WitchandAngel : Capitolo 4: Well...you are an Idiot

Capitolo 4: Well...you are an Idiot




Capitolo 4: Well…you are an Idiot

Quando Serenity venne dimessa dall’ospedale, venne subito messa sotto la custodia di Aaron.
Il suo nome venne legalmente cambiato in Lobelia Blackwood.
-Che hai combinato? –chiese sospirando Jonathan Blackwood guardando la bambina che era con il nipote.
Jonathan era un uomo che non dimostrava i suoi anni, alto due metri, muscoloso e molto simili a Aaron, aveva capelli grigi e occhi rossi e un aria da severo uomo d’affari ma non freddo come Aaron.
-Lei è Serenity…da oggi Lobelia Blackwood, l’ho presa sotto di me come suo tutore legale…
Il nonno lo guardò incredulo- Aaron…
-Non avevamo già parlato di come nessuna ti piace? Allora? –chiese Aron tranquillo
-Quanti anni hai Lobelia? –chiese Jonathan guardando la bambina che era molto piccola e fragile nei suoi occhi
-Dodici sir- disse lei
Lui annuì- puoi aspettare sul divano mentre io parlo con Aaron in privato?
-Si –disse lei docile andandosi a sedere dove indicato e rimanendo ferma
La cosa piacque parecchio a Jonathan, preferiva i bambini obbedienti a quelli irrequieti e per ora Lobelia sembrava una dolce ragazzina timida e fragile.
-Che è successo?
-Un caso di estremo abuso su minore- disse Aaron diretto- sto lavorando per rimuovere i genitori dalla sua vita completamente, non ho tutti i dati ma già quello che abbiamo trovato…
Più sentiva del passato della bambina più Jonathan acconsentiva all’idea di tenerla in casa loro.
-Ma…
-Non volevi una nuora? Mi bocci ogni opzione, eccoti la mia finale opzione!
-…è minorenne
-Vero, hai sei anni per crescertela nella tua ideale nuora e lasciare me in pace- disse Aaron, più impuntato sull’avere libertà dalle grinfie del nonno-voglio-pro-nipoti-Jonathan.
Se gli dava Lobelia come “pro-nipote”, lui sarebbe stato troppo impegnato a crescerla per pensare a chi affibbiargli per nuora o simili.
Che poi Jonathan non voleva forzargli la sua scelta, ergo stava a Aaron presentare candidate e vederle bocciate.
Era un bravo nonno, voleva solo il nipote felice con qualcuno che lo amava al suo fianco.
Ciò che Aaron non aveva capito era che si era appena scavato la fossa.
Lobelia era una bellissima ragazza, i genitori erano fuori dal quadro, l’educazione ancora da finire e il carattere ancora da sviluppare.
Lobelia era un perfetto foglio bianco dove una futura moglie poteva essere dipinta.
Jonathan sorrise- non è una brutta idea, per una volta hai fatto qualcosa di interessante
Aaron sorrise, ignorando la sensazione di essersi appena fucilato da solo che aveva, e indicò la bambina- tutta tua da crescere, con i miei impegni non…
-Oh lasciala a me, sono sempre solo a casa quindi sarà un piacere tenerla come mia nipote –sorrise Jonathan iniziando a calcolare che ammonto di ore spendere per quale materia e come aiutarla a diventare qualcuno che avrebbe incastrato Aaron con una fede al dito.
Si decisamente un ottimo hobby.
Aaron sorrise calmandosi- Lobelia, io torno a lavoro
Lei annuì mostrando di essere attenta se richiamata e la cosa fece sorridere Jonathan
-Lui è mio nonno Jonathan- iniziò Aaron
-Puoi chiamarmi Grandpa- disse Jonathan- va a lavoro tu e lascia a me la ragazza. Lobelia, ti piace il tuo nome?
Lei annuì attenta a ciò che l’uomo diceva. Con la conoscenza della storia che aveva, sapeva che se voleva vita facile il primo da vincere era proprio il “gentile” Jonathan. Ergo l’attenzione della Transmigrator era tutta sul nonno della famiglia.
L’uomo sorrise- ti chiamerò Love come nickname, hai già mangiato?
Lei scosse la testa
-Bene, andiamo a pranzare insieme –disse offrendole una mano e portandola contento nella sala da pranzo.
Decisamente…Aaron si era appena sparato da solo e non lo sapeva ancora…


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