Capitolo 10: Don’t you dare
Monica non era il tipo che saltava all’occhio
Era si una bella donna
Era si molto intelligente
Era molto brava a lavoro
E aveva un buon carattere
Ma non era notabile
Era un bel viso
Ma non era molto notabile per quello
Era solo una donna
Una donna che nessuno considerava pericolosa
E che per quello…
-Chi ha mandato questo documento!?
-Giuro di non essere stato io!
-Razza di idiota!
Nessuno sospettava
Monica nella prima vita era un’idiota
Si considerava tale
Avrebbe fatto tutto per ciò che credeva giusto
Voleva aiutare la sua nazione
Aiutare il suo popolo
Aiutare tutti
Ed era finita uccisa
Probabilmente avevano usato la scusa del suicidio
Era successo più volte
Era però ora tornata
Con conoscenza futura
E con potere che un umano non poteva avere
-Monica, che stai facendo?
Quindi anche ora era calma
L’ombra che la luce al di fuori della stanza mandava sul
muro davanti Monica non era la sua o del nuovo arrivo
Era del suo Reaper
Poteva vederne il sorriso macabro e il libro pronto nelle
mani scheletriche a usare i propri poteri
Come sempre…era il manipolatore che lei adorava
-Monica, rispondi
Gli occhi di Monica si illuminarono e lei rimosse gli
occhiali mentre il fax mandava i documenti
-Non è successo nulla, non hai visto nessuno
-Non è successo nulla, non ho visto nessuno…
-Hai trovato la stanza vuota, i documenti sono stati mandati
prima del tuo arrivo
-Ho trovato la stanza vuota, i documenti sono stati mandati
prima del mio arrivo
-No, non sai chi potrebbe essere stato
-No, non so chi potrebbe essere stato
Monica sorrise uscendo dalla stanza calma e rimettendosi gli
occhiali
In quella vita, non era lei la debole preda…
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