The Hero
Capitolo 1: A good child
La famiglia di Conti Blackgunn era una famiglia felice.
Il conte Damian Alexander Blackgunn era un uomo dal buon
cuore e buona personalità. Aveva capelli neri e occhi scuri, un uomo con un
cuore enorme e noto per quanto amava la sua bellissima moglie Natalie, una
bruna con occhi verdi.
Erano la coppia più nota nel regno per quanto si amavano tra
loro
-Vedo siete di nuovo insieme eh?
-Si
-Damian non ruberanno tua moglie se la lasci sola dieci
minuti lo sai vero?
-Non potrei vivere senza di lei –disse lui con un sorriso
gentile
Damian era un uomo che aveva perso tutto quando era giovane.
La famiglia morta in guerra e lui che era troppo giovane per il ruolo,
solamente sua moglie gli diede supporto e aiuto.
Era tutto ciò che era rimasto a Damian ed era molto
protettivo con lei.
-My lord, bentornato
Il loro maggiordomo Christoph, un uomo dai capelli grigi e
occhi scuri, gli sorrise come sempre
L’aveva cresciuto fin da quando era piccolo e lo considerava
come un figlio, era fiero del Conte.
Damian era un mercante nobile
Aveva talento per il commercio e aveva una buona reputazione
come mercante
La sua famiglia era, grazie a lui, ricca
-Tesoro…
Il giorno più felice della vita di Damian fu quando sua
moglie rimase incinta.
Era un giorno meraviglioso perché stavano iniziando la loro
famiglia.
E poi nacque il loro bambino.
-Shin, vieni da papà!
Shin Newt Blackgunn, un moro dagli occhi argento che era la
gemma dei due genitori.
Era un bambino buono e educato, amava stare con la famiglia
ed era l’amore dei due genitori
Erano una famiglia felice e tutti pensavano che il bimbo di
due anni fosse adorabile…
-My Lady!
Ma poi la tragedia accadde.
Natalie si ammalò di colpo e iniziò a morire lentamente. Non
importava quanto fosse ricco o quante connessioni aveva, il conte non la riuscì
a salvare.
-Natalie…no…
-Papà…
Shin all’epoca aveva tre anni e strinse il padre stando
incredibilmente calmo
-Va tutto bene papà, mamma è in un posto migliore ora
-Shin…
-Quindi dobbiamo vivere al meglio per non preoccuparla ok?
Puoi farlo per mamma?
Non era perfetto il suo modo di parlare, ma bastò.
Shin fu probabilmente l’unica cosa che teneva in vita il
Conte. Era dura per lui, il Conte era diventato paranoico e iper protettivo, il
minimo graffio chiamava un medico per controllare che il figlio fosse ok
Per fortuna…
-Sta attento papà
Shin era comprensivo e paziente, con il tempo il Conte
cominciò di nuovo a vivere e sorridere
Tutti pensavano che Shin era un miracolo e non potevano
essere più felici che lui fosse nella vita del Conte.
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