Capitolo 3: Notes, again
Installare telecamere in casa era stato più semplice del
previsto onestamente, suo marito era fuori casa spesso quindi non era qualcosa
di difficile e aveva programmi per aiutarla a sembrare a lavoro anche se era
altrove
-Grazie per l’aiuto Jake
-Non preoccuparti
La verità era che non aveva “un’amica”. Aveva parecchi
“amici” ma non poteva presentarli volutamente a Seth anche volendo per…varie
motivazioni.
-Hai l’accesso solito, vuoi che rompo una delle sue scarpe e
metto una delle cimici?
-Se puoi sarebbe utile
-Armadio è di là giusto?
-Si
La verità era che l’identità che aveva ora era solo una
delle tante che aveva e che lei, come Jake e Lisa, lavorava per il governo. Per
essere precisi, era una così detta “spia” o “assassina”
Non avrebbe mai rivelato la cosa a Seth e per motivi
governativi non avrebbe presentato nessuno dei suoi conoscenti al marito né
l’avrebbe informato che molti delle persone con cui erano diventati amici
insieme erano in realtà suoi colleghi di lavoro o amici di lunga data…beh i due
ruoli erano la stessa cosa quindi…
Perché sposarsi se non poteva essere onesta?
Perché lo amava genuinamente e un matrimonio di copertura le
serviva lo stesso, quindi perché non sposare qualcuno che amava? La verità era
che avrebbe dovuto sposare un collega per la cosa ma aveva incontrato Seth
-Sei…sicura non ti sta tradendo?
-Non lo so
-Se succede qualcosa possiamo farti divorziare a tempi
record- sorrise Jake
-Grazie Jake…utile -disse lei acida
Jake si passò una mano tra i capelli castani e le offrì un
abbraccio- mi spiace, non sono granché a consolare
-Lo so, tranquillo -disse lei calma evitando di abbracciarlo
Non era mai stata fisica
Lui sembrò capire l’antifona e tornò al lavoro con gli altri
due che lo tenevano ora d’occhio.
Non ci voleva una laurea per capire che Jake aveva
sentimenti per lei ma…lei lo vedeva come un collega e basta.
Jake era entrato nel governo dopo che aveva fatto dodici
anni come giovane genio…lei era uno “degli esperimenti”.
Era un’orfana abbandonata che un membro del governo aveva
preso e infilato nel progetto che l’aveva cresciuta per essere un agente del
volere governativo, fredda e inemotiva verso l’uccidere, spiare o altro.
Per lei Jake era bloccato come collega, poteva fingersi
innamorata di lui per lavoro ma non sarebbe mai finita a letto con lui se era
quello che lui sperava.
Cavolo, era riuscita a non finire a letto con nessuno
nemmeno quando la missione lo chiedeva perché il suo standard morale le
imponeva di “trovare altre soluzioni”.
Non aveva dubbi però che Seth non era “un errore” né si
pentiva di averlo sposato
Aveva solo paura di perderlo
-Hey
-…?
-Se tuo marito non torna…che ne dici di uscire per un drink?
-lei lo fissò e Jake fu veloce ad aggiungere- con gli altri ovvio
-Eviterò, grazie lo stesso -disse lei notando dietro di lui
una nota e superandolo per raccoglierla.
Era una scrittura maschile, il foglietto era accartocciato e
a giudicare da dov’era il marito aveva provato a buttarlo nel cestino e mancato
il canestro al solito ma stavolta non l’aveva notato.
“Ricordati di comprare qualcosa di dolce, sembra pensierosa
ultimamente -D”
Non le piaceva affatto non avere risposte, poco ma sicuro…
Nessun commento:
Posta un commento