Capitolo 4: One night
I bambini crescevano in fretta, quello non cambiava da mondo
a mondo.
I figli di Silvie erano un noto argomento nel villaggio,
dopotutto Silvie da sola aveva battuto il record di figli nati nel villaggio, e
la loro crescita era affare “nazionale” per tutti.
Donne e madri si offrirono di “adottare” figli di Silvie
Alcuni uomini di prenderla in moglie così da avere per loro
una figura paterna
Altri corteggiavano apertamente Silvie per averla
Altre donne la invidiavano per quanto velocemente era
ritornata magra
Altre pativano la fatica di avere tutti quei neonati intorno
Altri si erano preoccupati per le sue finanze o se avesse
abbastanza da mangiare per tutti i bambini
A queste preoccupazioni Silvie non poteva che ridere
Non aveva problemi a gestire tutto perché non era sola.
Magia
Margot
Gli dei
Non era sola nel crescere i bambini. Non era priva di
abilità per fare ciò.
Nel mentre lei viveva serena e gli dei erano distratti a
osservare i figli, una voce si diffuse…
-Tutti?
-Tutti
-Santi numi…
-Per averli tutti…
-Non sarà successo…
-Oh dei…
-La poverina…
-Ha sedici anni giusto?
-Si
-E ha tutti…
-E i figli?
-Anche- confermò il dottore
-Dei santi…
Vi era una voce nata secoli prima e che tutti sapevano e
prendeva per vera…
Più benedizioni hai, più la tua vita è stata dura.
Più benedetti sono i tuoi figli, più hai sofferto.
In pratica ciò che diceva il fatto che Silvie aveva ogni
benedizione esistente era che la sua vita era stata un inferno in terra.
I suoi figli erano benedetti? Beh era solo e soltanto il
segno che la poverina aveva speso anni e anni in un inferno invincibile e che
il solo benedire lei non bastava come ricompensa.
La cosa ovviamente portò solo a ulteriore gentilezza e
affetto per lei e i bambini nati dalla povera vittima di chissà qualche grande
cattivo che loro immaginavano.
In tutto questo Silvie…
-Margot che ne dici? È venuta bene la copertina?
-Si ms –disse lei sistemandola nella culla di uno dei
bambini- ne ha già fatte ottanta…
-Non sono abbastanza!
-disse lei divertita rimettendosi a fare dei peluche.
Si stava godendo la propria vita nella più beata ignoranza
di queste voci…
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