WitchandAngel : Capitolo 3: A good big brother

Capitolo 3: A good big brother

Capitolo 3: A good big brother

-Shin!

-Che succede? –chiese lui guardando Daphne corrergli in braccio

-Papà mi sgrida per nulla! –disse lei salendogli in braccio

-Shin… -disse il padre entrando con gli occhi lucidi

Shin alzò in braccio Daphne e si avvicinò- che è successo?

-Non vuole andare a fare una visita dal medico…

-Uhm questo è un problema –disse Shin guardando Daphne

-Ma il medico fa paura!

-Ma serve per vedere se stai bene –disse Shin- non voglio che stai male

-Ma…

-Vuoi che vengo con te?

-Si!

-Daphne…

-Allora va a prepararti –disse Shin posandola a terra e guardandola correre

-Com’è che a te ascoltano? –chiese sospirando Damian

-Perché a differenza tua, sono il bravo fratellone che adorano e non papà che li vizia e non sa dire no –sorrise Shin- vieni su, già che ci siamo facciamo un’uscita in famiglia

-Ottima idea!

Shin era cresciuto in un bellissimo e affascinante undicenne

Adam aveva nove anni, Daphne otto e…

-Fratellone!

Avevano avuto un paio di aggiunte alla famiglia

Per iniziare, Persefone ebbe gemelli nel primo parto come moglie di Damian.

Jonathan, dai capelli rossi e occhi scuri; Peter, dai capelli castani e occhi verdi; e Kaleb dai capelli rossi e occhi verdi

I tre avevano ora sette anni e come i due maggiori adoravano stare con Shin.

Dopo loro Persefone ebbe:

George, dai capelli neri e occhi verdi, ora di sei anni;

Frederic, dai capelli neri e occhi scuri, ora di sei anni;

Annemary, dai capelli neri e occhi scuri, ora di sei anni;

Justine, dai capelli biondo-fragola e occhi scuri, di cinque anni;

Liam, dai capelli biondo-fragola e occhi verdi, di cinque anni;

Juliette, dai capelli biondo fragola e occhi scuri, di quattro anni;

Zane, dai capelli neri e occhi scuri, di tre anni.

Per farla breve? Aveva avuto più figli di quanto pensava fosse possibile. Tre gemelli nel primo parto, Jonathan, Peter e Kaleb; tre nel secondo con George, Frederick e Annemary; due nel terzo con Justine e Liam; uno solo nel quarto con Juliette; e l’ultima gravidanza era di uno solo con Zane.

Shin era stato incredibilmente utile durante tutto il tempo in cui Persefone era incinta, aiutandola non solo a muoversi ma anche a fare i suoi doveri e a badare ai bambini. Era assurdo per entrambi i genitori avere così tanti figli di colpo e la risposta del perché era colpa di Damian. Persefone aveva problemi a portare una gravidanza a termine quindi Damian comprò ogni singola medicina e erba medicinale che doveva, in teoria, aiutare con le gravidanze.

In qualche modo le aveva aumentato la fertilità di botto. Per fortuna di entrambi, l’ultimo parto pareva essere effettivamente l’ultimo parto. Però avere quattordici figli, Shin incluso, in sette anni di nozze era tanto eh…

Shin era però allegro alla cosa e finché la matrigna era in salute non importava quanti bebè si aggiungevano in famiglia

-Usciamo insieme?

-Si!

-Lo adorano –rise Persefone guardando Zane svegliarsi quando sentì la voce di Shin

-Hey piccoletta, vuoi venire dal fratellone?

-Grazie per badarci

-Mio dovere come più grande –sorrise lui- hai riposato?

-Si sono in piena forma –rise lei contenta- dobbiamo festeggiare in grande

-Per?

-Il tuo compleanno, tra poco sarai dodicenne! –disse lei

Per Persefone, Shin era il suo vanto e la sua gioia. Non poteva che parlare e parlare e parlare del suo adorato figliastro e di come era fantastico, era a un punto in cui Damian ricevette degli avvisi di non lasciare Shin da solo con lei per paura che uscisse fuori un tradimento…a cui Damian rideva perché Shin era Shin, non sarebbe mai successo qualcosa del genere.

-Uhm vedremo, non è molto importante –disse lui coccolando Zane che si stava riaddormentando in braccio a lui

-Lo è!

Il fatto che la famiglia avesse voglia di urlare solo in quei momenti…

Era un periodo di pace per la famiglia Blackgunn onestamente parlando, non era andato nulla male e tutto andava bene. Shin sarebbe andato in accademia ai suoi dodici anni per studiare per essere l’erede ma…

-Daphne? Daphne che succede?! –chiese Persefone

Era tornata a casa da un tea party con le sue amiche ma era tornata a casa piangendo disperata.

Shin era al piano di sopra e una serva corse a chiamarlo mentre Damian e il resto dei fratelli provarono a calmarla.

Quando Shin scese tutti i bambini erano in lacrime con Adam che sembrava star trattenendo se stesso dal piangere per puro miracolo.

-Che è successo?

-È una bugia vero? –chiese correndogli in braccio Daphne- sei mio fratello vero?

-…?

Durante gli anni spesso molti loro amici dicevano cose molto…classiche.

“Le matrigne sono sempre crudeli megere”

“I fratellastri o le sorellastre sono i peggiori”

Shin spesso si strozzava con i propri drink quando sentiva uno dei minori dire qualcosa del genere raccontando il bullismo che amici loro subivano o avevano letto in qualche stupida favola.

Non era esattamente colpa di nessuno…per Persefone Shin era proprio figlio quindi nessuno dei due genitori aveva mai…detto nulla sul fatto che erano fratellastri di Shin e non fratelli veri e propri. Adam ricordava qualcosina, dopotutto aveva tre anni all’epoca e aveva ricordi vaghi del proprio papà, Daphne però era piccola e non ricordava molto se non Shin che la coccolava e viziava e Damian che era suo padre.

-Sei…sei mio fratello vero…?

Shin sospirò coccolandola- perché non andiamo nel salotto? Christoph puoi fare delle cioccolate calde?

-Si my lord- disse lui preoccupato

Shin si sedette sulla poltrona mentre loro prendevano i divani e accettavano le cioccolate.

-Quando ero piccolo mia madre morì di una malattia- disse Shin direttamente- papà ha sofferto moltissimo la sua mancanza ma poi ha incontrato Persefone. All’epoca anche lei era vedova e aveva già Adam e Daphne

Daphne singhiozzò- non sono tua sorella?

-Per me tua madre è mia madre Daphne, sei e sarai sempre la mia sorellina –sorrise lui

-Quindi io e Adam siamo gli unici senza sangue in comune con te… -disse lei stringendo la tazza

Solo allora alcuni di loro realizzarono una cosa…Shin era solo.

Certo se prendevi in considerazione Damian come linea di sangue allora potevi dire che Adam e Daphne erano i due “extra” ma erano insieme, se prendevi però solo Persefone…Shin era però figlio unico prima delle seconde nozze del padre…

Il senso di intruso doveva essere orribile per lui crescendo, dopotutto aveva intorno parecchi fratellini e sorelline che venivano viziati da Persefone, la loro madre naturale, per ore e ore. Con Damian che provava a vincere e supportare tutti in equo modo era…era alquanto chiaro che era solo

Shin sorrise- per me sarete sempre fratello e sorella per me, non importa che sangue hai nelle vene, importa come tratti chi hai nella tua vita

-Shin!

E Daphne si era buttata tra le sue braccia di nuovo, la povera cioccolata calda abbandonata sul tavolino che per poco non macchiò il tappeto per quanto in bilico era stata lasciata

Poco dopo Shin venne, al solito, stritolato dai bambini

Persefone gli sorrise- anche per me sei sempre stato un figlio Shin, non vedo differenza tra te e loro

Shin sorrise- lo spero bene, dopotutto sarebbe strano altrimenti chiamarti mamma e non avere un buon rapporto no?

Lei sorrise alla cosa

-Visto che non ho sangue in comune con Shin…posso sposarlo! –disse esultante Daphne prendendo tutti di sorpresa

-Ma così non saresti più la mia sorellina e qualcun altro ti ruberebbe il ruolo –disse Shin velocemente

-Oh…no non voglio rubata dal ruolo –disse lei imbronciata- allora mi sposerò solo quando qualcuno sarà al livello di ottenere l’approvazione di Shin!

-Allora sarai single a vita- disse Adam con un ghigno divertito

-Ho detto approvazione non pari di livello, se cerco un secondo Shin allora morirò di vecchiaia prima di sposarmi!

Alla fine della giornata, Shin ricevette parecchie coccole dalla matrigna che gli ricordò a giornata che era amato e che non era un intruso, Damian cominciò a pianificare qualche uscita per solo loro due per dargli un po’ più tempo

La cosa divertente? Shin non si era mai sentito escluso dalla propria famiglia, sapeva che lo amavano a prescindere da chi erano i suoi genitori quindi non aveva mai realmente dato peso alla cosa.

Purtroppo dopo i suoi dodici anni, Shin non sarebbe andato in accademia ma a rischiare la propria vita…

 

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