Capitolo 5: The smile of a Sorceress
Roze guardò Damon incavolato, nemmeno l’aveva mai visto e
così fai il tuo ingresso. Roze posò il libro e gli indicò il divano di fronte a
sé
-Si accomodi Prince Damon
Lui si sedette circospetto
-Sarah puoi far preparare del thè? –chiese Roze- l’altro, il
nuovo
Lei annuì uscendo per pochi istanti a dar l’ordine per poi
tornare nella stanza in silenzio
-Bene…- disse Roze guardando Damon- a breve arriverà il thè.
Ma può già dirmi il motivo della sua visita…
Lui stette in silenzio per un po’, forse cercando le parole
giuste. Nel mentre il thè arrivò. Roze sorrise alla cameriera e la ringraziò
con un cenno.
-Io, come penso tu sappia, sono Lady Roze, promessa di tuo
fratello Stephan- si presentò lei calma bevendo un sorso di thè. Damon bevette
incerto un sorso e fu piacevolmente sorpreso di scoprire che era il suo
preferito.
Lei sorrise- ho scelto bene?
-Si…non è male- disse lui- non credevo altri lo bevessero…
-Non amo il thè- disse lei- ma questo non è male, ho pensato
che potesse piacerti, non sembri tipo che ama il thè…
Lui si sforzò di non ricambiare il sorrise di lei- hai un
buon occhio.
Lei sorrise tranquilla servendogli un pezzo di torta al
cioccolato- prometto che non è avvelenata, ma non so quanto sia buona visto che
l’ha fatta io
Damon prese con cautela un morso della fetta e dalla sua
espressione la torta gli piaceva- non è…male. Sei abbastanza brava…
Roze sorrise, era uno Tsundere, sapeva benissimo che quello
era il suo dolce preferito e il suo thè preferito. Aveva preparato in caso di
una sua visita il thè, la torta era stata una coincidenza che l’avesse fatta
quel giorno. Voleva saper cucinare e per questo si stava allenando molto,
specie nei piatti preferiti di Lord Aaron, che prevedevano 90% carne, ma sapeva
fare quelli di tutti, più alcuni tipici del suo mondo e quasi ogni dolce
esistente oltre alla maggior parte dei piatti di carne o di pasta o di
pesce…era anche molto brava e quando i suoi lo chiedevano diceva che voleva
essere in grado di dare al futuro marito una cena fatta da lei ogni tanto. Sia
Stephan che Keith che Marienne adoravano la sua cucina e la cosa la rendeva
felice.
-Di cosa volevi parlarmi? –chiese lei passando al tu, come
lui aveva fatto
-Devi smetterla di sedurre la mia fiancé! –disse Damon
Lei lo guardò sotto shock, così come Sarah, che diavolo
stava dicendo quel principe? –come scusa?
-Hai sentito bene tu…- iniziò lui
-Senza offesa e perdona il mio linguaggio- disse lei
guardandolo negli occhi- ma io amo i maschi non le femmine. Sarebbe più
probabile che io provi a sedurre te che la tua fiancé. Io e lei siamo solo
buone amiche, e poi io sono fidanzata, non tradirei mai, anche se non è per
amore che sposerò tuo fratello.
Damon la guardò- strano…
-Ora oltre che di seduttrice mi vuoi accusare di mentire?
–gli chiese lei- non ho avuto voce in capitolo per le nozze. MA sarò fedele,
non per lui, non per i soldi, non per il ruolo, non per la mia famiglia ma per
me stessa per l’onore che ho e la stima che ho nella donna che sono. Quindi ti
chiedo di non accusarmi di sedurre qualcuno. Sono l’unica forse che mai lo
farebbe.
Sarah sorrise a Roze, era cresciuta molto dell’incidente ed
era matura in una splendida piccola Lady, era naturale per lei sentirsi una
seconda madre per Roze o almeno una amica molto stretta, era fiera di lei.
Damon lo guardò- non intendevo…ah- scompigliò i già
scompigliati capelli- è che…di solito gli corrono tutti dietro. Stephan di qui,
Stephan di là. Ha fatto questo, ha fatto quello…ero pronto a sentirmi parlare
solo di Stephan da Marienne ma invece parla solo di te. Se la invito fuori lei
dice non perché vuole visitare te, se provo a parlare di qualcosa lei parla di
te…
Roze posò la tazza e si alzò per sedersi poi acconto a lui e
poggiargli una mano sulla spalla- non credevo fossi un tale problema. Marienne
è stata sola per così tanto tempo che ora ha creato in me la sua prima amica,
ma quello resto. È felice perché non è sola, ama avere qualcuno che la faccia
sentire meno sola e le dia una sicurezza contro le sorellastre e la famiglia.
So che è dura capire ma a tua differenza le sue sorelle la odiano, ma ora ha in
me una base che le dà sicurezza, che le dice “Puoi chiederle aiuto”. Parlerò on
lei e le suggerirò di cambiare argomento o di provare a parlare con te di
altro. Se avrai ancora bisogno puoi sempre chiedermi un aiuto, sarò ben lieta
di darti una mano con lei o Stephan- gli sorrise Roze
Damon arrossì ma cercò di non mostrarlo- posso ritornare?
-Quando vuoi. La mia porta è sempre aperta per te Prince
Damon
-Damon va bene- disse lui
-Allora Roze va bene per me- sorrise lei- vuoi altra torta?
****
Roze aveva passato le ultime due settimane a dividere il suo
tempo tra Keith, Stephan, Marienne e Damon. Damon era molto chiacchierone in
quel periodo, aveva trovato di cosa parlare con Marienne, ma per qualche motivo
non le diceva cosa, quando poi Marienne le aveva confessato che aveva parlato
solo di lei…diciamo che non voleva più sapere altro. Stephan, che lei sapesse,
non sapeva di qui incontri tra i due, per qualche motivo lei non voleva
parlarne e Damon aveva anche evitato l’argomento.
-Sul serio, lui mi odio- disse Damon
-Non è vero, Stephan ti vuole molto bene ma ha problemi a
trovare qualcosa di cui parlare con te. Crede che lo odi e non sa come
comportarsi con te.
Damon la guardò- non credo che…
Roze gli prese le mani- conosco entrambi. So ciò che dico
-Roze tu…- iniziò Damon
Le porte si spalancarono e Stephan entrò sorridente, sorriso
che si spense nel notare i due vicini.
-Stephan –disse Roze alzandosi per salutarlo con un bacio
sulla guancia- non sapevo venissi
-È un problema? –chiese lui leggermente preoccupato
Lei scosse la testa- figurati, vieni su. Sarah, puoi portare
il thè per Stephan e altri dolci?
Sarah annuì uscendo subito
Roze tornò a sedersi tranquilla sul divano tra i due
gemelli- ti serviva qualcosa Stephan?
-Volevo solo vederti- disse lui- non sapevo che voi due vi
conoscete
Roze era tranquilla, cosa che lo calmò, non stava facendo
nulla con Damon- è colpa mia, mi è passato di mentre dirtelo Stephan. E visto
quanto voi due parlate non mi stupisco che non lo sapessi.
Sarah rientrò con il carrello e posizionò dolci e teiere.
Roze le sorrise e si alzò per togliere due fette dalle due torte e servirle ai
due. Si sedette poi sulla sua poltrona di fronte ai due
-Sarò chiara e vorrei una risposta da entrambi. Disse
guardandoli negli occhi- voi due vi odiate?
I due si guardarono ma nessuno dei due rispose
Roze sospirò- sentite…conosco entrambi. Considero entrambi
miei amici e so che nessuno dei due odia l’altro. Perché non proviamo a
parlarne? Stephan vuoi iniziare tu?
Lui prese un sorso e stette in silenzio, soppesando le
parole prima di dirle- non so cosa prova Damon…ma mi evita sempre, quando provo
a parlare con lui mi ignora o sta in silenzio o se ne va via…non vuole nemmeno
allenarsi con me…
-Perché sei mr perfettino- disse Damon- hai idea di che
significa venir paragonato sempre a te e a James? E poi vedo come mi guardano
quando sono con te…non voglio pietà da nessuno io
Stephan lo guardò cercando qualcosa da dire ma Damon
guardava solo il piatto
-Sei diverso- disse solo Roze attirando entrambi i principi-
non siete lo stesso essere. Stephan è un ottimo principe, così come te Damon,
ma avete entrambi le vostre mancanze. Tu hai un carattere difficile e modi poco
cortesi con chi non ti piace, lui sembra fasullo quando parla con chi non gli
piace. Tu hai ottime capacità musicali e con l’arco, lui ha un’ottima capacità
di retore e la spada è il suo forte. Siete solo gemelli non lo stesso essere
vivente. Tutti noi abbiamo pregi e difetti, me compresa, ma ciò non ci rende
più o meno importanti. Proprio perché vi giudicano per uno dovrete lottare per
due. Dovreste restare uniti a mio parere.
I due si guardarono un secondo
Roze si alzò- cercate di parlare tra di voi o sarete più che
soli in futuro
****
Dopo quel giorno era passata una settimana. I due parevano
aver preso la strada di una sottospecie di amicizia. Marienne non sembrava per
nulla turbata dalle continue visite di Damon a Roze, Keith invece era irritato
da entrambi.
Roze guardò il suo giornale, aveva incontrato quasi tutti i
personaggi delle route, le mancavano i gemelli e le persone dell’Accademia.
Sospirò chiudendo tutte. Era molto stanca a dirla tutta ma
non voleva saltare un singolo allenamento, voleva essere perfetto per Aaron.
Più che una cotta Aaron era l’emblema di tutto ciò che lei
amava. Era inutile negarlo. Lei amava Aaron.
***
Roze guardò il vestito che avrebbe messo per il party dei
gemelli.
Non aveva particolare interesse nell’andare ma non era
nemmeno contraria
Si sarebbe portata un libro e avrebbe letto sei si annoiava
come si era annoiata in molti dei party che aveva visto fino a quel momento.
Mancava poco se suo compleanno e la voglia di festeggiarlo
era sempre meno.
Era felice? Certo mancava poco all’ingresso nell’accademia e
con quello il suo incontro con Aaron.
Ok forse era leggermente ossessionato da Aaron
Sospirò iniziando a vestirsi, era meglio muoversi
****
Come si aspettava, il party era noioso. Non era tipo da
party in entrambe le vite a quanto pareva
Senza pensarci si allontanò verso un albero, si sedette
sulla morbida erba e iniziò a leggere
-Liam è proprio un soggetto, non c’è che dire- commentò ad
alta voce senza pensarci
-Ma ha il suo fascino- rispose qualcuno
-Non posso negarlo- si girò a vedere una timida ragazza
nascondersi dietro una copia del libro
-Scusami, non volevo disturbarti, è solo…-iniziò lei sempre
nascosta
-Scherzi? È bello trovare qualcuno che sappia che significhi
leggere un buon libro. Non trovi? –chiese Roze- io sono Lady Roze, tu?
-Io…sono Genevieve
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