Capitolo 2: Please don’t
eat that!
Amava ballare più di ogni altra cosa ma non era una donna
crudele quindi dopo la prima danza pressoché corse al tavolo di sua maestà.
-Mi…mi scusi
L’Imperatore era stupito che qualcuno lo avvicinasse ma
ancora più stupito che lei fosse così simile alla sua defunta concubina quindi
la lasciò passare, o meglio la guardia quel giorno con lui era sotto shock a
rivedere la defunta sorella viva e si era scordato di fare da guardia
-Si…?
-Lord Despair non mangi quel cibo! Ho appena visto il primo
principe mettere qualcosa nel suo piatto! -disse lei senza curarsi della
cortesia e bloccando Cloud dal toccare il cibo.
Immediatamente l’Imperatore chiamò le guardie e una assaggiò
il cibo che conteneva un cibo estremamente letale per Cloud che ne era
allergico: pesche.
Cloud in quel momento ricordò la sua prima vita, ricordò
l’incidente e poi l’ammonto di tentativi ad uccidere quel dannato del primo
principe di Dyana, la mocciosetta che l’aveva tormentato per due decenni…ma lei
chi era?
-Il tuo nome? -chiese l’Imperatore grato che il suo migliore
amico non fosse stato avvelenato
-Il mio nome è Amalia maestà -disse lei ora più calma- mi
scuso dell’accuse e dell’aver…
-Hai appena salvato la mia vita, penso che possiamo ignorare
qualsiasi tipo di insulto -le assicurò Cloud guardandola meglio e trovandola
molto piacevole alla vista. Era questa piccola creaturina impaurita e
tenera…non poteva negare che preferiva il suo aspetto a molte altre donne. Era
inoltre estremamente simile alla defunta concubina del Serenity Palace, che era
morta durante un viaggio di ritorno a casa della sua famiglia, le avevano
trovato lo stomaco completamente lacerato ed era vociferata incinta da
sei mesi prima che volesse tornare a casa di colpo. Cloud e Alean,
l’Imperatore, sospettavano fosse incinta ma avesse paura di perdere anche quel
bambino come in passato quindi aveva tenuto tutto segreto…
-Hai una famiglia Amalia? -chiese l’Imperatore fissandola.
Era una copia della concubina Iria ma aveva piccoli tratti che poteva
riconoscere della sua famiglia. Il biondo e occhi azzurri della propria
famiglia però non era presente in lei, ma era anche vero che erano rari anche
nella famiglia Imperiale.
-No maestà, sono orfana. La madame di questo locale mi trovò
in riva a un fiume e crebbe prima di farmi lavorare qui come danzatrice -disse
Amalia ora in imbarazzo, odiava essere interrogata ma non hai molta scelta se
chi ti fa domande è l’Imperatore no?
Sperava solo di non finire come sua concubina…
-Quanti anni hai? -chiese diretto Cloud
-Diciotto -disse lei calma
-Vai a chiamare il capo -disse Cloud a una delle guardie
-…?
-Ti compro -sorrise lui guardandola- visto che mi hai
salvato la vita ti darò una vita migliore di quella che hai ora. Siano
gioielli, vestiti o altro, avrai ciò che vuoi
-Ma sua moglie…
-Non sono sposato
Chi prende prima una concubina che una moglie?!
Amalia non sapeva come ribattere e il capo che voleva averla
pressoché non poté ribattere. La madame era arrivata in quel momento e accettò
l’accordo subito mandandola a fare i bagagli.
-Sapevo che adottarti era stata una buona decisione,
divertiti a corte tesoro e non scordare di venire a trovarmi
-Si…
Voleva solo evitare un incidente, com’era finita ad essere
comprata dal cattivo…?
Il viaggio in carrozza fu estremamente interessante per
Cloud e per Alean. Amalia faticava a nascondere l’espressione entusiasta che
aveva mentre guardava i paesaggi cambiare ed era chiaro a tutti che era curiosa
di esplorare il mondo di fuori. La cosa fece sorride Alean, sua moglie Iria era
la stessa energica e solare ragazzina quando la sposò. La guardia che si era
portato dietro la teneva d’occhio da fuori e poteva solo ricordare la sua
defunta sorella. Quella era troppo simile per essere una mera coincidenza
quindi Cloud stava facendo loro un favore perché se era davvero figlia o meno
della loro concubina era qualcosa che dovevano scoprire il prima possibile.
Dopotutto a corte non vi era ancora una principessa…
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