Capitolo 22: She is going
to change the world
Quando Alexander incontrò Roze era stato come se avesse
trovato quello che voleva
Un’ottima host per iniziare la società
L’aveva trovata in una situazione orribile e si era mosso a
rimuovere i dannati pervertiti della sala
L’aveva salvata in tempo
Pulì il sangue delle sue vittime da lei e la coprì con il
proprio mantello
-Chiudi gli occhi, ti porto fuori di qui
La mise al sicuro, le recuperò dei vestiti e la portò via
Si finse un ladro quando lei chiese perché era lì
-Non vuoi stare qui giusto? Vuoi venire via con me?
-Si…
-Io sono Alexander, il tuo nome?
-Arabelle Roze
-Non vuoi essere chiamata Arabelle vero?
Lei annuì
-Roze allora?
Lei annuì
-Piacere di conoscerti Roze, mi prenderò cura io di te d’ora
in poi.
Aveva quindici anni la ragazza e l’altro che aveva
recuperato era più che adatto a supportarla. Alexander si fingeva un
diciassettenne all’epoca.
Aveva rimosso la famiglia di Roze dall’esistenza, per un
essere del suo calibro uccidere un umano era al pari di schiacciare un insetto,
non c’era nemmeno bisogno di forzare la propria mano.
Dalph era un biondo dagli occhi viola che Alexander aveva
cresciuto, era orfano e per lui Alexander era il suo tutto. La presenza di Roze
lo rese incredibilmente geloso all’inizio.
Si poteva dire che Alexander non era mai stato visto
normalmente. Aveva un talento di istigare in chi lo trovava accanto a sé un
senso di famiglia e conforto impareggiabile.
Dalph aveva sempre pensato Alexander fosse qualche strana
entità sovraumana. Dopo il crollo del suo orfanotrofio, era semplicemente
apparso per prendersi cura di loro. Era come se prima non esistesse ma non
importava cosa, si fidava di lui, si fidava di lui senza aver motivo per farlo.
Roze era una strega e aveva poco controllo dei poteri
Alexander fu chi si mise in mezzo, aiutandola con essi e
aiutando Dalph a capire che non era un pericolo.
I due litigavano parecchio e battibeccavano spesso ma
Alexander poteva vederlo, si stavano innamorando
Era così strano l’amore per gli umani che poteva solo ridere
alle loro liti inutili
Alexander era sempre stato la loro famiglia ed ambedue lo
vedevano come padre e come fratello maggiore a seconda della situazione, era
impossibile negare che anche lui li considerava famiglia.
-Non ci riesco- disse Roze lasciando la presa sulla spada e
irritandosi parecchio.
Alexander le sorrise con calma, mentre Dalph ruotò gli occhi
all’ennesima scena della principessa che si irritava e del cavaliere che
l’andava a salvare.
-Alex smettila di coccolarla, non ha cinque anni
Roze lo guardò con irritazione, che si impicciava lui nella
sua relazione con Alexander?
-Buoni –disse Alexander notando come i due si guardavano
-Non è colpa mia! –disse Roze- lui è uno stronzo come sempre
-Io?! Chi è quella che si avvinghia sempre ad Alexander?
–chiese lui innervosito
-Avvinghia?! Come osi!? –chiese lei innervosita
Alexander li continuò a guardare in silenzio
-Oh Alex aiutami sono una povera ragazzina che non può fare
nulla senza di te! –disse Dalph imitando Roze
-Oh per piacere, vogliamo parlare di te? Alex guardami, Alex
guarda quanto sono bravo, Alex dammi tutta la tua attenzione…
-Le vuoi prendere?
-Non si picchiano le ragazze- disse Roze
-Ragazze? Tu sei tutto eccetto quello –disse Dalph
-Oh ma io mi riferivo a te- disse lei
-Piccola…
-Cosa succede? Paura di venir preso a calci?
-Rischi di prenderle Roze, sei avvertita!
-Ah! Voglio vedere come una femminuccia come te possa farmi
male!
-Femminuccia?! Ti faccio vedere io chi è la femminuccia!
-Fatti sotto!
-Io ti…
I due si accorsero che qualcuno non stava intervenendo a
fermarli e in automatico si girarono verso Alexander che era seduto poco
distante a guardarli.
-…
-Ah no, continuate pure, non badate a me –disse lui
tranquillo guardandoli
-Alex…
Lui sorrise- si?
-Perché stai sorridendo così? –chiese Roze
-Non…dovresti fermarci? –chiese Dalph
-Non mi sembra che vi stiate uccidendo quindi non credo di
dovervi fare da babysitter- disse lui continuando a sorridere
-Perché…sorridi?
-Nulla…solo…
-Solo? –chiesero i due in coro
-Mi chiedevo se fossero meglio rose rosse o bianche per le
vostre nozze…oh per caso saltiamo direttamente a dopo la luna di miele?
Dopotutto sembrate una coppia di sposi… -disse lui fingendosi serio
I due si guardarono solo per diventare incredibilmente
rossi- ALEX!
-No no, dovreste gridare i vostri nomi non il mio, non
voglio avere a che fare in ciò che fate a letto voi due eh…
-ALEX!
Lui rise rientrando in casa.
Ah…decisamente gli umani erano intriganti da osservare…
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