WitchandAngel : Capitolo 67: You never deserved to be alive!

Capitolo 67: You never deserved to be alive!

Capitolo 67: You never deserved to be alive!

Aphria tirò fuori una lettera dalla propria giacca

-Aphrio si era accorto che l’avevi avvelenato, ha scritto qualcosa che potesse ucciderti

-Cosa…

Aphria sorrise iniziando a leggere calma

La lettera iniziò con un semplice “sono stato avvelenato, il colpevole è Natalie, la moglie di mio fratello minore Alexander perché ho scoperto il suo segreto”

Aphrio aveva scritto parecchie cose in quella lettera…

“Quando avevo perso papà non ero sicuro di come sentirmi. Parte di me era triste ma sapevo sarebbe successo prima o poi. Un soldato sa che prima o poi la sua fortuna finisce e se succede in campo di battaglia…ciò che non mi aspettavo fu il sovrano di allora, l’uomo che mi ha dato l’onore di chiamarlo padre, che venisse a casa per sposare mamma e adottarmi. Il suo era un modo per garantirci sicurezza e salute. Onestamente non pensavo avrei avuto il ruolo di principe per davvero, ero sinceramente stupito quando mi diedero la corona per fare il test. Quando incontrai Alexander rimasi colpito dal suo carattere, onestamente non sapevo si potesse amare qualcuno così tanto in vita mia. Eravamo fratelli a prescindere dal sangue nelle mie e sue vene.

Siamo cresciuti insieme, con l’amore di una vera famiglia. Quando presi quel colpo in campo mi veniva da ridere.

Era così che papà si era sentito?

Alexander, piangevi come non ti avevo mai visto piangere mentre usavi l’alchimia su di me. Eri sempre stato allegro e vivace ma sapevo che eri insicuro e sapevo che non ti piaceva l’idea di sposarti, specie quella vipera di Natalie. Non pensavo avresti mai fatto però una scena del genere…quel giorno hai dato via la possibilità di avere figli per me. Non hai idea di quanto io ancora non capisca perché, perché io. Sono stato incredibilmente fortunato nella mia vita. Ho avuto un padre biologico che mi ha insegnato l’onore del campo di battaglia, una madre biologica che mi ha insegnato ad amare e perdonare, una madre adottiva che mi ha amato come se fossi figlio suo e un padre adottivo che mi trattava come se fossi sangue del suo sangue. Ho avuto la fortuna di avere un suocero che mi rispettava e mi voleva bene e una fiancé che non ho idea di quante vite di fortuna ho dovuto usare per trovarla…e ho avuto te. Alexander sei e resti una delle più preziose cose che ho mai avuto e non hai idea di quante volte tu abbia riconfermato quel mio pensiero.

Sapevo che non avremmo avuto la fortuna di vedere tuoi figli in futuro, accetto e accettai con cuor sereno di lasciarti crescere e adottare i miei. Sei mio fratello, mi fido di te al 100% e so che Althea farebbe lo stesso. So anche che conoscendovi, lei mi raggiungerà presto e tu sarai bloccato sul trono con un mio erede.

Tu e la tua alchimia…quando hai scoperto quella formula per avere figli dai morti e me la raccontavi così allegro mi ricordo di aver pensato “almeno così non ti lascio solo” per qualche motivo. Il mio istinto forse?

Ho scoperto Natalie a letto con un soldato, Edward la guardia del corpo che io ho sempre trovato sospetto. Natalie è incinta di un figlio da lui e vuole farlo passare per tuo. Non potevo star zitto e sono uscito di testa, al solito direi.

L’ho affrontata e le ho urlato contro, mi ha avvelenato con un fermacapelli e credo di non avere moltissimo tempo.

So che riuscirai a rimuoverla dalle vite di tutti Alex, sei il mio fratellino per un motivo…credo troverai la lettera in futuro. So che la mia volpe prenderà il ruolo di famiglio di un mio erede e so che farai quell’erede perché sei più cocciuto di un mulo delle volte. Quando tornerà ti dirà dove trovarla…Sono fiero di te fratellino, a prescindere da ciò che gli altri possono dire. Non sei strano, non sei anomalo…sei solamente un genio che nessuno può comprendere.

Abbi cura di te…”

Alexander prese la lettera con le mani che tremavano leggermente- Aphrio…

-Le parole di un morto non valgono! –disse Natalie in panico

-Le parole di Aphrio vivo o morto varranno sempre nella mia corte! –urlò Alexander facendo tremare l’intero palazzo

Il cane, sempre stato docile al suo fianco, venne avvolto da una nebbia nera prima di emergere con una strana armatura e simboli alchemici sopra e ringhiare alla donna.

-Aphrio era chi doveva essere al trono! Non mi sono reso un completo idiota di sovrano con lo scopo di perdere perché TU uccidessi mio fratello!

-…

I ministri erano stati imbrogliati…bene…

Aphria guardò la volpe salire sulle spalle di Alexander e accoccolarsi, quasi a dirgli che non valeva la pena di sporcarsi le mani con lei.

Alexander strinse le mani a pugno e si girò verso Aphria- mia regina

Perché mi tiri in ballo…?

-Credo sia ora di procedere con il giudizio –disse lui

Aphria sorrise- arrestate Natalie, rimuovete da lei e dalla famiglia di lei il titolo nobiliare. Condannate tutti a morte. Lascerò nelle mani del…ministro alchemico Alexander il compito di supervisionare il tutto

-Ministro…

Alexander sorrise- grazie Aphria…non deluderò le aspettative di sua maestà

-NO! Lasciatemi! Lasciatemi! –urlò Natalie- non dovevi essere viva! Avrei dovuto ucciderti alla nascita! Aphrio era un figlio illegittimo! Perché lui?! Perché hai sempre voluto lui sopra me!? Sono una nobile! Sono figlia di una prima moglie…perché?!

Alexander sorrise- perché anche da morto Aphrio varrà sempre tremila volte il tuo valore da viva

Natalie venne trascinata e mentre veniva trascinata al fianco di Aphria e Alexander vide qualcuno. Un biondo oro dagli occhi celesti e una bionda dagli occhi verdi- no…non puoi essere vivo! Ti ho avvelenato! Ti ho ucciso!

Alexander guardò dove Natalie stava guardando solo per vedere una figura semi-trasparente che sorrideva tranquilla e che gli fece un saluto militare- Aphrio…?

-Sono fiero di te Alexander

-Sei…davvero tu…?

 

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