Capitolo 21: Go f off
Quando quella notte sognò, Obsidian non rivide la ragazza
che sempre vedeva
Era in una stanza più scura
Vi erano quadri sui muri
C’erano altre persone nella sala
Un pirata
Alcune donne dall’aspetto pericoloso
Un tipo con corna
Un tizio di due metri che pareva pronto a mangiarsi qualcuno
In quella sala videro dei quadri particolari
Una delle donne nei quadri era Aquamarine
Ciò che vide fu ciò che sarebbe dovuto accadere
Come la vita nel gioco era
Fu…snervante
Vedere la sua adorata moglie venir passata da un fratello
all’altro
Vederla gestire un proprio harem
Buttarlo di lato…
Era sul punto di crollare per quelle scene
Quella era la storia originale?
Come dovevano andare le cose?
Non era il solo disgustato o infelice dall’originale
Un giovane uomo urlò parecchio infuriato che quella che gli
stavano facendo amare nelle immagini era la sua figliastra
Erano tutti sottosopra come emozioni
E poi la salvezza di vedere che era successo all’originale
storia
Vide la sua Aquamarine, da giovane età a quando lo incontrò
Era tutto più chiaro che nei sogni
Poteva sentirla parlare, ridere, cantare…
Era così bella…
E scoprì in fretta di poter muovere i tentacoli di quel
kraken e coccolarla con essi
E poi l’omicidio
Era distante da lui quando un uomo la spinse con il volto in
acqua e affogò
Mosse a più non posso i propri tentacoli e riuscì a fatica a
uscire dalla sua prigione per uccidere il tipo schiacciandolo
Per la sua amata…era troppo tardi
Le ferite che si era fatto lo fecero cadere velocemente al
suo fianco
La cantante aveva preparato una tomba per entrambi, il tempo
di vita di un kraken era basso secondo le ricerche e lei era pronta per lui,
vennero quindi seppelliti insieme.
Quando Obsidian si risvegliò aveva voglia di piangere
Non era l’unico che aveva visto la propria amata venir
uccisa
Sembrava un murder party per tutte le loro morti…nessuna
aveva avuto fortuna nella prima vita
Ma ora era sua moglie…
-Obsidian? –chiese lei confusa perché era stata ritirata
nelle sue braccia più stretta- amore?
-Ho avuto un brutto sogno piccola- disse lui coccolandola
Lei lo baciò- va tutto bene, sei con me ora
Lui sorrise- si…sono con te…sai ho sognato i nostri figli
-Figli? –chiese lei più interessata
Lui annuì- un maschietto e una femminuccia…
Lei sorrise- oh? E com’erano?
-Beh…
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