Capitolo 5: A lot of problems
-Mamma abbiamo raccolto delle bacche fresche! –sorrise Annalise
Silvie sorrise prendendo i cesti dalle tre bambine che erano
andate a fare un giretto nel bosco con tre dei loro fratelli.
Erano passati cinque anni dalla nascita dei gemelli e tutti
loro erano cresciuti alla perfezione.
I propri “padri” avevano benedetto i bambini con la propria
benedizione, dopotutto non potevano reclamarli in altro modo quindi qualcosa
dovevano farla per dargli il proprio “nome”, rendendo tutto più semplice nella
loro vita.
Il figlio del dio della guerra? Era eccelso a combattere, il
che lo rese veloce a imparare le basi e sembrava un promettente soldato in
futuro
La figlia del dio della medicina? Era velocissima a imparare
materie mediche e a curare gli altri
Era ovvio che erano privilegiati rispetto a ogni altro
bambino della loro età.
Erano tutti in perfetta salute.
Erano tutti molto carini e probabilmente in futuro sarebbero
stati più che attraenti.
Erano tutti intelligenti e studiosi.
Educati e composti.
Erano poi benedetti da più di semplici benedizioni, infatti…
-Bambini, la merenda è pronta!
-Mamma ti possiamo aiutare apparecchiando?
-Grazie Aaron
-Alexis metti tu la tovaglia? –chiese Bell
-Si metto io, Alex prendi i piatti
-Che c’è per merenda?
-Ho fatto un paio di torte e qualche pasticcino –disse Silvie
iniziando a metterli in tavola
Avevano una tavola abbastanza grande per tutti e per
parecchio cibo.
Era difficile cucinare per tutti? Non proprio, dopotutto
aveva un paio di cheat che le facilitavano di molto la vita
Per i suoi figli, Silvie era santa.
Non si lagnava di loro, non li sgridava, non li ordinava in
giro, giocava con loro, gli dava attenzioni e affetto e faceva tante cose per
loro.
Avevano visto i figli di altre famiglie venir forzati a
faccende domestiche e simili, le madri urlare e i padri prenderli a sberle se
facevano qualcosa di male.
La loro mamma invece non faceva niente di tutto quello e li
voleva molto bene, quindi tutti loro sapevano quanto fortunati erano ad averla.
-Buona!
-Sono felice vi piaccia- ridacchiò Silvie tranquilla mentre
i bambini mangiavano allegri come sempre
-Ms Silvie è qui? –chiese una voce maschile da fuori
attirando in contemporanea l’attenzione dei figli che si guardarono
-Oh Thomas, posso aiutarti? –chiese Silvie
-Volevo parlarle della festa in paese… -iniziò lui in
imbarazzo
I ragazzi si alzarono in contemporanea e Aaron fu il più
veloce a “cadere” – ahi…
-Aaron! –disse Silvie ignorando l’uomo e correndo dal
figlio- che è successo?
-Volevo altro succo e sono scivolato quando mi sono alzato-
disse lui guardandola con due grandi occhioni color oro
Il figlio del dio della guerra di certo non era tipo che piangeva,
ma sapeva come vincere a tavolino la madre
-Oh no piccolo…-Silvie immediatamente si scordò dell’esistenza
di Thomas e aiutò il figlio a tornare nel salotto mentre altri due bambini
chiusero in faccia la porta a Thomas.
Come se avrebbero permesso a quei parassiti di sedurre la
loro mamma!
-Mamy –piagnucolò Lily
-Che succede tesoro?
-Mi sono morsa la lingua- pianse lei
-Piccola no…non piangere- la tirò in un abbraccio
coccolandola- su piccola, passerà presto promesso…
La loro mamma era decisamente troppo veloce da manipolare,
dovevano proteggerla
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