Capitolo 38: Sentimenti per lei 6/6
-Mi ricordate perché siamo qui? –chiese Erick poggiando un
libro
Pandora aveva insistito per fermarsi in una delle librerie
abbandonate dal genere umano dopo una delle guerre. I libri erano intatti e
contenevano molti dati. Il fatto era che Pandora non sapeva dove recuperare uno
degli oggetti e non era sicura che il diario dicesse il vero, per quello stava
cercando qualcosa. Si erano divisi per cercare più in fretta. Pandora era
sparita per i corridoi, lasciando i ragazzi soli al piano inferiore.
-Pandora ha bisogno di informazioni- disse Ilias
-Posso farti una domanda diretta santarello? –gli chiese
Erick
-Certo- disse lui sorridendo
-Cosa provi per Pandora? –chiese lui posando un libro
-Cosa?! È solo un’amica! –disse lui diventando rosso- l’ammiro
e basta!
-E Vex è più alto di me- disse sarcastico Erick
-Hey. Non tirarmi in ballo- disse Vex- comunque concordo,
non sembra ammirazione amico
-Vedi? Allora? Quando l’ammirazione è diventata amore? –chiese
Erick guardandolo serio
-Non ne sono sicuro…-rispose lui
-Non ti dare molte speranze…da quello che mi ha detto è
maledetta…non so cosa sia successo prima del mio arrivo o quello di Vex e
dubito che tu sappia la storia per intero, anche questo “Loki” sono abbastanza
certo che sia all’oscuro di ogni dettaglio sulle condizioni di Pandora, forse
persino lei è all’oscuro di tutto ciò che la riguarda o forse non vuole che noi
sappiamo. Mi ha detto però una cosa…particolare. Chi è causa di questa sua
condizione, qualsiasi essa sia, l’ha privata del sentimento principale degli
esseri viventi, l’amore, l’ha resa, e lo dico usando le sue parole, “un oggetto
per contenere, la scatola di Pandora”.
Il silenzio calò, finché Vex non guardò con orrore ciò che
aveva appena letto- hey…questo è inquietante
-Cosa?
-Spero sia uno scherzo, non l’ho finito ancora ma…sentite
cosa c’è scritto- disse lui girando alla prima pagina che aveva letto- “Non
avrei dovuto crearli per iniziare. Erano due, stupendi e perfetti gemelli…purtroppo
però non erano così fortunati. Avrei dovuto prevederlo, avrei dovuto calcolare
le loro reazioni. Erano uniti, fin troppo uniti. Per questo forse iniziarono i
problemi. Ovunque uno andava l’altro andava, quello che uno faceva l’altro
faceva. Era inquietante il loro legame, era colpa mia infondo però. Sono io che
ho creato loro. Sono io che ho dato loro quei poteri. Ma dovevo. Mi serviva un
equilibrio dopo ciò che Lui aveva fatto. Uno Ying e
uno Yang. Un bene e un male. Una vita e una morte. Per questo ho creato i due,
per dare loro il compito di creare un equilibrio. Mi fidavo di loro, ma ho
fatto un grosso errore a farlo. Diedi al primo il potere di uccidere e l’altro
di creare, questo doveva creare un equilibrio…che errore. Eppure era così
ovvio? No non lo era. Scelsi i gemelli perché loro erano uniti, erano legati da
affetto, amore e amicizia, era improbabile e impossibile che i
due si ribellassero alla loro natura protettiva e rivoltassero i poteri uno
contro l’altro. Sbagliavo? No, i due non si sono mai messi l’uno contro l’altro,
anzi era il contrario. Morte era temuto e Vita era amato, eppure Vita amava
solamente Morte, non importava che Morte per Vita e Morte amava solamente Vita.
Forse più di ciò che io avevo calcolato. Non pensavo Lui si sarebbe intromesso,
non credevo l’avrebbe fatto visto che avevo scelto i suoi figli per portare la
pace. Non calcolavo che li avrebbe mai separati. Vita era fragile, fisicamente
era molto fragile e spesso in situazioni di pericolo, Morte era il suo opposto
e per questo proteggeva Vita con ogni sua forza, ma anche Morte aveva un
problema…era fragile la sua calma mentale. L’uno manteneva stabile l’altro,
fisicamente e mentalmente…non pensavo li avrebbe mai separati…ma era pur vero
che il loro legame poteva sembrare quasi morboso, erano chiusi nel loro mondo.
L’effetto che portò separarli e cancellare loro la memoria del gemello fu però
peggiore di ogni mia previsione. Vita scordò, era troppo debole per combattere
la magia, ma Morte…Morte non ricordava altro che Vita, il suo pensiero divenne
malato, fragile, instabile. Vita urlava mentre venivano allontanati, non sapeva
che fare senza Morte e questo fu la chiave che permise a Morte di ricordare
tutto. Fu la chiave che permise a Morte di impazzire. Perché se quella non fu
pazzia non so cosa potesse essere. Vita si sposò, ebbe figli. Morte era
rinchiuso…tutto finché Morte non uscì, qualcosa lo fece uscire e lo condusse da
Vita, lo portò a vedere la sua metà in mano altrui. Morte era diventato
morbosamente innamorato di Vita, erano gemelli, ora però erano “Amanti” per
Morte. Questo lo portò a creare quel caos, quella guerra. Non pensavo che però
avrebbe fatto ciò che ha fatto…quello che è successo portò alla morte di Morte e
Vita…meglio che mi spieghi meglio. I loro nomi erano…”
Ma prima che Vex potesse leggere altro Pandora gli tolse con
un gesto brusco il libro dalle mani- Pam?
Lei lanciò il diario nel camino acceso e lo fissò bruciare-
era incantato. Vi avrebbe ucciso
Vex assottigliò gli occhi, per qualche motivo non riusciva a
usare i suoi poteri di lettura del vero su di lei in quel momento, come se li
stessero bloccando- non riesco ad usare i poteri
-Era il libro- disse in fretta Pandora- andiamo, ho trovato
ciò che mi serviva.
Erick guardò il fuoco diventare nero- quello non è buon
segno
Pandora sorrise- o forse lo è…andiamo
Erick mise una mano sulla spalla di Ilias- sei davvero
sicuro di voler amare una donna di cui non sei nemmeno certo di cosa sia?
Ilias la guardò allontanarsi seguita da Vex e Erick prima di
voltarsi piano verso il fuoco- forse non so cosa sia, ma so chi è. Non è
cattiva e non mi ha mai mentito…
Erick si fermò- non scavarti tombe che non ti servono
ragazzo
-Perché mai? È affar mio chi amo no? –disse lui
-Vero, ma se ti metti sulla strada di chi è più potente di
te potresti finire nella tomba mio caro- rispose Erick
-Loki non è qui- rispose Ilias
-Loki no…-Erick girò appena la testa per far incontrare i
loro occhi- ma io si
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