Capitolo 2: So cute
-Grazie madame, buona giornata –disse la ragazza muovendosi
fuori dal negozio
-Lei è…
-Shh, non si indica
La donna che era sulle bocche di tutto il villaggio era
Silvie.
Silvie, una sedicenne dai lunghi capelli caramello e occhi
verdastri apparsa nel villaggio con una ragazza di circa vent’anni vestita da
maid.
La ventenne era Margot, bruna con occhi neri, normale di
aspetto e…una bambola creata con l’alchimia ma questo nessuno l’avrebbe saputo.
Silvie era dall’aspetto e dizione una nobildonna.
Era dolce, gentile e amichevole.
Era anche alla fine di una gravidanza e di padre? Nessuno
sapeva niente.
Vi erano teoria su cosa fosse successo:
Era l’amante di un nobiluomo sposato
Era scappata da casa dopo essere rimasta incinta
Era stata stuprata
Era figlia illegittima e abusata
Era stata sposata a qualcuno di cattivo ed era scappata
Era una concubina
Le teorie complottistiche erano andate peggiorando con il
carattere di lei e le affermazioni di Margot.
Margot aveva risposto più volte che:
-Siamo qui perché il padrone vuole che lei sia al sicuro
-Non hanno un padre
-Non credo si possa considerare nozze
-Non ha famiglia
-Non ha nessuno a cui poggiarsi su queste terre
-No, non penso verrà a vedere i suoi figli
-Non conosco nessuno che meriti di esserle padre
Margot era stata programmata per essere al 1000% dalla parte
di Silvie, ergo preferiva lei al suo stesso creatore.
Le parole della fidata maid e il carattere dolce, tenero e
innocente di Silvie avevano dato all’intero villaggio un unico pensiero: “era
una vittima”.
Silvie e Margot vivevano in una grossa villetta vicino alla
foresta, c’era un fiume poco distante e non era troppo vicino o lontano dagli
altri, garantiva privacy ma non era troppo isolato.
Avevano un enorme e meraviglioso giardino con dei campi.
Margot faceva la maggior parte del lavoro, oltre ad essere
immune a cose come fame, stanchezza e simili, Silvie era incinta.
Silvie spendeva più tempo a cucinare, tenere la casa in
ordine e cucire, Margot non poteva sentire fame ma poteva mangiare e provare i
piatti.
Silvie aveva alti livelli di magia e poteva preparare cibi
ora e congelarli con essa così da poterli usare in ogni momento senza farli andare
a male.
-Grazie di aver portato le cose Tom –sorrise Silvie
-Di nulla ms –sorrise il ragazzo bruno con occhi verdi poco
più grande di Silvie come età
-Questa è per te- disse lei offrendogli una torta di mele
fresca di forno- per il disturbo
-Grazie mille ms, le sue torte sono buonissime –sorrise lui
arrossendo
Una donna del genere era il sogno di ogni suocera, dolce,
sincera e buona. Per questo anche se aveva in grembo il figlio di qualcuno,
nessuno batteva ciglio se i propri figli ci provavano. Dopotutto non era forse
segno che era fertile?
E mentre Silvie aspettava che l’ultimo mese passasse, di
fatto aveva solo 2 mesi di gravidanza da fare prima di avere i figli e il primo
era già passato, era ignara del grosso malinteso che stava creando nelle teste
altrui sulla propria situazione…
-Margot! Ho fatto un tiramisù, vuoi provarlo?
-Ms non può bere caffè
-Lo so, l’ho fatto perché mi andava di farlo, vuoi provarlo?
-…Va bene ms- disse Margot accettando la grazia della sua
padrona. Decisamente tra le bambole del dio dell’Alchimia, lei aveva vinto la
migliore e più dolce delle padrone- è ottimo ms
Lei rise contenta- menomale!
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