WitchandAngel : Capitolo 4: L'acqua e un bacio rubato

Capitolo 4: L'acqua e un bacio rubato

Capitolo 4
L’acqua e un bacio rubato
Era davvero strano come tutti all'improvviso stessero trovando un custode ma, per Nicolas, avere un custode non era di fondamentale importanza. La conoscenza, per lui, era importante, fin da piccolo aveva sempre studiato e si era impegnato per diventare il migliore in tutto. Eccelleva in ogni materia, negli sport era meno bravo, tranne nel nuoto in cui era un vero maestro. Stava facendo ciò che gli piaceva di più, leggere in piscina, era sdraiato sotto un’ombrellone all'ombra e leggeva tranquillo uno dei suoi “mattoni”, come li chiamava Marco, adorava leggere vicino all’acqua, fare una pausa tuffandosi nell’acqua, elemento così adorato per lui, per poi continuare a leggere. Era lì che leggeva tranquillo, Marco e gli altri erano fuori da qualche altra parte e Diamante non la vedeva da quella mattina. Sentì un certo trambusto e decise di alzare gli occhi dal libro, c'erano solo lui, il bagnino, e tre ragazzi palestrati, non che lui non fosse muscoloso, ma quei tipi avevano qualcosa di strano. Guardò la direzione del loro sguardo e vide che qualcuno stava nuotando nell’acqua cristallina della gigantesca piscina. Chi poteva essere? Chiunque fosse nuotava davvero bene, sembrava una creatura marina. Nicolas non poté distogliere lo sguardo, era curioso di conoscere l’identità della persona che nuotava. Vide che era una donna. Poi la vide uscire, sembrava una dea. Il costume a due pezzi bianco le stava alla perfezione, i lunghi capelli biondi erano bagnati e le davano l'aspetto di una delle più belle creature del mondo. Nicolas notò il bracciale, la collana e l’orecchino. Ce li aveva sempre avuti? Non se lo ricordava, era molto probabile che non l'avesse notato infondo non prestava attenzione alle persone normali. Diamante era davvero bellissima, lo guardò con i suoi occhi di un celeste così intenso da ricordagli il mare. Perché non l'aveva mai notata?
-Nicolas, anche tu qui?
-Si stavo leggendo
Si sedette sulla sdraio accanto a Nicolas. Nicolas, anche se non lo dava a vedere, ne era lieto.
-Che leggi di bello?
-One day to kill my family
-Un giorno per uccidere la mia famiglia? Sembra interessante
-Lo è, ti consiglio di leggerlo
-Lo farò
Nicolas vide di sfuggita quei tre energumeni avvicinarsi, il bagnino era uscito dalla zona piscina.
Quello che sembrava in assoluto il più geniale dei tre, che per Nicolas erano degli imbecilli palestrati, si mise a sorridere a Diamante.
-Ho visto che sei una bella sventola, ti va di uscire con me e i miei co?
“Ma come cavolo parla?”
-Mi dispiace, ma ho di meglio da fare
-Tipo stare con sto nerdaccio qua?
-Si, almeno lui un cervello funzionante c'è l'ha
Nicolas sorrise
-Che hai da ridere quattrocchi?
-Sto solo notando che la specie degli uomini di Neandertal non si è ancora estinta
Diamante rise.
-Brutto demone acquatico...ora ti divoreremo
I tre cominciarono a mutare per poi diventare un serpente marino a tre teste. Nicolas strinse i denti e diede una occhiata di sfuggita a Diamante che sembrava impassibile, forse era spaventata?
-Vieni qui demone, ti divoreremo in fretta e passeremo alla ragazza poi...
Diamante mise una mano sulla spalla di Nicolas, il contatto gli diede un leggero brivido, il mostro era nella piscina davanti a loro, ma Diamante guardava Nicolas negli occhi, era calma, tranquilla e serena.
-Nicolas, fai il patto con me...demone dell’acqua
Non se lo fece ripetere due volte, il suo sguardo era come le profondità marine, la sua voce era serena come il suono del mare, e i suoi capelli erano mossi come le onde. Fecero il patto. A Nicolas apparve il simbolo sul braccio destro, a Diamante comparve un braccialetto al polso sinistro, un braccialetto celeste, con delle gemme bianche e blu scuro che ricordavano il movimento delle onde. Diamante chiuse gli occhi, sentì un grido e poi quando li riaprì vide solo Nicolas. Lui le si avvicinò. Diamante era bellissima in quel momento e non resistette alla tentazione, le rubò un bacio. Lei non si oppose ne si lamentò.
-Eviterò di dire agli altri che sei la mia custode, non è un problema vero?
-No tranquillo. Ma...
-Ma?
 Diamante lo spinse in acqua e si tuffò anche lei
-Vediamo se il demone d’acqua batte la sua custode in una gara di vasche
-Sfida accettata



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