The Disappearance of Maria Smith
Capitolo 1: Hello Ms, I am
here to interview you
Una giornata di sole era sempre una giornata di sole negli
occhi della donna. Anche ora provava quella strana sensazione di
nostalgia…avrebbe voluto rivedere quel sorriso e…
“Maddie! Andiamo! Sei sempre così lenta”
Il suo più grande rimpianto era non poter sentire più quella
voce…
Il campanello che suonò la fece alzare piano e prendere il
suo bastone per muoversi con calma verso la porta
-Si?
-Buongiorno, sono qui per intervistare madame Madeline Susan
-disse gentile una voce melodiosa molto calma e calda, quasi di qualcuno che ti
conosceva da una vita…era il tipo di voce che ti metteva a tuo agio
-Oh entra cara- sorrise la vecchia aprendole la porta e
facendola entrare- accomodati, hai avuto problemi a trovare l’appartamento?
-No madame -sorrise la donna aiutandola a sedersi
-Grazie cara
-Ho saputo che ha chiesto alla mia rivista di poter fare
l’intervista, potrei sapere perché?
-Spero la cosa aiuti vecchi amici a riapparire
La donna sorrise- vuole dirmi qualcosa su di sé per
iniziare?
-Certo- sorrise Madeline- sono Madeline Susan, un tempo ero
Madeline Devon, ho preso il cognome di mio marito il giorno che l’ho sposato
-Suo marito non è in casa ora?
-Sta facendo compere- disse Madeline- puoi chiamarmi Maddie
tesoro
-Maddie?
-Si
-Ok allora…Maddie, vuoi parlarmi un pochino della tua
famiglia?
-Sono sposata con mio marito George da oltre quarant’anni
-Felici?
-Molto -sorrise lei
-Avete avuto figli?
-Si, tre. Due maschietti e una femminuccia
-E ora dove sono?
-Sposati, tutti e tre. Ho cinque nipoti in totale, vivono in
zona per lo più eccetto mio figlio Derek, lui è in questo momento dall’altro
lato del mondo per lavoro
-Quindi per oggi sarai sola? Va davvero bene?
-Si, solo un paio di ore. Mio marito sarà a casa presto
La donna annuì calma- hai una casa meravigliosa Maddie
-Grazie- disse lei sincera- l’ho decorata quando ero più
giovane. Il quadro sul camino è il mio più importante possedimento
-Davvero?
-Ha una storia molto lunga dietro…
-Dopo la vorrei sentire
-Sarà un piacere -assicurò la donna calma giocando con la
penna che aveva in mano
-Ho saputo che è buona amica di ms Aurora Stuart? La
giornalista
-Si. Anche se ora è ritirata
-Il suo nome è ancora leggenda nel nostro mondo
-Lo posso immaginare- rise lei calma- per noi è sempre stata
Ar però
-Ar?
-Si, avevamo tutti un nickname nel nostro gruppetto
-Si?
-Si. Penso sia normale…eravamo i figli che nessuno voleva
-Nessuno?
La donna annuì calma- principalmente vorrei parlare del mio
tempo quando ero ancora in quella scuola…
-Eravate un gruppo molto grande?
-Oh no. Eravamo sette
-Sette?
-Si…eravamo io, Ar, Ana, Cel, Ral, Li…
-Non serve dire tutte se è troppo dura
Lei sorrise tristemente- il suo nome è sempre duro da dire…
-Va bene. Abbiamo tempo Maddie. Dove vi siete conosciute?
-In quell’inferno di scuola…
-La Saint Claire?
-Si…
-Da ciò che ho letto online era…un’interessante posto
-Interessante è un modo per definirlo
-Può dirmi com’era essere lì?
-Un inferno…ma era l’inferno che chiamavi casa…volente o
nolente
-Come mai?
-Era quel tipo di istituto dove mollavi i figli che non
volevi. Almeno per me era così
-Deve essere stato dura…
-Oh lo era…ma eri con chi chiamavi famiglia quindi non era
per nulla stressante per noi…non troppo almeno
-Deve avere bei ricordi anche se quel posto era orribile
-Si…per mia gioia li ho ancora…

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