Capitolo 18: You don’t need to be smart to be evil
L’accademia ricevette una pazza fila di mail da Jake alla
fine
-Mi spiace chiamarti Alexander
-Nulla di che -disse lui calmo guardando le mail senza
espressione
Quindi voleva ucciderlo così?
Non poteva fargli nulla anche volendo ma…
-Dice che imbroglio?
-Sappiamo che non è vero
-Ma?
-Ma siamo obbligati a controllare la cosa
-E con controllare intendete?
-Semplicemente fingere di farlo, non abbiamo bisogno di controllare
nulla ma faremo finta che abbiamo controllato con risultato positivo
-Capisco
-Informeremo suo padre della cosa ovviamente
-Ovviamente
Non era preoccupato onestamente
Il padre pagava molto ma…
-Voglio una copia delle mail
-Ovviamente
Avrebbe reso la vita di Jake un inferno
-Ma perché ha fatto una cosa così idiota?! -chiese Iris con
gli occhi lucidi
-Perché è un idiota- disse Alexander coccolandola
Sapeva che lei si sentiva colpevole per la cosa ma non era
colpa di lei
Il fratello era un maniaco, non lei
-Alex
-Si?
-Non…
-Non ti lascerò se è quello che stavi pensando
Lei annuì accoccolandosi
-Non serve essere intelligenti per essere cattivi ma se lo
si è si è peggio del semplice cattivi
-Alex?
-Credo inizierò a mostrargli com’è un vero cattivo
Lei sorrise stringendolo
-Va bene
-Davvero?
-Si -disse lei- se lo merita dopotutto
Lui sorrise baciandola contento, si fidava di lui e quello
era ciò che a lui importava di più
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