WitchandAngel : Capitolo 1: Start

Capitolo 1: Start

 The Princess’s secret

Capitolo 1: Start

Di tutte le novel originali che erano uscite negli ultimi decenni, “Little Star” era quella che aveva il maggior potenziale e il più grande interesse. E considerando quanto meravigliosi siano alcuni avvenimenti, penso davvero sia una sfortuna quanto essa venga ricordata come una novel rotta. Era una di quelle novel che poteva essere…sarebbe dovuta diventare parecchio migliore rispetto al risultato finale.

Kayla è uno spirito libero, energica principessa che vive in un mondo di magia in un contesto medievale in una zona nordica e con un clima più freddo che altro. Non si accontenta del ruolo che la società vuole imporle e si aspetta che lei abbia.

Un esempio delle aspettative, pressioni e pensieri della società si manifesta nel personaggio della madre di Kayla, la regina Elaine, che, per descriverla in una maniera molto ma molto sintetica, è tutto ciò che sua figlia non è.

La novel si stabilisce volta per volta su questa relazione a tre tra Kayla, sua madre Elaine e la società che le circonda. In un certo senso ciò che la novel sta cercando di mostrare sono queste visioni di femminilità e come esse interagiscono nella società.

Era la storia di una ragazza che cercava di scoprire se stessa e cosa la rendeva unica.

Kayla non era mai in nessun modo mascolina, non ha mai tentato di fingersi un maschio o si è vestita da esso per fare ciò che faceva. Non si preoccupava nemmeno di essere riconosciuta come la principessa del regno dopotutto. Era molto libera nei pochi giorni liberi che la madre le dava, quando poteva minimizzare ciò che la società imponeva sulla sua vita. A quei passaggi di libro poteva mostrare il suo lato femminile, o almeno ciò che lei approvava come lato femminile, per esempio i lunghi capelli o i vestiti. Amante della caccia e dell’uso di armi, era l’emblema di cosa non era una donna nel setting della novel, questo la rese parecchio popolare tra i lettori…

Elaine sospira- una principessa non piazza le sue armi sul tavolo Kayla

Kayla sbuffa irritata- come se per te potrei fare qualcosa oltre che la bella statuina

-Ciò non è vero e lo sai tesoro

Elaine invece era eloquente e piena di grazia. Amante dell’arte e della musica, era l’ideale versione di femminilità secondo la società dell’epoca e ama profondamente il ruolo che ha nel mondo. Le appartiene, la vedi sorridere e parlarne con orgoglio durante varie liti nel libro. È particolarmente se stessa quando può prendere tutte le parti e azioni nella società che le appartengono.

Nella novel non era chiarissimo ma si intendeva che Elaine non era nel torto a comportarsi come si comportava, voleva solo mostrare due parti diverse di mondo.

Elaine non è un oggetto come Kayla lo pensa, in realtà è il cuore stesso del regno. Con un re come Viktor, privo di abilità mentali adatte al governo, è Elaine che mantiene tutto in controllo e in pace. Vi sono centinaia di eventi che lo spiegano nella novel. In un momento in cui tutti stanno litigando a corte, lei si alza e…tutti smettono di combattere. Nessuna parola detta, solo la sua presenza. In questo universo essere pieni di grazia è potere e la regina Elaine è la più potente di tutti.

Quando Kayla si ribella, tutti guardano alla regina per cosa fare, non il re.

Elaine è chi è in potere con eccelse qualità diplomatiche, privilegiata rispetto a sua figlia per la sua posizione sociale che le garantisce pieno accesso al suo potere.

Kayla è un forte potere di abilità fisica, oppressa e bloccata nelle ristrette vesti di una principessa mentre gli uomini della sua epoca hanno zero problemi a mostrare il loro potere.

Le due sono sempre in lite…

Parlando del genitore che non commenta mai…

-Altro vino –dice Viktor tranquillamente

Praticamente Viktor acconsente a ciò che Elaine vuole per la figlia e ha le stesse aspettative della società per essa ma allo stesso tempo continua a viziare Kayla lasciandola virare da esse lagnandosene poi in più punti in privato con la moglie e tutto ciò non è qualcosa dovuto al fatto che “capisce” la figlia. La figlia è un intrattenimento per lui come tutti i figli che ha. C’è anche un momento nella novel in cui dice qualcosa sul fatto che nessuno è degno di sposare le sue figlie ma è più una scusante così da poter continuare a combattere…padre dell’anno con una A++ in Negligenza.

Di fatto nell’intera novel è più parte del ramo di “società” che altro…

-Presto arriveranno i diplomatici per proporre le nozze Kayla…

-Cosa? Non voglio!

Le colpe della regina non sono la sua assenza di comprensione o che il suo ruolo le piace troppo per vederla dal punto della figlia, è più un problema di come è cresciuta. Se cresci con una sola visione del mondo tendi a volere quella visione del mondo anche per i tuoi figli. Se non capisci il mondo che loro vogliono avere è terrificante. Elaine non sa nulla di ciò che Kayla vuole fare in futuro perché tra le due manca proprio la comunicazione necessaria per comprendersi a vicenda ma con il carattere viziato e da bambina che Kayla dimostra nelle liti con la madre…è dura che mai si capiranno.

L’inizio della novel è eccelso. Vi è il conflitto, l’affetto, il problema…il gruppo di idioti che sono qui per il probabile matrimonio con Kayla…c’è tutto ciò che si vuole avere.

Era fantastico come inizio in cui Elaine avrebbe imparato a comprendere la figlia e la figlia a comprendere la madre risultando poi in un momento di compromesso tra le due ma…

-Non capisci nulla!

Kayla è…un orrore di protagonista.

Alla fine Elaine aveva imparato ad accettare chi sua figlia era anche se era differente da ciò che lei era. Capisce i suoi errori, che l’ha ferita e si pente di ciò che ha fatto…

Kayla…No. Kayla ha…fatto enormi errori durante la storia e non chiede scusa per nulla…nulla.

-Kayla calmati –dice Elaine

-Tu non capisci nulla! Io…-inizia lei

-Kayla potresti sederti e abbassare la voce? Questo non è un teatro comunale, i vicini non vogliono avere a che fare con le tue urla –dico io bloccando la lite sul nascere.

-Daphne tu mi capisci vero? –chiede lei battendo le mani sul tavolo- tu capisci vero?

Elaine è dotata di lunghi capelli neri e occhi ghiaccio. Rappresenta una bellissima donna, una madre, una regina. Il suo aspetto è elegante e raffinato, seducente ma mai volgare.

-Lascia in pace tua sorella minore Kayla- dice lei seccata

Kayla è bionda con occhi verdi, Kayla è meno “femminile” nel senso di curve, più immatura come comportamento e più simile al padre come azioni.

-Non litigate a tavola- dice Viktor infastidito da Kayla come solito

Viktor è biondo dagli occhi verdi e ha il fisico di un gigante e i muscoli per accompagnarlo. È bravo a combattere ed è un buon padre…se si ricorda di esserlo.

-Kayla perché non prendi esempio da Daphne? Non sta infastidendo come te –dice Jonathan sistemando altro cibo nel piatto

Jonathan è moro con occhi verdi, ha un fisico simile a papà ma più “minuto”, è il figlio maggiore e in teoria erede al trono…teoria perché quello sfaticato preferirebbe fingersi morto che prenderlo il trono…

Nella novel il rapporto tra Jonathan e Kayla è molto…aspro. Kayla vuole che lui la veneri e aiuti in tutto, Jonathan vuole che lei si dia una regolata e smetta di infastidire la famiglia con le sue stupide fantasie egoiste.

-Non sto infastidendo nessuno –dice Kayla- vero Daphne? Tu mi appoggi?

Daphne era un personaggio poco…visto nella novel. Mora con occhi ghiaccio, di aspetto simile alla madre al punto che era già più formosa della sorella maggiore, carattere meno forte o accessibile a una prima lettura. Un personaggio di secondo piano con l’unico scopo di supportare la protagonista.

Purtroppo Daphne sono io.

-Penso che tu stia infastidendo i nostri genitori, mamma ha più volte ridetto che non hai il diritto di mettere le armi sul tavolo o presentarti in ritardo –dico io

-Ma lei ha sempre contro me qualcosa da…

-Almeno poni la frase in maniera più corretta. Sei una principessa, non provare a usare l’insulto che vuoi usare- dice Jonathan bloccandola dall’iniziare a parlare come uno scaricatore di porto

-Io…

-Kayla –dico io- mamma riprende te come riprende papà, me o Jonathan. Se sbagli vai corretta. Sei estremamente fortunata che i nostri non siano come altri nobili o saresti al pari di uno schiavo se non venduta per matrimonio a qualcuno

-Perché non lo vogliono fare ora?!

-Almeno stanno dando loro la candidatura e a te la scelta- replico io- invece di ringraziare che siano così clementi sai solo aprir bocca e dire ciò che non possiedi e cosa non ti vogliono dare. Renditi conto in che posizione metti la famiglia quando sparli a nobili vari

-Se lo meritano

-Non mi interessa- replico io- un giorno quei nobili saranno sotto il tuo controllo, nulla però impedisce loro di ribellarsi e tagliarti la testa

Lei afferra la sua arma e si alza infastidita correndo via, come sempre.

-Mi spiace per aver alzato il tono di voce –dico io

-Tranquilla Daphne, hai solo cercato di aiutare –dice mio padre tranquillo mettendomi un dolce nel piatto

-Non so cosa ho sbagliato con lei… -mormora mia madre sospirando- Jonathan e tu siete così…non capisco come non possa vedere ciò che rischia

-È stupida ecco come –dice mio padre

-Viktor –lo riprende mamma

-Non è che mente- e Jonathan si unisce all’insultare la sorella

-Papà dovresti smetterla di darle corda, se tu le dai l’ok nel fare ciò che vuole lei lo prende come un “papà mi supporta” –dico io diretta

-Ma non la supporto, la sopporto –dice lui ridendo poi alla sua stessa battuta

-Viktor, mangia- dice mamma sospirando

Non so nemmeno perché sono in questa novel…ma non seguirò certo le regole dettate da quello scrittore che non ha saputo darmi un finale decente.

-Mamma, mangia anche tu, non farti rovinare l’appetito –dico io guardandola sorridere stancamente e riprendere a mangiare mentre papà racconta di nuovamente una delle sue storie di guerra.

 

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