Capitolo 5
Fuoco e fiamme
Quando Marco seppe che anche
Nicolas aveva un custode gli saltarono i nervi. Era sicuro che l'avrebbe
trovata prima lui...era incavolato e depresso allo stesso tempo. Oltre a lui
mancavano anche Jim e Andrea. Lui però, anche se non lo ammetteva, sapeva che aveva
un carattere difficile da capire e quindi che sarebbe stato difficile, se non
impossibile, trovare qualcuno compatibile con lui. Lui, un demone di fuoco, uno
dei più impulsivi e dei più instabili, aveva provato a trovare un custode in
grado di contenere il suo potere e magari sopportarlo, ma nessuno sembrava in
grado di riuscire a gestirlo. Non se ne stupiva, ma non gli andava a genio
questa situazione. Un demone che non trova un custode a due possibilità,
perdere il controllo e diventare un mostro oppure rimanere per l’eternità
intrappolato e impazzire per poi diventare un mostro, non aveva molte vie di
uscita se non trovava un padrone. Anche i custodi hanno poche vie di uscita, i
custodi sono in numero minore rispetto ai demoni, i custodi devono essere forti
per contenere il potere di un demone, in caso contrario perde il controllo e o
muore o impazzisce e spinge il demone a commettere cattiverie. Per lui non
c'erano speranze di trovare un custode. Aveva bisogno di un po di aria,
cominciò a camminare verso un lago di lava che aveva trovato in una grotta. Li
però vi trovò Diamante seduta su una roccia a guardare la lava.
-Signorina sa che è
pericoloso stare così vicini alla lava?
Lei sorrise e lo guardò. Era
stupenda poggiata li accanto al lago, senza paura ne turbamenti lo osservava
sorridendo. La lava illuminava il suo viso e, a dire la verità, a Marco venne
un brivido lungo la schiena.
-La lava non è pericolosa per
te vero?
-Ovviamente non lo è perché
io sono...
-Perché tu sei un demone di
fuoco, vero?
-Come fai a saperlo?
Gli sorrise, si alzò e gli si
avvicinò.
-Volevo farti una domanda e
sapevo che ti avrei trovato qui
-Come facevi a saperlo?
-Perché ti conosco, adori il
fuoco e sapevo che saresti venuto qui.
-Cosa volevi chiedermi?
-Vuoi diventare il mio
demone? Vuoi che io diventi la tua custode?
Marco la guardò negli occhi,
erano anni che cercava qualcuno che glielo chiedesse, non poteva farsela
sfuggire ma prima le doveva dire la verità.
-Sono instabile e impulsivo.
Potrei ferirti per errore.
-Lo so ma voglio te come mio
demone del fuoco
-Allora si
Diamante strinse il patto. A
Marco apparve il simbolo sul petto muscoloso e a Diamante apparve un
braccialetto al polso sinistro, un braccialetto rosso fuoco con gemme che
sembravano fatte di lava pura.
-Ho una custode, come stai?
Diamante si guardò il polso
-Benissimo, tu?
-Bene, posso provare ad usare
i poteri?
Diamante fece si con la
testa. Marco immerse la mano nella lava e, senza farsi del male, la sollevò del
lago e la lasciò in aria, mosse le mani e cominciò a formare con la lava una
specie di scultura a forma di cuore, un po' imprecisa, ma stupenda.
-È davvero meravigliosa
Marco.
-Non è precisissima però.
-Permetti?
-Certo
Diamante sollevo due bolle di
lava e fece due sfere perfette. Poi le trasformò in due statuine che li
raffiguravano e li fece muovere come se fossero vive. Le due statuine danzarono
insieme per poi tornare ad essere lava.
-Sei bravissima!
-Ci vuole solo concentrazione,
vuoi esercitarti? Se vuoi ti aiuto
-Se per te non è un problema
-Lo faccio volentieri
-Va bene allora
Diamante lo fece esercitare
da cose semplici a cose difficili. Marco ogni volta che Diamante gli correggeva
la postura delle mani sobbalzava, il tocco della ragazza era delicato e
gentile. E il suo cuore andava velocissimo ogni volta. Quando si accorsero che
era sera tornarono nell’hotel.
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