WitchandAngel : Act 1: Capitolo 2: First in the Fire: capitolo 3: Silence is all I need

Act 1: Capitolo 2: First in the Fire: capitolo 3: Silence is all I need

 

Capitolo 3: Silence is all I need

Quando sentì di essere fuori pericolo si fermò nell’incavo di un vecchio albero abbattuto da un fulmine. Solo allora osò aprire una piccola torcia tascabile che era adatta solo per leggere ma non per vedere chissà quanto bene, era utile perché non si sarebbe vista nel buio del bosco.

Il libretto conteneva solo generazioni su generazioni su generazioni per parecchie pagine. Finalmente trovò qualcosa che non erano vaghi nomi e morti. Erano istruzioni da seguire, la maggior parte incoerenti ma alcune…facevano senso…ma le possibilità di ottenerle erano troppo poche.

Vi erano due set di regole, uno per maschi e uno per femmine.

La cosa le diede finalmente chiarezza su parecchie cose e…

Un ramo rotto la tolse dalla lettura, spense velocemente la torcia e non si mosse. Un altro di quegli esseri era nella zona. Cos’erano? Zombie? Non-morti? Rianimazione di cadaveri? Fantasmi? Spiriti vendicativi?

Qualcosa le diceva che non avrebbe voluto scoprirlo però. Di certo non aveva intenzione di suicidarsi per scoprirlo.

Il rumore era lieve, così lieve che potevi mancarlo se non stava attento…ma lei era sempre attenta.

Aveva imparato presto che il suo udito superava quello di un umano di parecchio, era un dono che aveva, come la sua vista, come il suo olfatto…era semplicemente dotata di ottimi sensi e una buona memoria, non perfetta ma decisamente buona.

Lasciando stare quello, in questo momento aveva una visione molto chiara e pulita di ciò che stava succedendo. Parecchi di quei così stavano ronzando verso la cabina, chiamati quasi verso di essa. Controllando il suo orologio scoprì che erano già le dieci…aveva impiegato quasi un’ora e mezza a cercare informazioni, la cosa era schioccante ma rilassante, un’ora in meno da dover sopravvivere, un’ora più vicini alla fuga.

Non ci volle molto per sentire un rumore di corsa e qualcuno piangere. Sentì un tonfo e dalla sua posizione nell’ombra ebbe una involontaria visione in prima linea di ciò che stava accadendo. Zio Jake era appena caduto.

Zio Jake non era mai stato un uomo con cui aveva contatto. Ricordava solo che litigava con la moglie molto spesso e che aveva paura del nonno. Non sapeva altro perché non era vicina a lui, non lo conosceva abbastanza per sapere. Erano estranei in pratica.

Sapeva che i figli non avevano buoni sentimenti con lui e che spesso la famiglia lo guardava male. Probabilmente la morte di Judy aveva a che fare con la cosa. Come aveva detto, la famiglia era ricca, cattiva pubblicità era inesistente perché erano in grado di nascondere di tutto. Un omicidio non era difficile da nascondere apparentemente, nemmeno dai membri stessi della famiglia, ma dai figli? Era impossibile che i figli di Judy non sapessero. Cercò di ricordare tracce di qualcosa, cambi di comportamento, emozioni…ricordava solo liti e urla incoerenti le poche volte che aveva visto il trio.

Forse…si, ricordava sollievo nel volto di zio John, come se non fosse più lui in pericolo per qualche motivo…non sapeva perché ma qualcosa le diede l’orribile sensazione che…lo stava per scoprire.

Non capiva, ad essere onesti. Non capiva perché la sua famiglia stava ora inseguendo Zio Jake.

Per Zia Judy non poteva essere. Il cadavere era così vecchio e i segni dicevano che loro sapevano.

Non sarebbe rimasto lì altrimenti.

L’isola era deserta e il divieto…la famiglia sapeva. Lei era probabilmente l’unica all’oscuro…quale novità.

Era mai alla luce di qualcosa in quella famiglia?

Le regole del libro, le aveva solo lette di fretta e furia, doveva rivederle ma ricordava un punto in quelle femminili.

“Un figlio nato prima di perdere la verginità dal proprio marito”

Era una frase senza senso. Come potevi perdere la verginità dopo aver avuto un figlio?

Eppure…Megan…aveva una sensazione orribile in corpo al pensiero di ciò che stava pensando ma…

Strinse la collana, di nuovo calmandosi per un pelo dalla crisi di panico che le stava salendo.

Il suo lavoro non era calmo, era pericoloso ma questo…vi era una differente sensazione tra il seguire un serial killer e il venir inseguiti da un famigliare che vuole ucciderti…era troppo difficile spiegare a parole l’orrore che stava provando…di certo non voleva sapere la verità ma doveva…a quel punto almeno doveva sapere quello che stava succedendo…

La sua paura fu fondata e pochi secondi dopo un orrido show le apparve davanti.

Le risposte però…non sembravano per nulla vicine.

 

Family Status:

1. Nonno: Thomas Erik Johnson- capelli bianchi e occhi neri. Stato noto: In fin di vita. Verità: ?

2. Padre: Jeffrey Stephan Johnson- capelli neri e occhi neri. Stato noto: Vivo. Verità: ?

3. Matrigna: Katherine Johnson- capelli biondi e occhi blu. Stato noto: Viva. Verità: ?

4. Sorellastra: Megan Johnson- capelli biondi e occhi blu. Stato noto: Viva. Verità: ?

5. Fratellastro: Stephan Erik Johnson- capelli neri e occhi neri. Stato noto: Vivo. Verità: ?

6. Zio 1: Jake Johnson- capelli neri e occhi verdi. Stato noto: Vivo. Verità: ?

7. Zio 2: John Johnson- capelli neri e occhi verdi. Stato noto: Vivo. Verità: ?

8. Cugino 1: Henry Thomas Johnson- capelli rossi e occhi verdi. Stato noto: Vivo. Verità: ?

9. Cugina 1: Jessica Johnson- capelli rossi e occhi verdi. Stato noto: Viva. Verità: ?

10. Cugina 2: Jean Johnson- capelli neri e occhi verdi. Stato noto: Viva. Verità: ?

11. Zia 1: Judy Johnson- capelli rossi e occhi verdi. Stato noto: Viva. Verità: Morta.

12. Zia 2: Melissa Johnson- capelli neri e occhi blu. Stato noto: Morta. Verità: Morta.

13. Rachel Nicole Black ex-Johnson- capelli castani e occhi verdi strega. Stato noto: Viva. Verità: Viva.

 

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