WitchandAngel : Capitolo 2: We have work to do

Capitolo 2: We have work to do

Capitolo 2: We have work to do

Dopo essersi ripresa iniziò a fare ricerche. In meno di due ore trovò ciò che temeva.
Lei era Roze Annabelle.
Roze, così aveva deciso di chiamarsi e farsi chiamare visto che Annabelle non era come veniva chiamato il personaggio del gioco, guardò ancora il suo diario. Dalle informazioni raccolte era davvero finita nel suo gioco preferito…e ora? Non era l’eroina ma era la cattiva e crudele Annabelle…
Prese carta e penna e iniziò a scrivere. Doveva fare una mappa del gioco se voleva avere una possibilità di sopravvivere.
Iniziò con il primo Love-Interest del gioco, Prince Stephan.
Nel gioco, Annabelle era la promessa sposa del principe. Lo aveva sempre maltrattato e lui l’aveva iniziata ad odiare, ma lei era innamorata di lui dal primo momento. La protagonista e Stephan si innamoravano a prima vista e in pratica dopo un lungo percorso c’erano due finali: o la protagonista non conquistava il Principe e lui restava con Annabelle per poi ucciderla perché impazzito trafiggendola con una spada o la protagonista sposava Stephan e Annabelle veniva uccisa in uno scontro con la protagonista.
In pratica come poteva evitarla la morte? Se non era fidanzata con lui non avrebbe avuto il problema no? Eh, il problema era che non aveva più scelta. Aveva già in mente una soluzione però.
Stephan odiava Annabelle perché lei era crudele, ma Roze era ora dolce e gentile se Stephan non la odiava non ci sarebbe stato motivo perché lui la volesse morta. Quindi doveva mostrare a Stephan che era dolce e gentile e mantenere con lui una buona relazione. Poi se lui avesse scelto la protagonista lei non si sarebbe opposta e l’avrebbe lasciato andare con lei, augurando loro il più felice dei futuri.
E uno era andato.
Il secondo Love-Interest del gioco era il fratello gemello minore del principe, ovvero Prince Damon. In questa route non appariva molto Annabelle ma la rivale d’amore era Lady Marienne, la promessa sposa di Damon che lo amava con tutta la sua anima. Di Annabelle si sapeva solo che i due la disprezzavano ma nulla più. C’erano due finali. Quello in cui Marienne scacciava la protagonista e si teneva Damon e quello in cui Marienne li lasciava insieme e si toglieva poi la vita.
Non doveva temerla quella route, non era presente in quella e a parte commenti o voci di corridoio non aveva nulla di cui preoccuparsi.
Il terzo Love-Interest era Lord Keith, ovvero il fratellastro di Annabelle, che lei ancora non aveva. Keith veniva adottato dal padre di Annabelle circa due mesi dopo il fidanzamento ufficiale con Prince Stephan. La madre odiava Keith credendolo figlio illegittimo del marito, in realtà era figlio di una famiglia nobile minore che non sapeva come gestire l’immenso potere del ragazzo, Annabelle per gelosia lo trattava malissimo e il suo comportamento lo portò ancora in più verso la cattiva strada e a diventare solitario e escluso, alla fine cresceva a diventare un latin lover spezza-cuori. La rivale era di nuovo Annabelle perché, benché odiasse Keith, non avrebbe permesso a una popolana di entrare nella sua famiglia. C’erano due finali: o Keith rimaneva il latin lover che era e si mescolava a sempre più orride compagnie finché non verrà ucciso per tentato omicidio, o la protagonista sposava Keith e in uno scontro tra i tre Keith uccideva Annabelle.
Per sventare questa situazione doveva solo evitare che il fratello la odiasse.
Avrebbe dovuto escogitare qualcosa nel momento in cui il problema si sarebbe posto, prima di allora aveva altre cose da fare, come ad esempio sapersi difendere e crearsi una buona relazione con il futuro marito Stephan.
Infine c’era l’ultima route, quella di Lord Vincent. Lord Vincent era il figlio del primo ministro e aveva una gemella, Lady Genevieve, che amava come la sua vita e da cui era raro che si allontanasse. Nella sua route la rivale era proprio la gemella che stravedeva per il benessere del fratello. I finali erano molto…beh o la protagonista falliva e Genevieve riusciva ad esiliarla tenendo per sempre il fratello sotto chiave o la protagonista sposava Lord Vincent e Genevieve si lasciava morire.
A parte i finali così…allegri, di nuovo non avevano nulla a che fare con lei, Annabelle veniva appena citata e non in modo positivo. In pratica per salvarsi dal destino di morta doveva giocare al meglio le sue carte da quel momento in poi.
Per iniziare doveva sapersi difendere, non solo con qualche tipo di difesa corpo-a-corpo ma anche qualche tipo di abilità con armi e quindi…
Si alzò con calma e vagò per i corridoi pressoché uguali finché non trovò dove si trovava il Padre.
-Papà? –chiese entrando con calma.
L’uomo alzò lo sguardo dal suo lavoro- si cara?
Nel gioco Annabelle aveva un rapporto pressoché inesistente con il padre, anche per questo lui volle adottare Keith, ma stavolta non sarebbe stato così. Voleva averlo quel rapporto con il padre, voleva che la loro fosse una vera famiglia e avrebbe fatto ciò che poteva per fare in modo che lo fosse
-So che è una richiesta un po’ anomala, ma…- giocò con il bordo delle maniche- mi insegneresti a usare la spada?
-Spada? –l’uomo si illuminò, fallendo a nasconderlo- vuoi imparare a duellare?
-Si –disse lei- se non vuoi…
-Domani pomeriggio! –disse in fretta l’uomo- ti divertirai promesso
-Grazie papà –disse lei uscendo e lasciano un uomo molto contento a lavoro
Certo ora poteva imparare a usare armi. Ma doveva sapere anche utilizzare la magia del suo elemento e Annabelle era negata a ciò nel gioco quindi…
-Mamma posso entrare? –chiese bussando alla camera della donna
-Dimmi cara- le sorrise lei
Annabelle aveva un rapporto di amore-odio con la donna, ma lei nel suo mondo di origine amava sua madre. Doveva riaverlo quell’amore, almeno quello…
-Posso fare una richiesta egoistica? –chiese lei
-Dimmi cara- disse la donna pronta a chissà quale assurda idea aveva ora la figlia
-Vorrei un tutore per la magia- disse lei
La donna, grande amante dello studio, lasciò il libro tra le sue mani, quasi sul punto di cadere- vuoi apprendere…
-Anche…vorrei dei libri sugli argomenti che studierò all’accademia se possibile. Vorrei essere già pronta prima di entrare
Il libro cadde a terra e la donna corse e stringere Roze- ti troverò il miglior tutore e i libri più completi! Lascia che ci pensi la mamma, amore!
-Grazie –sorrise lei- ah, puoi pensare tu a dei vestiti per le feste?
-Ti sei ricordata- disse la donna quasi in lacrime
Roze si chiese quanto egoista e ipocrita fosse Annabelle per creare una simile reazione- me ne avevi parlato no?
Lei annuì- ci penso io
-Ok. Grazie mamma. Vado nella serra se ti servo- disse Roze uscendo mentre la madre iniziava a fare una lista di cose da fare e urlava alla sua assistente di venire da lei
Roze raggiunse in fretta la serra e aprì, appena fu sola, il suo prospetto del gioco e il piano d’azioni
Aveva da acquistare:
v  Doti di autodifesa
v  Skill con spada e altre armi
v  Conoscenza magici
v  Studio della materie d’accademia
v  Buon rapporto con i genitori
v  Buon rapporto con Stephan
v  Buon rapporto con Keith
v  Buon rapporto con gli altri personaggi del gioco
v  Possedimenti personali
v  Abilità speciali con i propri poteri
v  Amicizie importanti
v  Un piano di vita in caso di difficoltà
v  Un modo per sopravvivere
v  Una via da fuga
Grazie al padre e alla madre i primi quattro erano già in funzione. Il rapporto con loro sarebbe migliorato di conseguenza al tempo speso insieme. La domanda era come fare con il rapporto con Stephan
-Signorina- chiamò una serva- c’è il principe Stephan per lei
-Grazie, lo faccia entrare- disse Roze chiudendo in fretta il suo libro e infilandolo nella tasca della gonna
Stephan entrò in estremo imbarazzo- buongiorno lady Annabelle
“OK…ci posso riuscire” si disse Roze
Roze gli sorrise- Prince Stephan, ho saputo del nostro fidanzamento da mio padre. Mi dispiace moltissimo per tutto ciò che ti ho fatto finora e spero che tu possa darmi una seconda possibilità
Stephan la guardò in ansia e stupito- sta bene Lady…
Lei alzò la mano interrompendolo- puoi darmi del tu e chiamarmi Roze. Vorrei cambiare il mio modo di fare e Annabelle me lo ricorda. Va bene?
Lui sorrise- si. Roze. Sono venuto per passare un po’ di tempo con te
Lei gli sorrise- sarà un piacere
Lui arrossì seguendola fuori e borbottando qualcosa sulla fortuna del cadere da cavallo.
Roze lo osservò con la coda dell’occhio, sarebbe stato un bellissimo ragazzo in futuro, peccato che vista l’età che aveva ora lei massimo lo avrebbe visto come un carino ragazzino molto più piccolo di lei…almeno mentalmente
-Quindi ti vuoi preparare per l’accademia? –chiese Stephan
-Si- ammise lei- sono stanca di non fare nulla della mia vita e vorrei poter rendere i miei fieri di me
Dalla stanza accanto si sentì del trambusto. Roze finse di non aver sentito nulla e Stephan avrebbe giurato di aver sentito la voce della madre di Roze urlare qualcosa
-Sai del sistema di scelta? –chiese Stephan
Lei annuì- il primo giorno ci saranno quattro prove: forma fisica, livello di conoscenza, potere magico e talento. Tra questi i fondamentali sono il test della conoscenza e il livello di talento generale. In base al punteggio veniamo assegnati a un maestro che ci guiderà per tutti gli anni dell’accademia, anche se puoi chiedere un cambio
-Però hai ricercato molto- sorrise Stephan
Lei annuì- leggermente
Nel gioco il test iniziale era casuale e aveva oltre 3000 combinazioni di domande. A furia di giocare e leggere i vari libri, gentile regalo della madre, aveva in testa le risposte per tutte. Il gioco, ora che ci pensava, aveva creato molte cose del gioco per la vita reale con una precisione nei dettagli molto estrema, con gli speciali e i contenuti extra poi aveva un’ottima conoscenza di quel mondo. L’esame iniziale ti conduceva a uno dei tanti maestri di magia, che lei si era presa la briga di fare almeno una volta l’uno, ma di questi l’unico che lei aveva giocato e rigiocato era quello del punteggio perfetto in tutte e quattro le prove: Lord Aaron. Se doveva dirla tutta lei era MOLTO più che interessata a Lord Aaron che ai quattro predecisi love-interest del gioco, ma non c’era una route, purtroppo. Il suo scopo era di entrare con il massimo e andare sotto la sua guida. Se non ricordava male aveva altri due allievi che rinunciavano a meno di due settimane dall’inizio, era il più crudele tra i maestri di magia ma era anche l’unico che meritava il titolo di “Master” e il suo elemento, il fuoco, era in assoluto il migliore nell’usarlo. Stephan era dell’elemento di fuoco, Damon, suo fratello gemello, d’acqua, Keith di terra, Vincent d’aria, Marienne di terra e Genevieve d’aria. La conoscenza magica non era ereditaria ma casuale, i genitori di Marienne ad esempio erano entrambi privi di magia e c’erano casi di gemelli con poteri diversi o uno di loro privo di magia. Dipendeva tutto dal caso. Annabelle era…? Che cos’era Annabelle? Nel gioco era una sfaticata della peggior specie che non sapeva far nulla e vantava un ego gigantesco, aveva poteri…ma non li sapeva usare se ricordava bene
-Stephan, tu sai per caso quale sia il mio elemento? –chiese Roze
-Non hai fatto il test, lo scopriremo il giorno degli esami no? –chiese lui
Lei sorrise- io so quale sarai tu
-Ah sì? –chiese lui sorridendo all’allegria di Roze, era ovvio che la preferisse così- quale?
-Fuoco- disse lei
-Vuoi uccidermi? –chiese lui
-No, sarai fuoco ne sono certa. Hai il carattere, il potenziale e sono sicurissima che sarai fuoco
-Chissà mio fratello Damon- si chiese Stephan
-Acqua- rispose lei
-Fuoco e Acqua? Si sembriamo noi. Fuoco eh? Mi piace l’idea. Sa di potere e forza- disse Stephan
Lei gli si avvicinò- non vorrai mica fare male alla tua ragazza vero?
Lui arrossì alla vicinanza- perché…perché dovrei?
-Non lo so- rispose lei allontanandosi- menomale non sarai terra
-Non è ancora detto, comunque perché? –chiese lui calmandosi
-Potresti creare liane e legami- gli disse lei innocentemente
Stephan arrossì chiaramente pensando a cose che non doveva pensare. Roze sapeva che anche se piccoli i maschi a quell’età in quel mondo sapevano già cosa fare con le mogli, non era cosa segreta per le donne, anzi, ma di solito non se ne parlava davanti ai futuri mariti- …non sarebbe male
Lei rise- ti preferisco focoso- disse posando una mano sul suo petto
Lui la tirò al suo petto bloccandola- ma sentila, ti diverti così tanto a prendermi in giro?
Lei annuì ridendo- sei carino rosso
Lui sorrise, contento che lei non l’avesse picchiato, come solitamente faceva quando la toccava- ti va bene se ti tengo così?
Lei annuì, tanto era un bambino per lei, troppo piccolo per attirare il suo interesse amoroso o meno- va bene
Passarono il resto della giornata a parlare, Stephan era evidentemente felice della nuova Roze e chiese di poterla vedere dopo due giorni. Lei acconsentì e per il resto del tempo prima dell’arrivo di Keith, Roze faceva una routine studio, in cui grazie alle conoscenze di vita passata eccelleva con grossa gioia della madre, lezioni di magia, che erano basati sul controllo della propria energia interna che grazie a un po’ di fatica e allenamento stava migliorando a fare, lezioni col padre di armi, con estrema gioia del padre, appuntamenti ogni tre giorni con Stephan, molto lieto di stare con lei, ricerche private su incantesimi e segreti che non doveva conoscere ma che conosceva dal gioco e dalla vita precedente, e lezioni di etichetta e ballo, con grosso sollievo di entrambi i genitori.
Quando si alzò quel giorno ci mise un po’ più cura nel vestirsi. Quel giorno avrebbe incontrato Keith. Stephan era sicura di averlo dal lato buono, ora toccava al secondo ostacolo…suo fratello Keith



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