Capitolo 26: Vex 1/6
Casa mia non è mai stata…accogliente…specie dopo che mio
padre è morto. Sia io che lui abbiamo…abilità speciali, siamo maghi, lui mi ha
insegnato le basi di nascosto, la mamma non lo sapeva, quando l’ha scoperto
l’ha mandato al rogo e sposato il suo carnefice che ovviamente non ha mai amato
me, infondo ero il figlio di un mago e dell’uomo che aveva ucciso.
Comunque a casa ci sto…il minimo indispensabile, pure le
panchine del parco sono meglio che stare a casa con loro…ma ora ho la mia
possibilità per andare via. Pandora è la mia possibilità di andare via di qui.
-Non ti piace l’idea di tornare a casa vero?
-Non moltissimo ma possiamo farcela, velocemente, i due
stronzi sono…a lavoro ora credo
-Mi spiace…-dice lei
-Per cosa? –chiedo io e poi capisco- ho parlato a alta voce?
-Non è colpa tua comunque e qualsiasi cosa succeda sei con
me ok? -mi sorride- non possono fare nulla finché c’è un testimone
Ha capito che non accetto aiuto eh? È più difficile per me
accettare aiuto o fidarmi di chiunque sinceramente. Ho avuto troppi tradimenti
per fidarmi. Quindi perché accettare l’aiuto, non chiesto e offerto in modo che
non sembri che io ne ho bisogno, di Pandora? Non lo so…ma sento che in qualche
modo lei non tradirebbe la mia fiducia o quella di chiunque altro a dirla
tutta.
Apro la porta della baracca in cui “vivo” e subito mi
precipito di sopra- non so quando tornano è meglio muoversi…
Pandora annuisce e si blocca a guardare la mia “camera”, i
muri stanno perdendo la carta da parati, il legno del pavimento è rotto e ci
sono vari pezzi mancanti, la finestra è rotta, nei muri ci sono segni di pugni
che ho lasciato io per rabbia o il mio patrigno quando cercava di colpirmi, il
letto non esiste, c’è solo un materasso sul pavimento, ci sono dei mobili,
mezzi rotti e un buco nel soffitto che permette di vedere il cielo e di far
piovere in camera quando diluvia…il mio patrigno mi odia, con mio padre vivo
non era così la situazione -come mai il tetto e la finestra qui sono rotte?
-Questa stanza una volta era disusata, papà progettava di
ripararla come il resto della casa, ma il mio patrigno, dopo la morte di mio
padre, mi ha costretto a muovermi qui e beh…diciamo che ho cominciato a trovare
le panchine del parco estremamente comode…dove ho messo quella valigia?
Pandora posa su un comò la valigia grigia che ha trovato-
questa?
-Si- dico aprendo l’armadio e iniziando a riempirla con i
vestiti che ho, non sono molti, anzi sono praticamente una decina di capi
massimo
Pandora mi ferma- è più veloce così- punta un dito sulla
valigia e dice qualcosa molto in fretta- ora non ha un limite di spazio e…-punta
un dito contro l’armadio e i cassetti e di nuovo lancia un incantesimo, i
vestiti si piegano e volano da soli nella valigia- hai altro che vuoi portare?
-Voglio portarmi le cose di papà- dico io subito spostando
il materasso e aprendo una botola- l’ha fatto papà per nascondere i libri di
magia quando mamma l’ha scoperto, credo sapesse che mamma l’avrebbe denunciato
e si è preparato un riparo per me- tiro fuori i libri, i diari, gli strumenti,
sono parecchie cose e Pandora con cura li ripone nella valigia, non fa commenti
o domande e di questo gliene sono grato- questa scatola contiene invece le foto
e l’album di famiglia, oltre a quasi ogni oggetto che papà aveva, mamma ha
cercato di bruciarli ma sono riuscito a salvare quasi tutto prima che potesse
farlo
-Vuoi cercare per casa e vedere se c’è altro che vuoi avere
con te? –chiede lei
Annuisco e controllo di aver tutto dalla mia camera, chiudo
la valigia e la prendo muovendomi nella camera dove dormono, Pandora mi aiuta a
aprire la cassaforte, non fa domande su cosa voglio fare ma capisce quando vede
un doppio fondo- tuo padre era davvero un mago molto intelligente
-Lo era, ci sono altri due nascondigli, in cucina e nello
studio- dico infilando nella valigia una grande scatola con dentro alcune cose
di papà. Scendiamo le scale e velocemente prendo il resto delle cose che volevo,
Pandora non chiede nulla ma appena mi fermo alla vetrina di liquori del mio
patrigno mi guarda sospetta- tranquilla non bevo
-E cosa vuoi farci con quelle bottiglie?
-Fargliela pagare- dico aprendone una e versandone il
contenuto sul pavimento in modo che prenda fuoco la cucina- questa casa è stata
comprata, ricostruita e tenuta da mio padre…quella puttana e quel killer non
vivranno qui…- mi giro e vedo Pam aprire una bottiglia e versarne il contenuto
nel corridoio
-Direi che facciamo il piano di sopra, le scale e poi lo
studio con le armi del tuo patrigno. Se la polvere da sparo prende fuoco questa
casa farà un bel fuoco d’artificio e potrebbe uccidere qualcuno
-Tanto meglio- dico io
Lei ride- bene allora a lavoro- lancia un incantesimo sulla
valigia e questa inizia a volteggiare in aria- ci seguirà così ci muoviamo più
in fretta, meglio non lasciarla indietro
Annuisco e prendo le bottiglie. Conosco Pandora da un paio
di ore, quello che ho capito su di lei è che: non fa domande, non mi offre
aiuto ma me lo dà direttamente e non si aspetta grazie in cambio, ha davvero le
abilità magiche che dice di avere e può insegnarmele, non si fa problemi ad
uccidere…e qualcosa mi dice che neanche il suo di passato sia tutto rose e
fiori…qualcosa mi dice che quello di nessuno di noi quattro lo è anche se non
li conosco abbastanza per dirlo, il mio istinto non sbaglia mai e mi dice che
con loro avrò un po’ di pace per un po’ di tempo- pronto?
Io annuisco e tiro fuori un accendino- non fumo sia chiaro
-Usa la magia- dice lei chiudendo l’accendino e posandolo
nella mia tasca- l’incantesimo che uso io è “Dragon’s Breath”, immagina un
fuoco nella tua mente. Immaginalo crescere nelle tue mani, non temere, non ti
brucerà e poi lascialo cadere sul tappeto di ingresso, lui farà il resto
Annuisco e seguo gli ordini. Guardo la fiamma di un fuoco
crearsi nelle mie mani, la lascio cadere e subito parte un incendio, per
fortuna noi siamo già fuori- vuoi restare a vederla bruciare?
-Non lo so…
-Sai perché ti ho detto di usare la magia e non l’accendino?
Quel fuoco lo puoi spegnere solo tu, si propagherà per tutta la casa e si
difenderà da chi cercherà di spegnerlo. Non dovrebbe estendersi al villaggio…ma
comunque se lo facesse non colpirebbe nulla di natura, o meglio darà fuoco a
tutto eccetto a ciò che è naturale quindi…massimo il villaggio va a puttane…
Rido- sei molto diretta
-Andiamo al camper Vex, non voglio lasciare quei due soli
per troppo tempo, rischiamo che si ammazzino a vicenda
Rido, non so nemmeno da quanto non mi sentivo così leggero. Guardo
la casa andare a fuoco- addio…spero veglierai su di me papà…ma…-mi giro e vedo
Pandora fermarsi a vedere una farfalla posarsi sul suo dito- credo di essere in
buona compagnia ora…
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