Film 12: Hotel Death
Capitolo 111: Dinner is
ready
“Muori per mano di uno dei maniaci dell’hotel”
Almeno le davano ancora indizi
Poteva sentire il freddo dell’inverno e poteva sentire il
silenzio
Il silenzio dell’assenza di vita.
Si guardò intorno e controllò l’abitazione
Era un appartamento quasi del tutto vuoto di mobili, aveva
un caminetto semi acceso e una zona con del cibo messo da parte.
-Sembra che sia ben messa…
Era sola? Pareva di sì…il che era un problema e una fortuna.
Problema perché era rischioso cercare risorse senza altri,
fortuna per le poche risorse che aveva
Se la sarebbe cavata in qualche modo…
Le risorse le sarebbero durate almeno due mesi ancora quindi
non era male…ma non poteva fare molto con esse…
-Fame…
Era il caso di mangiare…
Non poteva sprecare troppo cibo quindi mangiò il minimo per
soddisfarsi e controllò le risorse.
Trovò altri vestiti, si ripulì e si vestì più pesantemente
di prima
-Da ciò che mi ha detto dovrebbe arrivare stasera no…?
Il rumore allegro del carro arrivò poco dopo
Dominique guardò fuori dalla finestra e finì di prepararsi.
Quell’abitazione era insicura
Non poteva permettersi di rimanere lì
La sé precedente era rimasta perché la casa era della sua
famiglia, ultimo ricordo
Ma Dominique non voleva rimanere lì perché era rischioso
Aveva troppo da perdere lì…
Era in una zona troppo fredda
Doveva trovare una zona più facile da gestire
Voleva avere una zona per coltivare
Sistemò le ultime cose e scese in strada sentendo la
proposta
-Stasera il nostro lord vi darà un pasto come non l’avete
mai avuto!
Molte promesse e poca sostanza
Il cibo che stavano dando era frutta e verdura
Era possibile che ci fossero delle fattorie nell’hotel?
Se era così poteva fare qualcosa…
-Mi raccomando! Non mancate! Brutte cose succedono a chi
manca!
Era…una minaccia?
Dominique assottigliò gli occhi accettando ciò che le venne
dato ma non era affatto convinta.
Controllò la busta trovando ciò che c’era promesso e decise
di preparare il cibo per conservarlo.
Qualcosa le diceva che sarebbe andata male quella serata…
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