WitchandAngel : Capitolo 3: Welcome home big Brother

Capitolo 3: Welcome home big Brother

Capitolo 3: Welcome home big Brother

Quando raggiunse il padre lo vide subito nascosto dietro di lui, spaventato dalla madre di Roze che ora litigava con il marito.
Keith era figlio di due nobili di classe inferiore rispetto a quella della famiglia di Annabelle, aveva un forte potenziale magico ma era incapace di controllarlo. Si sapeva che aveva il potere della terra e che era pericoloso, era stato mandato via dalla sua famiglia dopo aver ferito accidentalmente uno dei suoi fratelli maggiori, da allora era stato visto come mostro
-Che succede? –chiese Roze con calma
Keith la guardò arrossendo leggermente e abbassando subito lo sguardo
-Tuo padre osa portare qui il figlio della sua amante! –urlò la donna
-Non è così, io…- iniziò l’uomo
Rose alzò la mano zittendoli e guardò Keith- mio padre ti ha adottato?
Lui annuì- sì signorina…
Roze guardò la madre- papà non ti tradirebbe mai mamma, non potrebbe anche volendo. Sei l’unica che lui vuole. In altra situazione saresti tu l’amante ma mai la tradita e poi, credi papà così stupido da portare in casa il figlio avuto con altra donna?
La donna arrossì- scusami caro…e anche tu Keith
L’uomo sorrise alla moglie e poi riconoscente alla figlia- grazie
Roze guardò Keith e gli sorrise, il padre si spostò lasciandoli interagire
-Io sono Roze Annabelle, per piacere chiamami Roze. È un piacere conoscerti
-Io…sono Keith. È un piacere Lady Roze- provò lui
Lei gli prese le mani- Roze o sorellina, non Lady
-Ok…Roze- sorrise lui
Lei lo prese per mano- ti faccio vedere la casa
Lui annuì seguendola.
Dopo poco Roze si fermò a guardarlo- non dirlo ai miei ok?
Lo vide scurirsi, era pronto a tutto eh?
Roze gli si avvicinò e gli sorrise- ho sempre voluto un fratellone ma non potevo chiederlo a mamma. Sono davvero felice di averti qui, cerchiamo di andare d’accordo ok?
Lui la guardò incredulo e poi sorrise- si, sorellina
Lei lo abbracciò di istinto- sei adorabile!
Lui arrossì- g…grazie
Keith nel gioco era pieno di orgoglio, ma evidentemente da piccolo non era così. Era vero il fatto che voleva un fratello o una sorella, stava spesso sola a casa nella sua vita precedente, ma ora in quella lo aveva e non l’avrebbe perso
-Eh sai già usare i tuoi poteri? –chiese lei incredula, anche se lei lo sapeva lui non doveva saperlo
-Si- disse Keith- ma non sono in grado di controllarli
-E cosa sai fare? –chiese lei curiosa, nel gioco c’erano dei flashback ma non erano molto approfonditi
Keith mosse la mano, creò un piccolo golem e guardò una felice e allegra Roze osservarlo ammirata, era la prima volta che lo vedeva senza lo schermo del pc davanti
-Sei fantastico! –disse lei- è bellissimo
Keith sorrise ma poi fece una smorfia quando cominciò a perderne il controllo- no…
-Keith? –chiese Roze
Keith perse il controllo e il terreno iniziò a tremare. L’ultima cosa che Roze vide fu Keith urlare, poi perse i sensi.
Quando riaprì gli occhi era nel suo letto con i suoi accanto
-Grazie agli dei sei sveglia! –disse la madre- tutta colpa di quel moccioso
-Cara! –le disse il marito per poi guardare la figlia- come ti senti
-Confusa…che è successo? –chiese Roze
-Un albero è caduto a seguito del terremoto. Non ti ha colpito ma hai perso i sensi quando ti è caduto vicino. È un miracolo che non ti sei ferita in nessun modo
-E Keith? –chiese Roze
-Lui è in camera sua, è terrorizzato dal suo potere e non vuole uscire, credo ci vorrà un po’ per…-iniziò il padre
Roze scese dal letto, poggiò una mano al muro per evitare un capogiro improvviso e si raddrizzo prima di correre fuori ignorando i richiami dei suoi. La camera di Keith era alla fine del corridoio, non lontano dalla sua, cosa che la Annabelle del gioco odiava.
-Keith? Sono io Roze, aprimi per piacere
-Roze…stai bene? –chiese lui da dietro la porta
-Si. Sto bene Keith, ero solo svenuta- lo rassicurò lei- puoi aprirmi?
-No. sono un mostro. È meglio per te che io stia lontano…è meglio per tutti
Roze prese la maniglia della porta e usò l’incantesimo che nel gioco si usava per sbloccarle, per sua allegria funzionò al primo colpo. Entrò e se la chiuse dietro. Keith era in un angolo con le gambe al petto e il volto nascosto. Roze si avvicinò e gli posò una mano sulla spalla- Keith guardami…
Lui alzò gli occhi rossi di pianto- …
-Io sai cosa vedo?
-Un mostro?
-Il mio fratellone che si è preoccupato tanto per la sua sorellina e che ora si sente incolpa. Io mostri non ne vedo qui Keith
Lui la guardò- non…non sono un mostro per te? Potevo ucciderti!
-Non l’hai fatto e non era voluto- gli sorrise Roze accarezzandogli il volto- quindi non ti preoccupare ok?
-Non mi odi? –chiese lui
-Ovviamente no! –rispose lei- e tu? Io ti ho chiesto di farmi vedere il tuo potere…
-Non è colpa tua- disse lui subito- non potrei mai odiarti
Lei lo abbracciò- allora non c’è nessun problema non trovi?
Lui le sorrise stringendola- grazie
-Sai cosa? –chiese Roze- chiederò a mamma di farti studiare con me, così imparerai a controllare il tuo potere e potrai fare tante cose senza paura. Che ne dici?
Lui annuì- si mi piacerebbe molto
****
Dopo quel piccolo incidente, Keith iniziò a seguire le lezioni con Roze e dopo qualche settimana di duro lavoro, supportato da Roze in tutto e per tutto, iniziò a controllare meglio il suo potere. A livello di studi era bravo ma Roze eccelleva. La madre, eventualmente, accettò Keith come suo figlio, di nuovo grazie a Roze che faceva da mediatrice.
Keith come risultato stravedeva per Roze e non lo vedevi mai troppo lontano da lei.
Così quando la madre la informò di un party a cui doveva andare, Keith si offrì di accompagnare Roze
Il party era indetto da una famiglia nobile amica della loro famiglia, aveva dato uno sguardo alla famiglia e un nome le era saltato all’occhio, Marienne.
In ogni caso avevano una settimana prima del party e aveva quindi una settimana per prepararsi all’incontro.
-Ok- disse il professore posando il libro, aveva capelli grigi e occhi verdi, aveva ormai quasi cinquantasette anni- Lord Keith sa dirmi cosa succede quando si usa il proprio Lyr su una ferita?
-Ehm…- Keith si scompigliò i capelli- peggiora?
-Lady Roze? –chiese lui sospirando
-Migliora o guarisce completamente. Il Lyr è l’energia magica che ci permette di usare il nostro elemento in questo senso, specie se abbiamo affinità con l’acqua, migliora le possibilità di curare. Il fuoco, la terra e l’aria sono però meno efficaci per questo lavoro. Per questo di solito chi ha elemento di fuoco è attacco, chi terra è difesa, chi aria è vedetta e chi acqua è healer. Tuttavia si può anche scambiare i ruoli in base alla necessità.
-Ottimo Lady Roze- sorrise l’uomo- Lord Keith, prenda esempio da sua sorella e si metta a studiare
-Si professore- rispose Keith
-Ora, Lady Roze mi sa dire da cosa si capisce che elemento si ha?
-Si professore- rispose lei-  dunque, c’è un esame magico agli 11 anni, quando si entra in accademia, lì si scopre che potere si ha. C’è un globo magico che divide in otto i colori della magia di una persona. Rosso fuoco, blu acqua, verde terra, rosa aria…poi abbiamo oro, argento, diamante e nero. Argento due elementi, oro tre, diamante quattro e nero impossibile da leggere, indica la presenza di più elementi e di qualcosa di non noto. Nella storia nessuno ha mai ricevuto qualcosa oltre l’oro nel primo esame, di solito si acquisisce altri elementi durante la crescita, ma saranno meno potenti dell’elemento originale. Nella storia è riportato solo un elemento nero ed è stato l’imperatore che ora ha parecchi secoli.
-Corretto- disse il professore- Lady Roze vorrei chiederle dove ha studiato queste cose, già prima del mio arrivo aveva una conoscenza par a quella che ho io se non superiore
-Amo solo leggere- rispose lei
Nella sua vita precedente aveva memorizzato quei libri e appena li aveva avuti in quella attuale aveva ripreso gli studi
Per lei quelle lezioni erano un ripasso più che altro
-Punta al massimo punteggio del test di ingresso?
-Sì- ammise lei
Aaron era il professore che voleva avere. Era severo, difficile da capire e poco amichevole. Nel suo primo incontro con lui aveva capito che era più di ciò che sembrava. Grazie ai DLC e vari diari, libri e flashback sapeva parecchio su di lui. Dire che se ne era innamorata era dir poco. Aaron era il suo preferito, purtroppo non era una delle ruote che poteva fare.
-C’è Lord Aaron come massimo punteggio ora…non è il più gentile o comprensivo…- disse il professore
Lei sorrise, era vero se non lo conoscevi- vedremo
-Ora testiamo il controllo che avete del Lyr- disse il professore
Li accompagnò fuori, nella zona libera creata per l’esercizio di magia o arte del combattere.
-Lord Keith, iniziamo da te- disse il professore
-Si –disse lui mettendosi al centro del campo
Roze mise una mano sul petto sperando che andasse tutto bene.
Intorno a Keith si creò un’aurea verde smeraldo
-Bene ora richiamala- gli disse il professore
Keith annuì riuscendo dopo tre tentativi a richiuderla
Roze gli sorrise- bravissimo!
Keith le andò incontro contento del complimento
-Tocca a lei Lady Roze –disse il professore
Roze si mise al centro del campo e chiuse gli occhi. Sentì una forte energia pomparle il cuore e iniziare a circolare nel corpo attraverso il suo sangue. Si sentì sollevata da terra e piegò le gambe nella posizione di meditazione. Unì le mani sul ventre e lasciò l’energia circondarla attraverso i sette Chakra. Aprì gli occhi calma, trovandosi a circa mezzo metro da terra, intorno a lei la luce era trasparente ma con i raggi del sole poteva vederla estendersi quasi per metà dell’enorme campo di addestramento
-Ora contienila e riportala in te- disse il professore
Chiuse gli occhi e sciolse la posizione, immaginando che l’energia tornasse in sé. Sentì i piedi tornare a terra appena finì di catturare nel cuore tutta l’energia Lyr.
Aprì gli occhi e sorrise al professore, i soldati, la madre e al fratello che battevano le mani.
-Lady Roze è davvero portata- si complimentò il professore
-Ovvio, è mia figlia –disse la donna
-Sorellina sei bravissima e al primo tentativo anche! –disse Keith- sarai eccelsa a scuola
-Non mi stupirebbe che fosse in grado di usare anche tre elementi al primo colpo- disse il professore
Roze sorrise al complimento- vedremo in futuro
-Roze- la chiamò il padre- se hai finito vorrei fare ora il nostro allenamento di scherma
-Si papà- disse lei
-Ha talento e lavora molto- disse il professore- in futuro sarà molto potente
****
-Siamo quasi arrivati Roze- disse Keith
Lei annuì lisciandosi il lungo vestito color latte- speriamo che vada tutto bene
-Ci sono io se servisse- le ricordò Keith
Lei sorrise- grazie. Quindi terrai tu lontano i maschi che ci proveranno?
-Terrei lontano il tuo fiancé figurati estranei- disse lui serio facendola ridere



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