WitchandAngel : Capitolo 1: I can do it

Capitolo 1: I can do it


Lady Warrior: The Princess

Capitolo 1: I can do it

Quando ho aperto gli occhi ero una neonata. Questa è la mia terza vita. Ho speso la prima come medico, la seconda come militare e la terza sono nata come principessa di un potente regno con diritti al trono. La cosa strana però è che in questo mondo esiste la magia, esistono protezioni divine, esistono abilità speciali.  La principessa Astrid Nova Bloodborn, ovvero me, è la seconda figlia del re del regno di Blackwood, unica femmina con un fratello maggiore di due anni e un gemello più piccolo di qualche secondo. Mio padre è il re Black V, aveva capelli scuri un tempo, ora grigi per l’età, e occhi viola poiché è il colore della nostra linea famigliare, se un figlio non lo eredita non è suo figlio. Mia madre è la regina Novalia Arundell, ha capelli sul viola chiaro e occhi rosa, era una figlia di un Arciduca un tempo, ora regina e unica moglie del re. Il maggiore dei figli si chiama Damian Black VI, ha capelli sul nero con tracce di viola scuro e occhi viola, non è abilissimo come militare ma è eccelso come probabile sovrano. Il secondo gemello e secondo figlio maschio si chiama Ciel Sebastian III, ha capelli biondo platino con tracce di viola chiaro e occhi viola, il biondo viene dalla madre del re sembra. Io, Astrid Nova I, ho lunghi capelli viola, chiari in cima e si scuriscono piano fino alle punte, ho occhio viola con tracce di oro, da dove venga l’oro è un mistero e in pochi ci fanno caso pare. Damian è protetto dal Dio dell’Amministrazione, Ciel dal Dio della Ricerca, io…dal Dio della Guerra, dal Dio della Medicina e dalla Dea delle Visioni e della Sorte. Di questi tre i primi due sono probabilmente rimanenze delle vite di prima. Grazie al terzo ho visto il futuro e…non sono felice. Secondo ciò che ho visto, originalmente Astrid è molto principesca, eccelsa relazione con il gemello, i suoi e il maggiore; Damian è chi condurrà il regno e Ciel predilige poltrire o studiare. Una guerra scoppierà e da tradizione un figlio dovrà prendere controllo di alcune truppe. Damina dovrebbe farcela ma, feritosi a cavallo, non può andare e tocca a Ciel. Durante la guerra Ciel morirà in un attacco a sorpresa nella sua base, da lì la guerra verrà vinta da Damian ma la morte di Ciel distruggerà la sua etica e tutto calerà a picco, causando la distruzione di tutto…la mia solita fortuna del cavolo.
Per questo ho modificato la storia. Sono vicinissima alla mia famiglia certo ma non sto con le mani in mano. Ciel non vuole allenarsi e l’istruttore e papà hanno perso il desiderio di provarci, io ho preso il suo posto. Avevo cinque anni all’epoca, Ciel era sparito e l’istruttore molto frustrato perché non poteva fare il suo ruolo, sarebbe stato pagato a prescindere ma era un uomo di onore e gli dava ai nervi non guadagnarsi lo stipendio. Gli chiesi di allenare me al posto di Ciel e si mostrò che avevo talento nella cosa, grazie al Dio della Guerra probabilmente e al mio passato come generale supremo militare. I miei l’hanno presa come hobby visto che non sanno chi ho come protettore, sanno che sono sotto il Dio della Medicina, niente oltre quello.
Nel tempo ho viziato Ciel parecchio pare e lui è estremamente legato a me al punto di non mangiare cibo se non glielo porto. È un po’, tanto, ossessionato dalle sue ricerche e tende a scordarsi tutto il resto. Io sono l’unica di cui si fida, ha grossi problemi per qualche ragione nel fidarsi di altri oltre me, e unica che può entrare nel suo laboratorio e trascinarlo fuori. Fa tutto ciò che gli dico ed è un grosso siscon, non nel senso romantico o incestuoso, più in quello “mia sorella è una dea!”, è anche l’unico che sa che ho tre protezioni, cosa che lo fa sentire speciale. Siamo gemelli e il legame che ho con lui non posso averlo da altri. Non gli ho detto della guerra o di cosa ho visto nelle mie visioni, non lo farò nemmeno in futuro. Non serve che sappia.
-Ciel- dico entrando nel suo laboratorio, abbiamo ora sedici anni, di età di marito ma nessuno dei due vuole una fiancé. Ciel è escluso da ciò perché…sarebbe molto triste per lei venir costantemente paragonata a me, Damian non ha una fiancé perché Ciel non ha una fiancé e non volevano essere scorretti, inoltre Damina è siscon come Ciel, un po’ meno evidente e ossessivo, io perché non voglio averne uno. Non sono capricciosa e al mio rifiuto i miei me l’hanno data vinta.
Lui mi guarda da sopra il suo marchingegno- sorellona…
-Ora di cena- dico io tendendogli una mano- andiamo su
Lui annuisce posando gli strumenti e pulendosi le mani con la magia prima di prendermi la mano e lasciarsi condurre fino alla sala da pranzo- siamo qui
-Grazie Nova- sorride mia madre- solo tu puoi recuperarlo.
Ciel si siede alla mia destra mentre io mi siedo alla destra di Damian che è seduto alla destra di nostro padre, alla sinistra di papà c’è solo la mamma, se avesse avuto concubine al fianco di mamma ci sarebbero state le concubine in ordine di preferenza ma papà trova la pratica di ciò orrida.
-Ancora chiuso lì tu? –chiede papà
Ciel annuisce mangiando in silenzio.
Io sorrido a Damian- come sta il braccio?
Lui sfiora il braccio sinistro fasciato- meno dolente. Purtroppo non potrò combattere per almeno altri tre mesi
Questo è il motivo per cui non potrà andare in guerra.
Io gli sorrido- speriamo non ve ne sia bisogno. Riposati, la tua salute è priorità
Lui mi scompiglia i capelli- grazie Nova
Ciel mi tira a sé- mia
-Buono tu- dico io
Damian sorride- sono malato, Nova ti prendi cura di me?
Oh dei…
Mia madre ride- oh dei…e come farete quando Nova si sposerà?
-Non si sposerà! –dicono i due in coro
Mio padre alza un sopracciglio- e voi avete diritto di voce in capitolo perché…? Se io come padre non mi azzardo a dire nulla, voi che potete fare?
-Sono suo fratello maggiore posso!
-Sono il gemello! Mia sorella non si tocca!
Spero sinceramente che questa allegria non sparisca quando quel messaggio arriverà a corte…


Nessun commento:

Posta un commento

I just got a daughter somehow

I just got a daughter somehow Trama: Il migliore cacciatore del mondo era alquanto triste per l’assenza di una dolce metà e figli nella sua ...