Capitolo 42: Falcon 1/6
Non ho mai avuto fiducia in nessuno in vita mia, beh nessuno
eccetto mia moglie…e questo mi è costato tantissimo. Il mio lavoro mi ha sempre
reso solo, non posso fidarmi di nessuno e se mi avvicino questa persona viene
coinvolta nel mio mondo di sangue e presto diviene il metodo di vendicarsi su
di me. Mia moglie…mia figlia…dopo la loro morte non sono rimasto lo stesso, se
prima avevo un minimo di umanità o di pietà dopo quella notte non ne ho più
avuta.
Questa ragazza è strana, il suo umore o comportamento non è
cambiato di un secondo da quando siamo qui, anzi sembra quasi trarre energia da
questo macabro ambiente, mentre gli altri tre stanno piano piano cominciando a
mostrare i segni di stress e inquietudine che questo posto provoca, lei però
sembra come a casa, il che porta a due soluzioni: o era già matta da prima,
cosa che non posso escludere anche se ne dubito fortemente, oppure, e questo mi
preoccupa parecchio, è abituata alla morte a tal punto che questo clima non le
crea problemi, per me infondo era lo stesso per i primi quattro o cinque giorni
ma eventualmente ho perso anch’io la calma.
-Tutto bene? –chiede lei
-Hai ucciso non è vero? –le chiedo io
Lei alza le spalle- non sei innocente nemmeno tu mio caro…una
lunga lista di morti ti segue e io ho una lista molto più lunga della tua e non
sempre è solo per difesa che si uccide.
-Vendetta
Lei annuisce- non posso dire di non capire ciò che hai
fatto, non posso dire che non capisco il tuo lavoro o il perché fai ciò che fai…ma…-si
ferma a guardarmi- non posso dirti che tu capirai i miei di motivi, non è
qualcosa di nobile, non è per vendetta…è per pura…fame…diciamo così. Sono un
pericolo per quei tre, il mio controllo è sempre in costante…oscillazione
diciamo…rischio di cadere da quel filo che collega la mia razionalità a quella
degli altri e se succedesse so che qualcosa che è in me potrebbe non essere
esattamente…amichevole.
-Quindi tu stai dicendo che questo clima non ti infastidisce
perché il tuo animo è abituato alla morte costante e la tua mente è già in uno
stato di degrado
-Esatto- rispose Pandora- la loro tuttavia è solo paura, non
sono assassini come te, ma anche loro hanno i loro morti sulla coscienza e la
mia protezione mentale evita che qualcosa danneggi il loro controllo
Sta prendendo l’energia negativa non solo per se stessa ma
anche per quei tre? E come se si stesse mettendo a giocare alla roulette russa
con qualcun altro ma tirasse sempre e solo alla testa di lei…è un suicidio
questo, è impossibile che uscirà di qui sana di mente- questa è pazzia
-Lo penserei anch’io…ma diciamo che le mie…circostanze…hanno
un effetto positivo per me in questo ambiente. Diciamo che…mi ricarico a prezzo
di brutti e orridi ricordi che non vorrei rivivere- spiega lei
Annuisco piano, questa ragazza…cos’è?
*****Secoli prima****
-Vi prego…vi supplico lasciateci andare…basta non ne possiamo
più…vi prego…
-Mi spiace ma suo padre, il signor Silver, ha deciso che voi
sarete separati e sottoposti alla completa cancellazione dei vostri ricordi
-Questa è pazzia! Mollate ora mi…ah!
-La scossa che avete entrambi appena sentito è ciò che
succederà ogni volta che ci disubbidirete. Vostro padre ha dato noi il permesso
di farvi ciò che più ci piace, un vero privilegio non pensate?
-Questa ragazza è molto carina, potremmo anche giocarci non
crede capo?
-Non vedo perché non…-l’uomo sputò del sangue prima di
cadere a terra seguito dagli altri- che…che…non è possibile…dovevano essere
sedati…
-Non ci siamo capiti vero? Nessuno tocca ciò che è mio
dottore…e ora…vediamo cosa contengono quelle vostre testa vuote che dice? –i
teschi dei dottori scoppiarono lasciando la pelle sulle ossa deformata e
lacerata- e ora…vieni, non ti devi preoccupare. Ci sono e sarò sempre al tuo
fianco amore mio. Ci sono e ci sarò sempre finché morte non ci separi, il che
sarebbe alquanto ironico non pensi?
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