Capitolo 34: My past…
Quando Silvester si svegliò nel sonno in quella stanza era
alquanto confuso
Vi era gente strana lì
Un uomo con tentacoli
Un pirata dalla mano in ferro
Un uomo con corna che pareva un mostro
Una donna che sembrava pronta ad uccidere qualcuno
Un uomo blu…
-Dove siamo?
A quel punto dei quadri vennero rivelati…e tutti riconobbero
qualcuno
-Constance!
Che ci faceva un quadro di sua moglie lì?!
Piano i quadri vennero portati al centro
Una vita veniva mostrata…una sbagliata
Quella del libro fu davanti a Silvester
La Constance crudele, lui innamorato di Ashley…
-Stiamo scherzando!? Ashley è mia figlia!
Quelli intorno lo guardarono altrettanto confusi da ciò che
avevano visto
E poi la scena cambiò a una donna avanti con gli anni che
insegnava etichetta
La sua Constance prima di quella vita.
Mostrò come insegnava
Come si comportava
E vide se stesso
-Silvester qui tesoro, ciao…ti sono mancata
Il gatto si fece coccolare contento come sempre di vederla
E poi…la vide cadere dalle scale e morire in mano a
quell’umano.
Come gli altri poté controllare il “sé” di quella vita e
come gli altri uccise l’aggressore della propria amata.
I suoi artigli gli avevano tagliato la gola.
E come gli altri…si era accoccolato alla sua Constance,
seguendola nella tomba subito dopo.
E poi vide la vita attuale.
La sua Constance
Loro insieme e poi…
-Papà! –urlò una bimba dagli occhi ghiaccio e capelli oro-
guarda! Mamma mi ha insegnato a ricamare
Loro figlia…una figlia tutta loro…
Nessuno dei presenti era nemico dell’altro quindi tutti
fecero un tacito accordo di guardare tranquilli e non commentare sulla
situazione. Dopotutto vi erano scene intime lì…
Quando si risvegliò era nel suo letto con Constance
accoccolata
La sua Constance
-Tesoro…? Perché ti sei svegliato?
La sua adorabile regina…
Prima che Constance si riprendesse del tutto venne baciata-
ho avuto un brutto sogno…
Lei sorrise coccolandolo- sono qui, non temere, non sei solo
Lui annuì coccolandola di più e poi ripensando al
sogno…quella bambina…
-Tesoro…se avessimo una figlia…
Constance lo guardò- si…?
-Come la chiameresti? –chiese lui curioso
-Uhm…penso
“Aurelia! Non correre così con aghi in mano!”
-Aurelia –disse Constance tranquilla e assonnata- perché?
Lui sorrise coccolandola- nulla…ma sarei un gatto eccelso
-…?
-Non credi?
-Si, il migliore –disse lei ridendo alla cosa e
accontentandolo
Dopo il sogno, Silvester iniziò a comportarsi un po’ più
capriccioso del normale, per sua fortuna Constance ci era abituata già dalla
prima vita e lo accontentava contenta cibandolo o lasciandolo fare ciò che
preferiva
I sovrani notarono anche una strana agilità in Silvester che
prima non aveva…
Sarà loro impressione…
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