facciamo, se diverrai mai un avvocato di difesa, giurami che non ti arrenderai mai, mai e poi mai, capito?”
Sorrise, aveva giurato no? Che importava se avesse perso, doveva vincere per il suo cliente, l'aveva promesso e lei manteneva le promesse. Guardò i fogli del caso, era meno complicato di quanto si aspettava, anzi era semplice, era dannatamente semplice, che diavolo le era preso prima? Era stata così stupida...
-Pronta per riprendere? –disse l’avvocato dall’accusa
-Pronta- disse lei sicura- vorrei iniziare io se possibile
-Perché no- disse il giudice
-Chiamo a testimoniare, l'avvocato dell'accusa- disse lei.
L'avvocato si sedette con calma. Era un demone, che problema poteva avere con una ragazzina.
Angel strinse la mano al petto, prego mentalmente il padre di guidarla. Rese il suo sguardo crudele, duro, severo e allo stesso tempo sicuro, altezzoso e certo di sapere tutto, il demone si irrigidì.
-È davvero un caso interessante non trova anche lei?
-Molto, un crimine così...
-Effimero- disse Angel
-Come prego?
-Non ho detto nulla- disse Angel innocentemente- avvocato da due soldi
-La smetta!
-Di fare cosa? –disse Angel- perdente
-Finiscila!
Angel non stava parlando, era nella sua testa, lo stava spingendo alla pazzia, a confessare.
-LO AMMETTO! NON È STATO IL TUO CLIENTE, ERA UN GIOCO, VOLEVAMO IMBROGLIARTI E PRENDERTI L’ANIMA! –si mise le mani tra i capelli- ti prego ti prego smettila, smettila- aveva cominciato a piangere
-Signor Giudice- disse Angel
-Innocente- disse lui a mezza voce
Angel mise una mano sul fianco e un ghigno le spuntò sul viso- con il dovuto rispetto, non tentate di ingannare un diavolo di avvocato
-Bene- un demone dai capelli neri le si avvicinò- io sono Black e da oggi sono il tuo assistente.
Angel si svegliò e guardò Black seduto sul letto, aveva l'età di Lucius, ma dimostrava più anni.
-Che ci fai qui Black?
-Abbiamo un caso Angel
Si vestì in fretta e lo seguì in auto
-Sai ho sognato il processo agli inferi
-Sei stata grandiosa li
Angel arrossì- vinceremo anche stavolta
-Ovvio.
Angel sospirò, l'anima non l'aveva persa, ma aveva comunque ottenuto il posto come avvocato del diavolo.

Fine.,che

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