Capitolo 14: Stay?
-Evelyn…- disse Leon cercando di calmare la sua fiancé
Fin da piccolo Leon aveva trovato Evelyn interessante e
unica.
-Leo, lei è la tua nuova compagna di giochi, trattala bene
ok?
Un giorno dal nulla suo padre era tornato al castello con
Evelyn. Aveva preso questa bambina e l’aveva resa duchessa prima ancora di
presentarla a Leon, almeno per ciò che lui ricordava.
Era chiaro che fin da allora sperava che i due diventassero
più che amici ma Leon era un idiota patentato fin da piccolo.
Era un principe, con manie di grandezza e un carattere che
viziato era dir poco…Evelyn rispose a tono a ogni sua richiesta.
Se Leon era egocentrico, Evelyn gli dava il colpo di grazia
abbassandogli l’ego.
Se Leon voleva attenzioni, Evelyn lo ignorava.
Era arrivato al punto in cui se lui si comportava male lei
lo riprendeva e velocemente il principino viziato divenne un modello esemplare
di futuro sovrano.
Un futuro sovrano che voleva come moglie la sua compagna di
giochi.
A differenza di ciò che si pensava, Evelyn era in grado di
gestire il uso ducato da sola fin dalla prima presa del titolo.
Era un genio, come diceva sempre il padre di Leon. Era
intelligente, veloce a imparare e molto attiva in ciò che faceva, non ci
vollero che due mesi per renderla la più forte duchessa del loro reame e la più
ricercata.
Dopo la nomina il sovrano portò entrambi per vedere che
carte avrebbero avuto, sapendo già quelle di Leon e volendo più che altro
scoprire quelle di Evelyn.
Quando la risposta fu che Evelyn era così tanto potente…beh
di certo non ne era scontento.
Verso i sei anni Evelyn divenne una nota figura nei campi di
battaglia, da stratega a vera e propria macchina da guerra. Leon la seguì nella
lotta e venne più volte addestrato da lei più che dal loro istruttore di spada.
Evelyn era sempre stata un naturale talento nel fare ciò che
non avrebbe dovuto saper fare.
Come quando Leon prese la corona, lei prese i ruoli di una
regina e lo supportò meglio di chiunque avrebbe potuto fare.
Il sovrano stesso le diede carta bianca sull’istruzione del
nuovo primo ministro e del figlio al trono.
Era quel tipo di talento che non poteva essere soppresso.
I suoi piani, le idee, le innovazioni…tutto di lei aveva
reso il loro regno così rigoglioso.
E per Leon…beh lei era la sua regina.
Fin da piccolo Evelyn era il uso tutto.
Era l’unica che lo trattava come un essere umano.
L’unica che ignorava i titoli e i ruoli sociali.
Tutti lo trattavano come il principe, lei lo trattava come
Leon.
Era spesso stata ripresa da altri per come lo trattava.
“Lui è il futuro sovrano!”
“E con ciò? Io sono una duchessa, vuoi darmi problemi
marchese?”
Problema era che Evelyn non era un bambina ma una duchessa.
Non era ingenua ma estremamente cosciente della vita
nobiliare.
Era più attiva e sveglia della normale ragazzina.
Per questo Leon si era innamorato di lei.
Perché lei era lei, unica e rara.
-Leo voglio solo andare a letto con te! –disse lei
esasperata spingendolo a letto
-Abbiamo una riunione tra un’ora!
-Sono sicura che ti posso far venire in meno! Rimuovi quei
dannati pantaloni!
E nonostante gli anni che passavano, era ancora l’unica che
aveva il fegato di dargli ordini…
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