Capitolo 9: I don’t like heroes
-Sei in anticipo
-Non volevo farti aspettare- sorrise Bruce
Era stato un colpo di fortuna incontrare Bruce per Sophie.
Avevano iniziato ad uscire come amici perché Bruce era il
tipo che voleva conoscere e farsi conoscere prima di provarci per davvero ma
già era positivo
Si presentava in anticipo agli appuntamenti
La veniva a prendere puntuale
Pagava per lo più lui perché preferiva così
Non gli dispiaceva aspettarla o iniziare la conversazione
sull’invitarla fuori
Ed era chiaro su quando aveva tempo per lei
-Sono anni che non salgo su una di queste giostre
Erano andati al parco dei divertimenti
In quel momento erano sulla ruota panoramica e ovviamente…
-Malfunzionamento…?
-Si risolverà presto, tranquilla –la rassicurò Bruce, erano
in cima e la ruota si era bloccata
Non era un pericolo per ora e Sophie apprezzò Bruce che la
calmava
-Il mio ex avrebbe aperto forzatamente la porta e “salvato
tutti”
-Sembra più un pericolo pubblico così
-Lo è, avrebbe lanciato la porta in aria, colpendo qualcuno
possibilmente e creato caos per il parco
-Non ti piacciono gli eroi?
-Non mi piacciono i super eroi- disse Sophie- ne capisco il
bisogno e la necessità per carità, ma è orribile come si comportano verso chi
non è super
-Vero anche quello
Il loro mondo non aveva bisogno di eroi o cattivi. Erano più
che altro intrattenimento
-Salvano vite certo ma anche i cattivi lo fanno, sono più
intrattenitori che altro altresì i cattivi verrebbero imprigionati
-Ci sono in effetti pochi veri cattivi nella situazione e
anche degli eroi sono stati imprigionati per abusi di potere –disse Bruce calmo
guardandola alzarsi per poi sedersi al suo fianco e accoccolarsi
-Vero…il cattivo del mio ex e io andavamo molto d’accordo,
Morgan non mi rapiva mai se era un evento importante per me
-E il tuo ex trovava altro da fare ovviamente
-Si
-Idiota
-Lo è –sorrise Sophie
-Ma ne sono contento
-?
-Così posso provarci –sorrise Bruce
-Ma sentilo –rise lei
Bruce e lei aspettarono un paio di ore e poi la ruota li
fece finalmente scendere
Non fu per nulla male però.
Essere “normali” era bello per una volta
Bruce era lì con lei e non a salvare la giornata per cui…
-Domani ti va di venire a casa con me?
-A…casa tua? –chiese lui stupito
-Si
-Ne sarei davvero felice –disse lui in imbarazzo
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