Real World
Capitolo 78: You scared me
-Andata bene
-Grazie per il tuo lavoro
Era finita…
Era di nuovo nel mondo originale eh?
Era…un po’ triste per la cosa onestamente ma era felice che
lui fosse riuscito a finire il programma e che fosse libero ora
Tornò a casa per la prima volta in sette giorni ed era
esausta.
-Si sto bene tranquilli, si vi chiamo domani
Aveva chiamato i suoi e aveva ordinato una pizza per cena
Si sentiva stanca e spostata
-Sette vite…
Le mancava già la presenza di lui…era indiscutibilmente
difficile stare sola ora…
Non era più abituata a dormire da sola…nell’ultimo mondo si
infilava nelle sue camere di notte con la scusa di incubi e lui come un idiota
le credeva e la consolava
Era alquanto cute nell’ultima vita uhm?
-Il campanello? A quest’ora? -sbadigliò lei
Si era appena addormentata…
-Si? -aprì la porta calma e guardò l’uomo davanti a lei
confusa. Aveva un elegante completo, un mazzo di fiori e una scatola di
cioccolatini in mano. Aveva capelli neri e occhi scuri ed era…molto seducente
Non lo riconosceva
-Posso aiutarla?
Lui la stava fissando e la stava leggermente mettendo a
disagio onestamente
L’uomo posò la scatola di cioccolatini sul tavolino e la
tirò in un bacio facendola congelare. Sentì la porta chiudersi a chiave dietro
di lui e venne spinta contro il muro. Il panico iniziale sparì quando si rese
conto di come la stava toccando e di quanto le stesse tormentando il collo.
-Lin…
-So Young -sorrise lui baciandola di nuovo
Era lui
-Camera, infondo al corridoio...chiudi la porta di ingresso
a chiave e c’è un vaso di fiori all’ingresso…
Lui sorrise annuendo e facendo come aveva detto prima di
prenderla in braccio e portarla nella camera- ti amo
Sentirselo dire di nuovo…e cos’era quella voce?! Nelle sette
vite l’aveva sentito dirlo eccitato varie volte ma…
-Sei più diretto delle ultime vite…
-Perché so che sei sempre stata al mio fianco e sperò
continuerai ad esserlo
Lei arrossì guardandolo spogliarsi- dovresti riconoscere
come reagisco ormai...
Le sfiorò le labbra sorridendo- voglio che per una volta me
lo dici a parole e non solo con quell’espressione supplicante…
-Si gentile…sono vergine anche qui
-Allora vorrà dire che sarai solo mia in ogni mondo cara…
La serata andò bene e anche se aveva dovuto farsi coraggio
con dell’alcol, era felice di essere andato a trovarla…
Finché non si svegliò e iniziò a sudare freddo…
-Buongiorno…
-Buongiorno piccolina…
Lei si stiracchiò assonnata- non abbiamo usato protezioni
ieri
-…
-Per fortuna non ho scuola oggi e…tutto bene?
-Scuola…?
-…?
-Qu…quanti anni hai?
Lei lo osservò e scoppiò a ridere
-Hey…
-Ho diciotto anni -disse lei calma e scoppiando a ridere al
suo pallore
-Scusami sembri…più giovane- disse lui rilassandosi e
coccolandola prima di bloccarsi
-…?
-Oh vedo che le gemelle che ti davano nelle altre vite erano
molto più piccole
-Ma! Dove vai a guardare!
Lui sorrise tirandola in un bacio più appassionato
-Il tuo nome…
-Viktor Winter, 28 anni e sono un CEO
-Angélique Domitresque, 18 anni e sono una studentessa di
biofisica e neurologia applicata
-…
-Cosa?
-Mia moglie è un genio -disse lui stringendola e facendola
scoppiare a ridere
-Come ti senti fuori dal carcere?
-Molto contento di esserci finito visto che ho ottenuto una
moglie come premio e sette giorni di vacanza
Lei rise alla cosa accoccolandosi.
Non riusciva a smettere di fissarla onestamente. Era una
bellissima donna dai lunghi capelli biondo chiaro e occhi chiari e limpidi come
gemme. Voleva davvero tanto bloccarla a sé per sempre…
-Tesoro? Vuoi ordinare qualcosa per colazione? Grazie a
qualcuno i miei fianchi…
-Sarò lieto di ordinare per te…e aiutarti a rendere il
dolore piacere- sorrise lui baciandola di nuovo
-Buono…ieri mi hai già…
-Ieri? Siamo andati avanti fino alle cinque, non era ieri…
A quanto pare, Viktor era parecchio più spinto delle ultime
vite…
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