WitchandAngel : Capitolo 1: I am alive

Capitolo 1: I am alive

My precious Gift

Capitolo 1: I am alive

Quando aprì gli occhi era spaventata, debole e calda.

-Iris! Oh dea grazie…tesoro mi senti? Mi riconosci?

-Mamma…?

-Si sono io -sorrise la castana stringendola e urlando al medico

Non ci volle che un paio di minuti per capire che era tornata a quando aveva avuto quell’orribile influenza a cinque anni.

Iris Roselia Winter era il suo nome, aveva lunghi capelli biondi e occhi celesti, unica figlia dell’Arciducato Winter e…defunta moglie del primo principe.

Era morta all’età di ventidue anni dopo che il suo “adorato” marito Ludovic l’aveva uccisa per una donnaccia che si era trovato in accademia.

Doveva ripensare a tutto…

Quando aveva sei anni incontrò il primo principe Ludovic, un biondo dagli occhi blu, e si innamorò a prima vista. Pregò i suoi e il padre, romantico che era, le diede il fidanzamento. Erano la terza famiglia più potente e unica con figlie femmine quindi non fu difficile. Da piccoli andavano d’accordo ma quando entrarono in Accademia, dai dodici ai diciassette anni, lui incontrò la figlia illegittima del conte Stuart.

Blair Stuart, una bambolina dai capelli e occhi rosa, estremamente idiota e promiscua. Aveva rovinato otto fidanzamenti prima di finalmente rovinare quello tra lei e Ludovic.

In qualche modo a diciassette anni sposò Ludovic e rimase anche incinta, la cosa le diede la falsa speranza che lui l’amasse ma…beh durante la gravidanza Blair tornò nel suo letto.

Le cose iniziarono a peggiorare e alla fine a ventidue anni venne uccisa dal marito dopo che l’arciducato dei suoi venne distrutto. La cosa peggiore? La sua bambina venne abusata dopo ciò.

Lo sapeva benissimo perché aveva quei…ricordi? Non era sicura di chi erano però…erano ricordi almeno di qualcuno. C’era una storia animata di qualche tipo che si focalizzava sulla vita della loro figlia Georgine, la cattiva di questo “Otome”. La figlia veniva abusata crudelmente per anni e moriva all’età di diciassette anni dopo che la “protagonista” sposava un principe estero. Non smetteva di piangere da quando era sveglia.

Non avrebbe sposato Ludovic, nemmeno morta.

-Tesoro parlaci, che succede…

-Ho avuto una visione…

In quel mondo la magia esisteva. Una di quelle era il “giorno del dono” che l’accademia teneva. Ogni singolo studente otteneva un dono speciale che indicava il proprio desiderio più profondo. Nella sua prima vita ottenne una corona di Imperatrice perché voleva crescere il regno in un Impero al fianco di Ludovic. Era una romantica ragazzina come i suoi genitori. Ricordava ancora come la madre parlava dell’orsetto che era nelle sue camere. Quando i suoi erano studenti ottennero due particolari oggetti: Un orsetto di peluche con un fiocco rosa al collo e una coroncina di diamanti. Strani doni vero? Beh sua madre voleva figli e suo padre voleva una figlia femmina. L’orsetto fu un segno del destino e quando lei nacque furono oltre ogni gioia. Ora…ora non voleva quella corona, non gliene importava del regno e di sicuro non voleva Ludovic al trono…

La famiglia Winter era dotata di poteri di previsione delle disgrazie.  Era una cosa che suo padre, Jonathan Winter, biondo con occhi verdi, aveva usato per salire da barone ad Arciduca per merito di guerra solo per poter sposare la bellissima Sophie, la castana dagli occhi blu che aveva un arciduca come padre che pretendeva un titolo per poterla sposare.

-Che hai visto?

Non fu gentile e descrisse tutto nel dettaglio.

Normalmente sarebbe stata vista come una fantasia di una bambina piccola ma non per i Winter, era una visione del futuro.

-Non voglio sposare Ludovic

-Non lo permetterò -le assicurò l’arciduca stringendola

La sua bambina piangeva per vari motivi.

Onestamente? Sua figlia era l’unica cosa che sentiva di aver “perso” in quella situazione.

Voleva la sua bimba, il suo raggio di sole, la sua cucciola…

-Tesoro, che ne dici se mangiamo dei biscotti insieme?

-Posso?

-Certo cucciola, non diciamolo al medico però -sorrise la madre

La febbre era passata e sua madre era sempre con lei. Il padre dov’era in tutto ciò? Era a far guerra.

-Come osa tuo figlio fare quello a mia figlia!?

-Arciduca si calmi

-Si calmi?!

-…

-Stai dicendo a me di calmarmi?!

Jonathan Winter non era tipo da voler irritare e tutti a corte lo sapevano. Il sovrano stesso odiava l’idea di infuriarlo anche perché Winter era l’unico che gestiva il potere dei DeDragon, l’altro arciducato con connessioni alla famiglia Imperiale.

Aaron DeDragon, moro con occhi oro-rossi, lo osservò- posso sapere che succede? Per una volta io non voglio uccidere il sovrano e…

-La mia principessa ha visto il futuro, Ludovic la sposerà

-Che meraviglia -disse il re

-E la decapiterà per sposare una puttana -disse Jonathan furioso

-Che meraviglia, no? -sorrise Aaron divertito fissando il re

Avevano problemi lui e il re e ogni occasione era buona per fare problemi

-Sono sicuro sia un malinteso, Iris è giovane, magari ha sognato…

-Sognato nomi e persone che non conosce? -chiese Aaron- la vedo dura

-…

Jonathan Winter quel giorno ottenne una promessa scritta che il primo principe non avrebbe ottenuto la corona o il trono e soprattutto che non sarebbe stato il marito di sua figlia. La cosa fu sorprendentemente facile visto che Ludovic era figlio di una concubina e la regina voleva una scusante per rimuoverlo dal trono.

Aaron uscì per primo dal palazzo

-Aaron

-Jonathan -disse lui bloccandosi e guardando l’altro arciduca.

Erano simili onestamente, due uomini che erano cresciuti con valori forti di famiglia, tenere una singola moglie, combattere per ciò che si voleva…erano simili e andavano parecchio d’accordo. Winter era il buono dei due, non amava litigare ma non era docile. Era salito da popolano a barone e poi ad Arciduca in meno di 20 anni…

Avevano lottato insieme sul campo di battaglia lui e il biondo. Jonathan era un mezzo-elfo quindi sapeva benissimo che quella visione del futuro era probabilmente corretta al 1000% e non una fantasia di Iris.

Dopotutto suo figlio aveva segni demoniaci…

-Grazie per avermi creduto

Aaron rise- noi due siamo gli unici mezzi a palazzo, se non ti supporto io chi ti supporta?

-Ora mi rigiri le frasi?

-Si

Aaron era un mezzo demone, Jonathan era un mezzo elfo. Erano due razze considerate superiori agli umani per molti aspetti, specialmente magia e battaglia.

-Tua figlia ha ereditato da te giusto?

-Si, una bellissima bionda elfica e occhioni celesti come mia moglie. Ha ereditato anche i poteri pare -disse Jonathan

-Come mio figlio

-Ha fatto cosa?

-Esploso una camera -disse Aaron divertito

-Wolfe rompe cose e tu ridi?

-Si, mia moglie era furiosa- rise lui

-Povera Roze…

-Mi ama abbastanza da perdonarmi

-Spero per te

Roze DeDragon, una bellissima rossa dagli occhi verdi che era stata abbastanza pazza da corteggiare e bloccare a sé Aaron. Era pazza abbastanza da seguirlo sul campo di battaglia sotto mentite spoglie. La chiamavano Rox all’epoca ed entrambi erano convinti fosse maschio, la signorina era un’eccelsa spadaccina e per un periodo Aaron ebbe dubbi sulla propria sessualità. Quando lei si rivelò…beh una lei, Aaron perse la testa del tutto e la rapì, creando un incidente nazionale per due giorni prima che i due decidessero di sposarsi e risparmiare il mondo dal pericolo che sposassero altri…

-Che ne dici? Li mettiamo insieme? -chiese Aaron

-Mia figlia con il tuo? Così diamo un infarto al re

-Oh? Non sembra una cattiva idea

-Portalo a casa da noi, ma non mi stupirò se la pazzia di Roze passa a Wolfe

-Dici?

-Dico

 

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