Capitolo 5: War it is
Dalla prima guerra…
-Ottimo lavoro generale
-Nulla di che sua maestà
Shin aveva fatto un nome per se stesso nella milizia come il
più giovane cavaliere e generale del loro regno. Non era il migliore soldato,
aveva ancora molto da imparare ma aveva talento e aveva il cuore. Aveva salvato
il proprio comandante da un nemico e per ricambiarlo quel comandante lo aiutò a
capire che tipo di lavoro doveva fare.
Furono mesi di lungo e difficile lavoro per Shin ma riuscì a
salire i rank velocemente nonostante fosse giovane di età, magari il fatto che
aveva salvato la vita del re aveva aiutato per le promozioni ma dettagli.
Il re era incredibilmente fiero di lui
Era strano vero? Non era nemmeno figlio suo
Ma Shin aveva quel talento di essere amato da chiunque lo
incontrasse
Certo c’era chi lo odiava per zero motivo
Ma non voleva dire che potevano far passare che era un buon
ragazzo
Era per lo più gelosia ciò che potevi provare
-Sono a casa
-Fratellone!
In molti pensavano Shin avrebbe ottenuto odio dai fratelli
minori
-Sei tornato
-Come sono andati gli allenamenti?
-Ti sei fatto male?
-Sei stanco?
-Fame?
-Vuoi che chiamo dei servi?
Aveva solo rispetto da loro
No…
Aveva ammirazione, rispetto e voglia di essere come lui da
loro
Lo amavano e volevano essere degni di essere i suoi
fratellini
Quindi mentre lui aveva un tutor della famiglia reale per
rimanere con i principi…
-Non studiare troppo…
-Sta tranquillo, voglio mostrare un buon volto in accademia
-Anch’io!
-Dobbiamo dare rispetto al ruolo di Shin papà
I suoi fratelli minori studiavano con tutor privati per non
portar giù il nome di famiglia
I genitori di Shin erano fieri di tutti in equo modo a
prescindere da che avrebbero fatto
-Com’è il tutor? Non ti sta facendo nulla di male vero?
-Papà non sono un bambino so cavarmela –rise Shin
-Non cambia che mi preoccupo
Lui sorrise- il tutor è incredibilmente gentile con me, il
principe ha più problemi di me
-Quello perché non studia abbastanza
-Studia molto
-Non quanto te –disse il padre contento
Suo figlio ero un giovane genio, sperava fosse un genio
commerciale ma…di guerra andava anche bene
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