Capitolo 27: Welcome to my town!
L’arrivo al Villaggio fu molto più calmo di ciò che tutti
pensavano.
Liam scese con Monique quasi subito, Sebastian aiutò
Christine a scendere e guardarono chi stava aspettando alla fermata. Dalle foto
poterono riconoscere Leon e Matt, insieme a un paio dei lupi che erano sotto
diretto controllo di Liam e Lolita.
Enfys scese subito dopo e sorrise lasciandosi stritolare da
Leo e Matt
-Vi sono mancata?
-Si, moltissimo -disse Leo contento che stesse bene
-Loro sono i bambini? -chiese Wolfe scendendo e dando un
colpo a tutti
Era…grosso per essere un umano.
-Loro sono Leo e Matt -disse Enfys sorridendogli
Wolfe scompigliò in automatico i capelli di entrambi
congelandoli- bello incontrarvi, io sono il mate di vostra madre, il nome è
Wolfe ma sentitevi liberi di chiamarmi come preferite
-Ci…accetti…? -la domanda sfuggì a Leo prima ancora di
pensarci
Wolfe rise- ovvio, siete i figli della mia compagnia quindi
siete anche miei no?
Matt decise di abbracciarlo e Leo spostò lo sguardo in
imbarazzo ma era felice.
Era strano vedere quello che sembrava un teenager essere
molto coccoloso con qualcuno che avrebbe dovuto considerare padre e non era
esattamente molto più vecchio di aspetto
Lolita si avvicinò piano al figliò- lei è…
-Lei è la mia mate Christine e questa è nostra figlia
Monique
-Piacere io…! -Christine non finì la frase che venne
stritolata dalla lupa
-Sono così felice di conoscervi -disse lei stritolando poi
Monique e poi Wolfe che la lasciò fare- potete chiamarmi nonna e tu ragazza mia
puoi chiamarmi mamma
-Va…bene? -chiese Christine in imbarazzo
-Ovvio cucciola, sei la mia futura nuora dopotutto, sei
famiglia -disse lei allegra- andiamo a casa di Enfys, Jonathan e Roze sono lì
-Oh perfetto, incontro i suoceri -disse Wolfe calmo
prendendo Leo in braccio
-Co…posso camminare! -disse lui viola
-Sei mio figlio e se potessi porterei anche Matt in giro
così, quindi devi per ora subire per entrambi spiacente -disse Wolfe calmo e
divertito
Matt rise divertito seguendolo allegro e Leo finse di
arrendersi alla cosa, ma si vedeva che erano felici in quel momento.
Monique guardava Lolita incredula, sua nonna era…così
giovane di aspetto. Poteva sembrare più giovane di Christine facilmente e
sembrava così…buona e dolce.
Lolita era iper-allegra e molto coccolosa, ogni occasione
era buona per vantarsi di Sebastian, complimentarli e cercare di stringerli,
era chiaro come il sole da chi Sebastian aveva ereditato il suo amore per la
famiglia e onestamente tolse ogni dubbio nella mente di Christine sullo
sposarlo. Non riusciva a immaginare una donna migliore da avere come suocera
onestamente.
Arrivati alla casa di Enfys, un grosso e muscoloso moro la
strinse subito- stai bene si?
-Si tranquillo -disse lei con un sorriso abbracciando poi la
bella donna dai capelli lilla al fianco dell’uomo.
-Lei è Monique, la mate di Liam, lei è Christine, la mate di
Sebastian…e lui è il mio mate Wolfe -disse Enfys presentandoli.
Jonathan immediatamente fissò dall’alto in basso Wolfe e gli
strinse la mano- Jonathan, sono…
-Il padre di Enfys- disse Wolfe con un sorriso prendendolo
alla sprovvista- spero andremo d’accordo
Roze aveva gli occhi lucidi- non…siamo…
-Non importa che sangue ha nelle vene, importa come lei si
sente e se vi considero i miei futuri suoceri un motivo c’è -disse lui diretto
Leo e Matt sorrisero alla cosa- te l’ho detto che il mate di
mamma ti avrebbe accettato nonno
Jonathan si sentiva parecchio emotivo ma sorrise alla cosa,
passando il resto della giornata a conoscere Wolfe insieme agli altri e
trovando i tre nuovi arrivi perfetti in ogni senso.
Il loro arrivo era molto cordiale per ora ed erano felici.
Lolita era così gioiosa che non smetteva di parlare come
poteva, era al settimo cielo ad avere due nipoti e Christine era così bella
come nuora…li faceva sentire a loro agio e onestamente potevano capire perché
Sebastian avesse insistito ad aspettare il proprio mate prima di pensare a
sposarsi, se lei era così era ovvio che avesse delle aspettative alte.
-Stasera dove starete? -chiese Jonathan ora davvero più a
suo agio, il futuro genero era chiaramente il tipo di lupo che voleva per sua
figlia e lei aveva presentato lui e Roze come genitori anche se non li chiamava
con quel nome, era davvero felice
-Monique viene con me a casa mia -disse Liam
-Christine da me, vero? -chiese Sebastian
Lei annuì subito e Lolita la strinse allegra alla cosa, era
chiaro quanto volesse una famiglia unita per il figlio che le era rimasto.
Wolfe posò la sua tazza calmo- io rimarrò con Enfys
-Va bene? -chiese Jonathan guardando la figlia
-Si, deve fare un po' di relazione con i bambini no?
-sorrise lei, Roze la tirò un secondo nella stanza accanto e chiese l’ovvio
“avete fatto qualcosa?” a cui Enfys ammise di no perché Wolfe aveva l’istinto
di marchiarla anche da umano quindi avrebbero aspettato che lei lo trasformasse
Roze era entusiasta e Jonathan, che aveva sentito, era
stupito dal contegno del ragazzo. Sua figlia era bellissima ma lui era disposto
ad aspettare le nozze, era un gentiluomo di altri tempi.
Quando la sera scese, Christine prese l’iniziativa di
invitare Lolita a casa di Sebastian così che potessero spendere il resto della
serata a chiacchierare e Sebastian era contentissimo della cosa. La donna era
imbarazzata ma felice quindi accettò volentieri. Monique e Liam crollarono a
dormire pressoché subito dopo aver finito di spacchettare le cose e aver visto
un film insieme sul letto. Nel mentre Wolfe spese il resto della serata a
giocare con i bambini, chiacchierare con Jonathan e Roze e cercare di coccolare
più che poteva Enfys.
Quando Enfys si alzò per fare una tazza di thè a tutti si
rese conto di quella scena. I bambini che giocavano, Wolfe che chiacchierava
sereno con suo padre e sua madre…era così tanto tempo che non aveva la speranza
di avere una famiglia unita che si era scordata quanto bello fosse avere quella
sensazione a casa.
Il giorno dopo Wolfe uscì con i bambini per visitare il
villaggio con Christine e Monique dietro. Liam aveva lavoro da fare, anche se
aveva zero voglia di farlo, e Sebastian purtroppo doveva gestire problemi
rimandati durante la sua assenza.
Lolita era contentissima di poter fare da guida con i suoi
pro-nipotini quindi non erano in una brutta situazione.
Jonathan si era unito a loro mentre Roze aiutava Enfys e
recuperavano sul periodo che non si erano viste.
-Sei molto addestrato
Wolfe annuì- sono abbastanza sicuro di poter fare a botte
con un licantropo volendo
-Oh? Una sfida? -chiese lui divertito
-Sia mai, sei mio suocero non voglio fare a botte con il
padre di mia moglie -disse lui- ma ho un paio di pretendenti che devono
pretendere di essere morti…
Jonathan rise alla cosa e Lolita sorrise nostalgica
-Tutto bene?
-Si…Robert aveva lo stesso carattere del “se tocchi ciò che
è mio ti lincio” -disse lei con occhi leggermente lucidi
Si erano resi conto di quanto dura era per Lolita solo
quella mattina mentre lei faceva loro un caffè.
Erano solo Monique, Christine, Wolfe e Sebastian con lei in
quel momento. Lei aveva fatto sei tazze di Caffè e in automatico ne posò una
dicendo qualcosa sulle line di “Devo svegliare Ulfr, quel dormiglione non…oh”,
aveva gli occhi lucidi e Sebastian prontamente la strinse.
Solo allora si erano resi conto di quanto male faceva per un
lupo perdere il loro mate, specie chi come lei aveva vissuto secoli insieme.
Wolfe prontamente si fece cadere del caffè addosso, distraendo la lupa nel
prendersi cura di lui e ricevendo un “Grazie” da Sebastian per il gesto.
-Perché non provi un paio dei vestiti vecchi di Robert?
Quando lui aveva quindici anni era della tua altezza
-Sono davvero così basso? -chiese divertito Wolfe
-No, Robert era uno dei più alti in famiglia dopo papà
-disse Sebastian allegro
I vestiti gli calzavano a pennello e se non fosse stato per
il colore di occhi di Wolfe, che era oro mescolato a piccole tracce di rosso
sangue, sarebbe stato una copia di Robert da giovane. Lolita era
particolarmente emotiva alla cosa ma nessuno ricollegò null’altro. Wolfe passò
quindi volentieri la giornata in quei vestiti, erano eccellenti a inquietare le
vecchie generazioni a quanto pare, e Lolita sembrava più allegra a vederli di
nuovo usati.
Wolfe si prese il dovere di aiutare Lolita, che ora chiamava
nonna, ogni singola volta che la vedeva distrarsi a pensare a uno dei figli
morti o al defunto marito. Monique e Sebastian le avrebbero dato tempo per
riprendersi ma lui favoriva il “goditi il momento nel presente, pensiamo al
passato dopo” che stava davvero aiutandola a sentirsi leggermente meglio, era
come Robert si comportava e come anche Ulfr si comportava
-Ho una domanda strana
-Si? -chiese Lolita mentre erano fermi a una panchina nel
parco
-Come mai Ulfr si chiama Ulfr?
-Oh -Lolita rise- era una tradizione di famiglia
-Davvero?
-Il primo genito nato da chiunque dei nipoti chiama il
proprio figlio maschio con il nome del nonno
-Oh? -Wolfe la guardò curioso- quindi il nonno di Ulfr era
anche un Ulfr?
-Non proprio, la tradizione è di prendere lo stesso
significato, Ulfr era chiamato per suo nonno Woolven, tutti e due significano
“Lupo” -disse lei allegra
-Oh quindi sono tecnicamente nella tradizione visto che mi
chiamo Wolfe -le sorrise lui
La cosa la fece illuminare- si!
La madre di Ulfr si chiamava Moonshine, la tradizione di
famiglia era di chiamare la prima pro-nipote con la stessa iniziale e Monique
era fortunatamente in regola, il padre di Ulfr si chiamava Maxime quindi un
eventuale secondo pro-nipote si sarebbe chiamato un “Max” di qualche tipo.
Ulfr avrebbe adorato sia Wolfe che Monique da ciò che Lolita
diceva.
-Enfys ha lo stesso nome di una bisnonna -disse Lolita poi
di colpo
-Davvero? -chiese stupito Wolfe
-Si, la bisnonna di Roze si chiamava Enfys -disse Lolita
sorridendo a Jonathan
-Leonhardt e Matthew sono chiamati per i miei fratelli
-disse Jonathan nostalgico- Enfys era al settimo cielo quando scoprì che Roze
aveva un parente chiamato come lei, si sentiva a casa con la cosa.
-Beh ha senso allora- disse Wolfe
-Cosa?
-Se abbiamo figli Jonathan e Roze sono al minimo un secondo
nome per i bambini, se non direttamente il primo nome -disse lui calmo
stupendolo
-Grazie
-Di cosa? Siete i nonni, è ovvio che vi ci chiamiamo
-Oh sarebbe carino se chiamassi un’eventuale figlia con Liam
qualcosa come Lovelia o Lola allora
Lolita sorrise stringendola e Christine non poté che
ringraziare di aver scelto quel nome per Monique, era chiaro quanto lei ci
tenesse ed era bello vederla allegra.
Se avesse avuto altri figli con Sebastian doveva di sicuro
consultare per un nome in famiglia, chiaramente i lupi lo apprezzavano
parecchio no?
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