Capitolo 8: I know
Alexander si svegliò con poca voglia di uscire dal letto
quella mattina.
Iris era rimasta a dormire.
Nella penombra della camera poteva vedere i lunghi capelli
di lei sparsi sul cuscino e il letto, le lunghe ciglia di lei chiuse, un
sorriso sulle labbra, la silhouette del suo corpo sotto le coperte, il suo
petto che saliva e scendeva piano con ogni suo respiro…
Non poteva che sorridere e avvolgerla meglio nelle sue
braccia e al suo petto.
Quella piccola creatura era la sua mate
Era una fata la sua mate, così carina e dolce…
Doveva alzarsi per lavoro…ma poteva dormire un altro pochino
no?
La sua mate era così carina…
Il letto era comodo…
****
James era appena uscito dalla doccia quando guardò la donna
sul suo letto.
Aveva avuto donne nella sua vita ma la sua mate Monique era
indiscussamente un peperoncino parecchio piccante.
Sfiorò con la mano il collo dove il loro marchio era. Era una
fenice celtica con dietro il simbolo del legame eterno.
Quando Monique glielo stava spiegando era mezza addormentata
e andata per il piacere quindi non aveva l’intero quadro completamente chiaro
ma gli piaceva moltissimo.
Per le streghe era una runa di legame quella. Non poteva non
essere felice a quella notizia.
Inoltre se riguardava la donna nel suo letto…
Era sempre calda visto che le lenzuola del letto erano
praticamente ovunque eccetto su di lei, a malapena il lenzuolo le copriva la
gamba destra e il seno, era un miracolo che non fosse visivamente nuda…perché
era priva di vestiti. Monique non apprezzava i vestiti a letto, l’aveva
scoperto ieri quando glieli aveva strappati di dosso con la magia. Ma anche
così aggressiva era bellissima nei suoi occhi e mentre dormiva gli sembrava
così innocente e tenera che quasi…
Monique sorrise bloccandolo sul letto e baciandolo- ora
cerchi di toccarmi mentre dormo lupetto?
Inconsciamente si era avvicinato per un bacio ed era stato
beccato
-M…Mi…
-Non chiedere scusa…dopo ieri non mi dispiacerebbe affatto
venir svegliata mentre mi fai…
-…
Alla fine sia beta che alpha erano finiti con il presentarsi
in ritardo a lavoro per due motivazioni ben diverse.
****
Natasha si era svegliata tre ore prima per prepararsi quel
giorno.
In jeans attillati, un top che lasciava la pancia scoperta e
aveva uno scollo a V profondo, tacchi a spillo e parecchio trucco era uscita
per parlare con James e Alexander.
Era confusa su chi dei due voleva a quel punto, sapeva solo
che non avrebbe perso contro delle streghe di bassa lega.
-James, Alex, buongiorno –sorrise cercando di sembrare
particolarmente attraente
Normalmente lo sarebbe stata…
Ma Alexander preferiva più modestia nel vestire, voleva
essere l’unico che era sedotto nella sua vita.
James…era leggermente troppo sedotto dalla sua mate per
capire che altre erano Sexy. Monique era dopotutto parecchio…abile nel fissarsi
nel suo cervello.
-Giorno –dissero entrambi più presi dal lavoro che da lei
Jonathan poté solo sorridere sollevato, finalmente quella
poco di buono non era più un problema…ma se riusciva a creare una divisione…
Natasha afferrò il braccio di James- non vuoi salutarmi come
si deve?
James alzò un sopracciglio, adesso gliene fregava di lui? Conveniente-
io non…
-Ah, mi allontano un minutino e guarda che una gatta morta
si appiccica a mio marito –disse Monique avanzando tranquilla
-Mony è una licantropa –disse al suo fianco Iris tranquilla
-Allora è una cagna in calore? –chiese lei incurante
Monique, come sempre, aveva battuto Natasha sul piano sexy. Pantaloncini
parecchio corti di jeans, una canottiera bianca attillata che faceva
intravedere il reggiseno di pizzo nero e scarpe da tennis. Monique non
indossava troppo trucco, solo del rossetto e forse mascara, era abbastanza
sicura di sé da sembrare sexy a prescindere da quanto si truccasse o vestisse. Il
marchio di James era ben visibile sulla schiena di Monique e la cosa lo rendeva
particolarmente felice.
Al contrario di Monique, Iris batteva Natasha sul piano di
moglie. Iris indossava una gonna bianca che arrivava al ginocchio e si chiudeva
poco sopra all’ombelico con una cintura, una maglietta a maniche corte nera con
fiori di colori chiari sopra che lasciava le spalle scoperte e dei tacchi
comodi che davano alle gambe un pochino di slancio. Il marchio era ben visibile
sulla schiena, all’altezza della spalla, di lei.
Immediatamente Alexander andò a cingerle la vita e
coccolarla, la sua mate era così carina…
James invece venne preso per il polso e forzato a mettere la
propria mano sul sedere di Monique dalla strega, facendogli cambiare tonalità
-Ieri mi dicevi quanto ti piaceva il mio culetto, che c’è? Cambiato
idea?
-…
Il castano scosse la testa lasciandosi abbracciare e
nascondendo il viso nel seno della sua partner. In quel momento amava che Monique
era più alta di lui…
Natasha nel mentre, stava avendo una crisi nervosa ma
nessuno la calcolava.
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