Capitolo 12: She looked
like she would disappear sometimes
Maria aveva…questo strano senso di…non esserci.
Era difficile da spiegare se non eri lì onestamente…era
sempre difficile…
C’erano momenti che era lì, era con noi, stava vivendo il
momento con noi…e poi c’erano momenti in cui non era lì…
Non so spiegare meglio che dire ciò
Avevamo tutti la sensazione che lei sarebbe finita con lo
sparire
Non aveva molte cose con sé
Ricordo questa piccola valigia marrone in pelle, non aveva decori
o altro il che era strano per noi. Una cosa che facevamo era decorare le nostre
cose con stickers, pennarelli e simili…lei no. Lei preferiva fossero il meno
“visibili” possibile. La sua valigia era priva di decori e macchie o segni di
uso.
Onestamente tutto di lei era così. I vestiti erano privi di
marchi e molto generici, l’uniforme era sempre perfetta e senza nessun tipo di
decoro. Anche l’acconciatura che aveva era la più popolare dell’epoca.
Era molto…generale il suo stile e onestamente delle volte
identificavamo cosa era di Maria dal fatto che sembrava nuova e non aveva segni
identificativi.
L’unica cosa che ricordo avesse di “unico” era un ciondolo
al collo. Era un porta foto in oro con un cameo di una rosa di oro su sfondo
nero. Era meraviglioso e la rosa era in rilievo, tipo…la potevi sfiorare e si
sentiva? Era stupenda
I suoi occhi quando la complimentavo per il ciondolo
sembravano di oro onestamente…quando sorrideva erano sempre di oro
Maria era una creatura che spesso pensavamo fosse una fata…
Uno dei ragazzi che aveva frequenti allucinazioni disse che
aveva paura lei fosse un’allucinazione
“Una creatura così perfetta che mi vuole parlare non esiste”
diceva sempre
La sua presenza era sempre stata una benedizione per noi
Era al punto che non ricordavamo com’era quando lei non
c’era.
-Mary…
-Hey Reby, vieni entra
-Scusami…ho avuto un incubo
-Oh tesoro, vuoi dormire con me?
-Si…posso?
-Certo
Maria era un angelo con i bambini. Tutti i più piccoli la
seguivano come pulcini e correvano da lei durante la notte…non ricordo quante
volte mi sono svegliata e stava pacificando uno dei più piccoli o accudendoli
dopo un incubo o una lite
-Stai bene Sara?
-No…nausea
-Vieni ti accompagno in bagno
-Grazie…
Era anche lei chi si metteva ad aiutare le ragazze che erano
risultate incinta. Era il miglior supporto per loro e spesso era chi chiamava
la famiglia di loro per aiutarle ad addolcire la notizia.
-Grazie di tutto
-Buona fortuna Lia
-Si!
Onestamente credo sia il motivo per cui molte di loro non
hanno perso il bambino o la famiglia che avevano a casa in quel periodo. Era la
più buona, dolce e amorevole creatura in questo mondo e sono sicura che non ero
l’unica che era terrorizzata dall’idea che un giorno ci saremmo svegliate e lei
sarebbe sparita per sempre…

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