WitchandAngel : Il dottor Lucius e l'infermiera Night

Il dottor Lucius e l'infermiera Night

Speciale Halloween
Il dottor Lucius e l’infermiera Night
Era una notte tempestosa quando la nave giunse sull’isola, una strana isola non segnata sulle mappe che l'equipaggio disponeva, che dire era pur sempre vero che Cristoforo Colombo aveva trovato una nuova terra due anni prima, ma durante il suo percorso quest’isola non c'era. Scesero con le spade in mano e i fucili in spalla, l'isola non presentava segni di vita, nella fitta vegetazione non si muoveva una foglia, nemmeno il vento rompeva quell’irreale immobilità. Si addentrarono nella vegetazione, speravano di trovare qualcuno a cui chiedere riparo e comunque dormire sulla spiaggia era un'idea tutt’altro che invitante. All'improvviso videro delle torce, incredibilmente accese nonostante la forte tempesta, e un sentiero in pietra chiaramente fatto dall’uomo. Seguendo le torce giunsero di fronte a un'enorme villa degna di un re o un conte, ma per quanto grande e imponente era comunque molto inquietante e surreale in quel posto, cosa ci faceva una villa in mezzo al nulla più totale? Ma a loro serviva un riparo per la notte e, pregando che i proprietari fossero di buon cuore, bussarono alla porta. Dopo pochissimi attimi un rumore di tacchi arrivò dall'interno e poi la porta si aprì e ai dieci uomini apparve ciò che credettero un angelo, una bellissima ragazza dai corti capelli biondi, la pelle era di un pallore cadaverico, ma era risaputo che le donne nobili erano molto pallide, gli occhi erano uno celeste e uno verde, indossava un vestito da gran signora, uno di quelli riccamente ricamati, il suo era nero e i ricami erano rossi come sangue, era un vestito con che lasciava scoperte le spalle ma aveva le maniche lunghe e strette, intorno al collo portava una strana collana nera, quasi un fiocco, che copriva tutto il collo. Li guardò per un attimo spaesata, poi si spostò e fece loro cenno di entrare. Appena i dieci grondanti d'acqua entrarono lei si affrettò a portargli degli asciugamani.
-È raro avere visitatori per noi- affermò la ragazza dopo poco- io sono Angelica Night, l'assistente del dottor e proprietario della villa, Lucius Demon- disse con un lieve accento francese- come siete arrivati qui?
-La tempesta ci ha costretti a una sosta, se lei e il signor Demon ci permetteste di restare il tempo che la furia del cielo svanisca, ve ne saremmo infinitamente grati- disse il capitano della nave, un uomo dai capelli biondi, di origine inglese, con occhi marroni e il cuore pieno di sogni
-Per me, signore, potreste rimanere, ma, come vi ho già detto, la casa è del dottor Demon, è lui che può ospitarvi-rispose lei sorridendo al giovane, era la classica donna che qualunque uomo avrebbe voluto e aveva già in mano il cuore del giovane e sognatore capitano che, si sapeva, aveva sempre sognato una storia d'amore come quelle di cui si leggevano nei libri.
-Angel- una voce rimbombò nella sala è un uomo elegante, con uno strano monocolo d'oro sull’occhio, degli occhiali in stile aviatore in testa, dei guanti da inventore , capelli neri come la notte e occhi celesti, scese le scale, ovviamente per loro tutti questi oggetti erano sconosciuti ma per quello strano inventore non lo era- non sapevo avessi invitato ospiti, i signori sono?
-Mercanti Dottor Demon- replicò la ragazza affrettandosi a raggiungere l'uomo, lui le dava del tu, lei usava il voi, era stranamente inquietante quell'uomo, questo pensò il capitano.
-Mercanti? E cosa fanno qui? –chiese l'uomo
-Ecco- iniziò il capitano ma il dottore si avvicinò a una finestra e disse, come se non l'avesse sentito e visto- Oh piove, Angel cara non è bellissima la pioggia?
-Si Dottor Demon- rispose la ragazza- i nostri ospiti vorrebbero trascorrere qui la notte
-E sia- disse lui- sarà interessantemente interessante. Falli accomodare nelle camere per gli ospiti, fa portar loro da mangiare e poi raggiungimi nelle mie stanze.
-Si Dottor Demon- rispose la ragazza abbassando il capo, il dottore sparì su per le scale e lei sorrise ai dieci uomini di mare- seguitemi, vi porterò nelle vostre stanze.
La casa era un gigantesco labirinto, se non ci foste stata lei a guidarli si sarebbero di sicuro persi.
-Signora, come fa a orientarsi in questa casa? –chiese il capitano rompendo il silenzioso rumore di passi
-Ho una buona memoria capitano e vivo qui da molto- rispose lei- le vostre stanze signori
Si era fermata davanti a un buio corridoio, c'erano una ventina di porte chiuse e un’irreale silenzio
-Quali sono signorina?
-Ne avete una l'uno, aprite quella che vi piace di più, tra poco qualcuno vi porterà la cena- rispose lei cominciando ad allontanarsi con il candelabro
-Qualcuno? Ci sono altri ospiti qui? –chiese il capitano aprendo una porta
-No, solo io, il dottor Demon e alcuni animali, nessun altro- rispose lei andandosene- buona notte signori, e attenti a non uscire di notte.
Erano circa le undici di sera quando si servirono dei passi per il corridoio, poi una porta aperta e un secco trascinare di un qualcosa di pesante. Il capitano della nave non aveva chiuso occhio ne toccato cibo, era sveglio e quei rumori erano inquietanti. Dopo ben 9 porte aperte e il rumore secco del trascinare qualcuno aprì la sua porta.
-Chi è? –chiese lui mettendo subito mano alla spada
-Io, Angel- rispose l'ombra della ragazza- ho sentito delle urla e sono venuta a vedere se era tutto a posto, lei sta bene?
-Si- rispose lui calmandosi
-Non ha mangiato nulla vedo- disse lei osservando il vassoio ancora pieno
-Non avevo fame- disse lui, non si fidava di quel tipo, il dottore, e il suo istinto gli aveva consigliato di non mangiare nulla.
-Oh capisco, se non le dispiace mi seguirebbe? Credo che ci sia un intruso in giro per casa
-Certo- rispose lui alzandosi e seguendola per i corridoi, lasciando il fucile e la spada vicino al comodo letto.
-Sa ho sentito un rumore di trascinamento- disse lui dopo un po'
-Forse uno dei serpenti del dottore è scappato-rispose lei tranquilla
-Dove stiamo andando?- chiese lui cominciando a sentire un rumore secco di colpi
-Dove si trovano gli altri signor capitano- rispose lei fermandosi di fronte a una porta in ferro e aprendola- prego entri
Lui entrò e lei si chiuse la porta dietro. Il dottore era in piedi, con gli occhiali calati e le mani impegnate a trafficare con ingranaggi meccanici- oh lui è ancora sveglio?
-Si dottore- rispose la ragazza- che faccio?
-Portalo dagli altri di la, si divertiranno.
Lei annuì e lo spinse attraverso una porta e facendolo cadere.
-Che cosa volete farci?!- urlò lui
-Quello che facciamo da secoli, sperimentare la durata umana, non è vero cara Angel? Perché non ti togli quella collana e quel inutile vestito? –disse il dottore
Lei ubbidì rivelando sul corpo enormi cicatrici.
-Ti piace? L’ho costruita io stesso utilizzando parti di tanti corpi di giovani donne e, ovviamente, quello di mia moglie, Angel Night, che morì a causa dei pirati. Da allora ho creato tanti...come potrei chiamarli? Ah si...Morti Viventi! Sono fedeli a me, colui che li ha creati. Presto tu e il tuo equipaggio li incontrerete.
-Lei è matto!
Lucius Demon rise- matto? No mio caro capitano, io sono un dio che ha scoperto come ritornare in vita dalla morte! Sono morto anch'io, eppure sono stato capace di tornare in vita e far tornare in vita chi volevo io! Si diverta signore, è pronta la cena.
Chiuse la porta ridendo. Il capitano guardò la grotta in cui era, i corpi dei suoi compagni, quelli che l'avevano seguito nell’esplorare l'isola e quelli che erano rimasti nella nave, stesi a terra immobili, rigidi e congelati. Erano morti, probabilmente il cibo era avvelenato. Non ebbe nemmeno il tempo di pensare che un'enorme zampa si mosse, poi si aprirono tre paia di occhi rossi e infine, sotto la luce della luna, un gigantesco cane a tre teste di mostrò all'uomo, e non era solo.
Nel laboratorio si sentì le urla dell'uomo e il rumore qualcosa che mangiava.
-Non è meraviglioso Angel?
-Si dottor Demon
-Che ne dici se creassimo un nuovo temporale per avere nuovi corpi?
-Sarebbe geniale signor Demon- rispose lei sorridendo
-Sai come vorrei chiamare questa zona di mare? Triangolo delle Bermuda, un luogo dove ogni mia creatura può vivere in pace.
-Lei è un genio dottor Demon
-Vieni mia cara, ho bisogno di te per un nuovo gioco
-Qualsiasi cosa lei voglia dottore- rispose lei avvicinandosi all'uomo

-Presto, molto presto, il mondo scoprirà il mio genio e pregherà che io non glielo scateni contro.

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