WitchandAngel : 0.1 Un libro molto particolare

0.1 Un libro molto particolare

               Il ragazzo uscito dal libro
                                             01
                          Un libro molto particolare
Ore 16:30 biblioteca “Magic Book”, reparto fantasy…
-Uffa ho già letto anche questo, mi devo rassegnare ho letto tutti i libri di questa biblioteca…
-Signorina, le serve una mano? –un’ansiano signore con degli occhiali e un sorriso simpatico mi si avvicina.
-Salve signor Abram- Abram è il bibliotecario più gentile del pianeta, ti aiuta sempre a trovare ciò che cerchi- volevo leggere qualcosa di nuovo
-Beh, vediamo un po’ che cosa abbiamo nel retro, seguimi- lo seguo nel retro in un magazzino polveroso pieno di scatoloni e scaffali- puoi prendere ciò che vuoi
Se ne va.
-Vediamo se trovo qualcosa di nuovo almeno qui- mi metto a cercare e dopo tanta fatica e tanto tempo trovo un libro chiuso a chiave- vediamo un po’ si chiama “Incubo o Sogno”?  L’autore non aveva idee? Sembra molto vecchio, chissà da quant’è qui…credo lo prenderò, infondo è l’unico che non ho ancora letto
Torno nella libreria e vado da Abram
-Trovato qualcosa?
-Si. Questo libro chiuso a chiave- gli do il libro- non c’era la chiave però
-Oh da quanto tempo non lo vedevo! La chiave non esiste in questo mondo, per aprirlo c’è un trucchetto
-Un trucco? E qual è?
-No no devi scoprirlo da sola. Divertiti- mi diede il libro
Misi il libro nella borsa e stavo uscendo quando il signor Abram mi disse: sta attenta e buona fortuna, non tutti riescono a finire il gioco
-Cosa?
Lui sorrise e se ne andò sul retro.
-Gioco? Che voleva dire?
Esco e vado a casa, dovevo studiare e poi avrei potuto finalmente leggere il mio nuovo libro.
La mia è una città piccola, dove tutti conoscono tutti, dove ci sono solo 4 attività divertenti, più 2 se sei abbastanza furbo e bravo, e una noia pazzesca. Io sono Paige Lock, una ragazza di 16 anni che va al liceo di questa città. Non ho sogni e, a differenza dei miei compaesani, non voglio lasciare la città il più in fretta possibile, non ho bei ricordi di questo posto ma non saprei proprio dove andare se lasciassi la città. Ho sempre odiato questa città, qui mi sento una straniera. Sono nata in un giorno, in un anno, e in un periodo astrale molto particolari. Sono nata il 31 ottobre dell’anno 3110, sono nata a mezza notte precisa con la luna piena rossa, si la luna rossa. Un fenomeno astrale già di per se raro, unito al fatto di essere nata la notte di halloween e delle mie “particolari” caratteristiche fisiche, mi resero subito argomento di chiacchiere e dicerie. Ho i capelli color argento e due occhi cremisi, sono bianca come la neve e magra come un manichino da negozio, sono molto bella per i ragazzi, ma il mio carattere da “santarellina” li tiene alla larga. Non amo la compagnia, amo stare sola, amo leggere, amo dipingere, mi piace stare all’aria aperto e adoro guardare le stelle. Le attività qui sono: andare alla gelateria, al cinema, ai negozi, in libreria, poi ci sono le attività che fanno tutti tranne me, fare porcherie al parco, fumare o bere finché non ti senti male. Io non sono interessata a queste cose, l’unica attività che mi piace davvero è andare in libreria. Tutti quando passo in strada mi guardano, sono nata qui eppure sembra che mi vedano per la prima volta ogni volta, odio quei loro occhi puntati su di me. Avrei potuto benissimo tingermi i capelli, mettermi chili di trucco e le lenti a contatto colorate, ma così avrei solo nascosto il mio vero aspetto, mi sarei nascosta dietro a un muro e avrei lasciato che loro vincessero. Non mi importa di ciò che la gente pensa, ormai sono abituata ai loro commenti, ai loro sguardi, al loro odio. È dura per me, ma per i miei genitori lo è stata di più. Mia madre e mio padre mi hanno dovuta abbandonare, non per loro volontà, ma hanno dovuto per colpa di un incidente, avevo 10 anni allora, io mi salvai dall’incidente ma i miei sparirono senza lasciare traccia, non sono sicura che siano morti, anzi so per certo che sono vivi. Ogni tanto ricevo delle lettere o dei pacchi da loro, nessuno a parte me lo sa, la gente non capirebbe. Dopo la loro scomparsa ho vissuto da sola. I soldi, la casa e le varie proprietà era intestate a me, quindi nessuno ha potuto togliermele. In molti volevano “prendermi con loro” solo per la mia eredità, ma io ho rifiutato. Grazie a vari fattori, io sono legalmente considerata maggiorenne e nessuno, fin da quando avevo 10 anni, ha mai potuto sfiorarmi o prendere i miei averi. Vivo da sola ma sto bene, ho tanti domestici e moltissimi cani da guardia, ma sono sempre stata in grado di badare a me stessa.
Sono davanti al cancello della mia, c’è un’auto. La riconosco. Il mio maggiordomo e il mio tutore Alfred, un uomo che mi considera come una figlia e che io considero come un padre, sta litigando con un uomo. Ancora non si arrende.
-Oh signorina- mi saluta Alfred- ben tornata
-Salve signorina Lock, si ricorda di me? –mi sorride
-Se ne vada via signor Ferré
-Signorina lo sa bene che io sono un vecchio amico di suo padre, perché non accetta di essere adottata da me? Così il patrimonio…volevo dire così lei…
-Se ne vada via! Brutto arraffatore! –gli dice Alfred
-Stia zitto lei! Maggiordomo da quattro soldi! –gli urla lui
-Come si permette! –Alfred lo lancia come un sacco di patate contro l’auto e gli spacca il parabrezza.
-Alfred hai già chiamato la polizia? –gli chiedo come se nulla fosse
-Si signorina- mi dice aggiustandosi la giacca- tra tre minuti saranno qui
-Occupati tu del resto, io vado a leggere un nuovo libro- gli dò un bacio sulla guancia e entrò in casa.
Ore 17:30 camera di Paige Lock
-Bene ho finito- mi stiracchio e prendo il libro dalla borsa- vediamo un po’ che segreti nascondi- tocco la serratura del libro- mi ricorda qualcosa, ma cosa?
Sento bussare la porta, d’istinto nascondo il libro nel cassetto e vado ad aprire la porta.
-Chi è?
-Sono io Alfred, c’è una lettera per lei
Apro la porta. Non ho molta voglia di leggere, ma credo di sapere di chi è.
-Grazie Alfred.
-Io vado signorina.
Chiudo la porta e ritorno alla scrivania.
-Bene letterina mia, non mi deludere- la apro e dentro trovo una lettera e una chiave
-Una chiave? Leggiamo un po’
“Tesoro, questo ti aiuterà con quel libro, non dire niente a nessuno di ciò che c’è nel libro, d’ora in poi non sarai più sola. Ricorda che noi ti amiamo baci Mamma e Papa” 
-Il libro? cosa c’è nel libro? non sarò più sola?
-Signorina- ancora bussano- noi usciamo per un po’. La casa sarà vuota dovremmo tornare tra tre ore.
-Grazie- bene stando sola potrò controllare il libro con calma
Aspetto che tutti escano.
-Bene sono sola
Prendo il libro e inserisco la chiave.
-Combacia, bene…vediamo un po’ che segreti nascondi mio caro libro.
Giro la chiave e apro il libro.
-Ma è bianco…tutto bianco!
Giro le pagine tutte quante sono bianche.
-Forse devo scrivere io qualcosa? Proviamo
Ciao
Appare una scritta.
Ciao, come ti chiamai?
-Cosa?! Il libro risponde!
Mi chiamo Paige Lock, tu chi sei?
Mi chiamo Andrea Key, sei sorpresa?
Un po’, come fai a rispondere?
Beh, diciamo che sono un libro molto particolare
Lo vedo.
Sei molto carina
Che dici?! Non è vero!
-Mi mancava un libro che dicesse stupidate
Invece è vero. Sei carina anche rossa.
Grazie. Ma tu puoi vedermi? In ogni caso non sono rossa!
Si posso vederti e sentirti
-Quindi posso evitare di scrivere?
Si, esatto
-Se è vero dimmi di che colore ho gli occhi e i capelli
Capelli color argento e dei meravigliosi occhi cremisi
-Nessuno li ha mai definiti meravigliosi
Beh per me lo sono
-Grazie, per essere un libro sei molto dolce
Non sono un libro o meglio non sono sempre stato un libro
-Cos’eri prima?
Non posso dirtelo
-Va bene.
Sento aprirsi la porta d’ingresso
-Ora devo andare
Aspetta
-Cosa?
Domani andrai a scuola giusto?
-Si
Portami con te
-Perché?
Perché è tanto che non parlo con qualcuno e non voglio lasciarti sola
-Va bene ti porterò con me ma non scrivere cose strane, le persone mi considerano già abbastanza strana
Solo tu puoi leggere ciò che scrivo
-Beh allora non c’è problema.
Buona notte Paige Lock
-Paige, chiamami Paige
Buona notte Paige
Buona notte Andrea.
Chiudo il libro.

-Bene ho trovato qualcuno con qui parlare. Mamma, papa parlavate del libro? intendevate che grazie al libro non sarei stata più sola? Comunque è strano…ma mi piace

2 commenti:

  1. Figo! Certo, le casualità di tutti sti fenomeni sono assurde, maaa coincidenze?
    Io non credo :')
    AHAHAH, non vedo l'ora che aggiorni! Non è che hai una copia di quel libro?
    Non mi dispiacerebbe :3
    Bye <3

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  2. Grazie <3, no mi spiace credo che quello sia un libro unico XD aggiornerò o sabato o domenica, scuola permettendo.
    A presto <3

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