WitchandAngel : Capitolo 1: A Cold Blooded Killer

Capitolo 1: A Cold Blooded Killer

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Capitolo 1: A Cold Blooded Killer

- “Trovata la nuova vittima del killer della rosa, la vittima come le altre aveva le iniziali corrispondenti. La nuova vittima Grace Garzias, nata il 3 Marzo, e stata trovata morta vicino a un cespuglio di rose sulla strada chiamata Gordon 3. Le indagini…”

Il padre di lei chiude la tv- non voglio che senti queste cose Belle- lui è un uomo di tutto rispetto, cresce da solo Belle dopo che la moglie l’ha mollato senza dire nulla, un uomo che a vederlo spaventa, capelli scuri, occhi blu notte, muscoloso, pistola al fianco, distintivo…rappresentazione vivente del poliziotto che sa inquietare i delinquenti…un cliché di uomo a mio parere. Ma tutto sommato non è poi un padre così schifoso…anche se il 90% delle cose che fa per me è questionabile, tipo lasciare sola sua figlia a casa a soli dodici anni…beh non è che è sola visto che ha me, però lui non lo sa mica…

-Devo andare a lavoro Belle…se hai bisogno chiama il numero che ti ho segnato ok? –le chiede, come se lei potesse rispondere o parlare genio…- ti voglio bene- le dà un bacio sulla fronte e esce dalla lussuosa cucina moderna con tanti di quegli oggetti pericolosi che…ok ora mi calmo…

Belle è una delle bambine più adorabili che io abbia mai visto, lunghissimi boccoli color cenere, carnagione chiara, occhi di un celeste chiarissimo…una bambina stupenda e dolcissima che prima era anche allegra. Prima già…prima che quella donna che osa definirsi madre se ne andasse mollandola al padre senza dir null’altro. Il bello? Lui nemmeno sapeva di averla una figlia prima che la madre la mollasse da lui. Non ha mai parlato, lo psicologo dice che ha subito un trauma di qualche tipo, beh essere abbandonati è un trauma bello forte, specie come lei l’ha mollata, mai sentita donna più meschina, dire a un figlio di preferirlo morto…che orrore di madre. Belle Britney Black, tripla B, nata il 31 Ottobre a mezzanotte precisa.

-Bel- la chiamo io

Lei si gira verso di me. Lei mi vede. Lei riesce a vedere me e quelli come me. Lei vede i morti.

-Sei sola Bel?

Lei annuisce piano, le faccio molti dispetti lo ammetto, la faccio arrabbiare e innervosire, a volte anche gridare e piangere, ma non lo faccio per cattiveria, devo farlo. Belle non esprime mai nulla, il mio obbiettivo è farla tornare a parlare

-Vuoi giocare con me Bel?

Lei mi guarda e mi disegna di nuovo sul foglio accanto a lei. Io sono morto che avevo pochi anni più di lei ma posso cambiare età a piacimento, ora ne ho quindici di anni ad esempio, giusto perché adoro essere più grande di lei. Avevo capelli rossi e occhi ambra, mi chiamavo Aiden Alexander…il cognome non ha importanza ormai. Lei mi disegna spesso e il padre si chiede chi diavolo sia Foxy, perché lei così mi ha soprannominato…lunga storia che in breve potrebbe essere riassunta con un “Ho posseduto il suo peluche di una volpe pirata e l’ho inseguita per mezza-casa per giocare con lei” o una cosa del genere…eh ho un carattere…diciamo…ok diciamo che è meglio non farmi arrabbiare o rischi un coltello nella schiena…non che io l’abbia mai fatto…

Comunque…quando lei mi disegna e qualcuno vede questo “Foxy” si chiede chi diavolo sia, perché, oltre alle incredibili capacità artistiche di Belle, seriamente sembra una fotografia da quanto è brava a disegnare e dipingere, nessuno mi ha mai visto, e chissà perché mi chiedo…comunque sanno che esisto, perché potrebbero avere accidentalmente trovato qualche mia lettera a Belle nella posta…o semplicemente il padre potrebbe avermi sentito nel telefono…ha anche provato a rintracciarmi ma…diciamo che da casa sua a casa sua non c’è un’ottima ricezione…

-Sai vero che se lo vedono ti chiederanno chi diavolo è quel figaccio di Foxy vero?

Lei mi guarda seccata, come a dirmi “Non sei tutto sto granché eh”

-Auch, mi ferisci così principessa- dico io melodrammatico- e io pensavo di essere la tua prima cotta

Lei prima arrossisce e poi ruota gli occhi, adoro stuzzicarla così.

-Oh ma che carina, ma il rosso è il mio di colore principessa- dico io

Lei mi guarda come a volermi uccidere

-Già morto non posso essere ucciso di nuovo sai?

Lei sospira e scuote la testa

-Vestiti principessina- dico io- andiamo al parco

Lei guarda l’orologio e mi guarda

-Si non puoi uscire da sola, scrivi un bigliettino e mettilo sul frigo con scritto che sei al parco con Foxy e altri amici, tanto tuo padre non tornerà prima delle sette te lo dico io

Lei ci pensa un po’ su

-Ti prego- provo io

Lei sospira e scrive il bigliettino e lo mette sul frigo e mi guarda

-Ok, ok…non ti spio…ma muoviti

Lei corre di sopra…ci metterà ore…

-Hey- mi giro e vedo il famiglio fantasma che usiamo per comunicare- c’è un messaggio per te

-Spara- dico io

-La tua protetta, ci serve una mano. Dobbiamo fermare l’assassino di bambini. Puoi convincerla?

-Glielo chiederò ma come sapete non parla- dico io

Belle scende in cucina, collant scuri, vestino bianco nero con su una giacchetta bianca, scarpette bianche lucide con la suola nera, in testa ha un cappellino nero con delle perline bianche cosi come sulla giacca nera ha perline nere. Mi guarda preoccupata, sa qualcosa del mio mondo.

-Belle, questo famiglio mi sta chiedendo se possiamo aiutare a risolvere il caso di quel killer che…-inizio io

Lei mi ferma e annuisce

-Sei sicura di voler aiutare? –chiedo io

Lei di nuovo annuisce. Io sospiro- ok ti aiutiamo

Per quanto anomalo possa sembrare, Belle ha la brutta abitudine di infilarsi sempre in questo tipo di cose…ho una brutta sensazione però questa volta.

 

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