Alcoholic
Love: un amore tra donne
Attenzione: non so che cavolo ho scritto ma spero vivamente
che vi piaccia, questa storia è colpa del fatto che sto studiando Saffo in
letteratura Greca, o meglio stavo visto che la pubblicherò molto più avanti
rispetto a quando la finirò, e per chi non la conosce se la vada a cercare, non
dico altro. Spero di far piacere e di non ferire nessuno, storia fatta con le
migliori intenzioni. I nomi delle ragazze, se li cercherete online, sono il
motivo del nome della storia, siate clementi è la prima di questo genere e
probabilmente l'ultima (sono una frana nelle love story). Buona lettura.
Categoria: yuri, realistic world
****
Il suo nome è Alya Alkermes, una donna di ventisei
anni, con i capelli color cannella e gli occhi color celeste chiaro. Era una
bella donna, non molto alta, quasi totalmente piatta e dall'aspetto serio. Fin
da piccola era sempre stata considerata una bambina, ne aveva l'aspetto e si
comportava da Lolita, quindi nessuno la prendeva seriamente ma era sempre sola
ed esclusa, così quando aveva lasciato le superiori, dopo aver fatto a tempo
record l'università e aveva iniziato a lavorare aveva cambiato stile e
carattere. Era serissima, vestiva da adulta e si comportava da tale, ma era
sempre sola, fece carriera in fretta e divenne ben presto la prediletta della
direttrice, una donna sposata che la considerava come una figlia. La solitudine
però era costante, a lavoro, nel suo appartamento e nella sua vita. Vive in un
appartamento per due da sola, era enorme per lei. Arrivò un periodo di ferie e
ritornò a casa dalla madre.
-Su tesoro farai delle amicizie se ti comporti per
quella che sei- le sorrideva la madre
-No..perché ho il carattere da Loli mamy e se mi
mostrò per ciò che sono non piacerò a nessuno- le rispose lei con tristezza
Il telefono squillò e la madre rispose- pronto? Oh
ciao cara! Come? Oh Gin torna qui? Che meraviglia! Ah capisco, non sai che
hotel farle prendere finché non trova casa...
-Mamy parli di Gin Irish? -chiese Alya curiosa
-Si Cara, torna qui come studente universitario di
scambio, non sa dove andare a vivere però e...
-DA ME! Dille da me! -rispose di impulso Alya
-Aspetta...cara mia figlia dice che se vuole può
venire da lei e...si si dice così- rise la donna- va bene, a presto allora.
-Allora?
-Avrai una compagna di stanza
Alya l'abbracciò felicissima- e quando arriva?
-Domani pomeriggio- le sorrise la madre
-Vado a preparare l'appartamento, ciao Mamy e grazie-
disse lei di corsa
***
Aveva tirato a lucido l'appartamento di lusso che
aveva, nuovo tecnologico e costoso, ma con il suo stipendio se lo poteva
permettere da sola e quello poi era un regalo dei suoi genitori, ricchi
industriali. Aveva ripulito la stanza degli ospiti, era vuota, il giorno dopo
l'arrivo di Gin avrebbe comprato qualche mobile nei suoi gusti, era una stanza
matrimoniale, così come la sua. Aveva un bagno che avrebbe usato in comune, uno
studio, una cucina che dava sul soggiorno e una terrazza gigantesca. Aveva
pulito tutto ed era soddisfatta di se stessa, chissà come stava Gin. Si coricò
con il pensiero di lei. Si ricordava una dolce bambina dai capelli biondi e i
grandi occhi verdi, una bambina che viveva accanto a lei con la quale giocava
sempre, poi lei si era trasferita in America, ma prima avevano fatto una
promessa, di restare amiche. Si era sentita via email, cellulare e telefono per
molto tempo e l'idea di rivederla la riempiva di gioia. Si addormentò felice e
serena. Prima di prendere Gin alla stazione aveva fatto la spesa e aveva
riempito il frigo di tutti i cibi che le piacevano e che sapeva, grazie anche a
qualche informazione dalla madre, piacere alla ragazza. Aspettava alla stazione
ferroviaria, osservata dagli uomini, era bella, magra e soprattutto molto
attraente, ma non se ne rendeva conto, pensava che il fatto di non essere altissima
e di non avere una sesta la rendesse insignificante, ma non era così. Indossava
delle francesine grigie, le sue scarpe con il tacco preferite, collant scuri,
una gonna che le arrivava al ginocchio nera e che arrivava in vita, una
camicetta bianca che la rendeva davvero attraente, sopra portava una pelliccia
finta nera, portava una borsetta nera a tracolla molto piccola, era truccata
leggermente e i lunghi capelli erano mossi in leggeri ed eleganti boccoli.
Controllò l'orologio che aveva al polso destro.
-Alya!!!!!- sentì urlare, si girò riconoscendo la voce
dell'amica e le sorrise.
Una bionda stracarina le corse incontro con una
valigia bianca e l'abbracciò stretta. Era cresciuta molto, Alya le arrivava
all'altezza del seno, seno che era minimo una quarta, aveva i capelli biondi
molto lunghi, il fisico da modella ed era bellissima, indossava jeans aderenti
e una giacca imbottita, ai piedi portava degli stivali di pelle senza tacco. La
guardò sorridendo, aveva tre valige, una bianca molto grande, la borsa a
tracolla e una a mano. Si sorrisero a vicenda.
-Sei così cresciuta- le disse Alya sorridendole felice
-Tu sei così bella- rispose Gin sincera- sei davvero
bellissima
Camminarono per la città mano nella mano, cosa che
suscitò molta curiosità delle persone che le vedevano.
-Come vanno gli studi?
-Bene- rispose la bionda- tu con il lavoro?
-Bene- le sorrise Alya- dimmi cosa farai dopo il
diploma
-Io vorrei sposarmi e lavorare con la mia anima
gemella- rispose lei
-Oh hai una persona che ami?
-Si- rise la bionda- e non immagini da quanto
Chiacchierarono di tutto fino all'arrivo
nell'appartamento. Cenarono con calma, tranquille e serene.
-È tardi, puoi andare a farti il bagno per prima- le
disse Alya- intanto ti preparo il divano letto, domani andremo a comprare un
letto e dei mobili per la tua stanza.
-Perché non ci laviamo insieme?- le chiese Gin
prendendola per i fianchi- come quando eravamo piccole
-M...ma le cose sono cambiate, non siamo più bambine-
disse rossa Alya per la vicinanza con un altro essere umano
-Andiamo dai- la trascinò nel bagno e dopo qualche
protesta di Alya entrambe di infilarono nell'enorme vasca super tecnologica.
Alya era in imbarazzo, si sentiva inferiore alla
bionda che era seducente in velata solo dalla calda acqua della vasca. Si
lavarono e uscirono in fretta, Gin osservava Alya cambiarsi, lei si era messa
un paio di mutandine celesti e una canottiera bianca, Alya si stava infilando
un baby-doll nero in pizzo, li usava per dormire visto che la sua vita privata
era pari a zero. Si sedette sul letto con ancora gli occhi di Gin puntanti su
di lei.
-Sei davvero bella Alya- disse Gin avvicinandosi
leggermente
-C...cosa? -Alya si bloccò contro il muro della camera
da letto, lo fece di istinto, nemmeno lei ci fece molto caso- non sono bella,
tu lo sei
Gin sorrise e si mise a gattonare sul letto finché non
bloccò Alya tra sé e il legno del letto a baldacchino.
-Non sai quanto questo invito mi abbia reso felice
Alya- disse lei con uno sguardo passionale- io ho accettato di fare lo scambio
solo per venire qui, per tornare da te.
-Gin? -Alya era in evidente imbarazzo, anche perché si
sentiva eccitata da quella situazione
-Ti ricordi? Io ti avevo promesso che ti avrei
sposata. Pensavo te ne fossi dimenticata invece hai offerto la tua casa per
me...mi hai invitato a vivere con te...non immagini quanto io ti abbia sognata
Alya, quanto io ti ami- disse Gin aspettando una risposta da Alya
Alya si ricordò la promessa, non pensava dicesse sul
serio, erano solo bambine che giocavano, ma quella dichiarazione le aveva dato
una forte emozione, non voleva stare da sola e Gin le era mancata moltissimo in
quei lunghi anni. Era rossa in viso quando rispose un timido e sussurrato-
a...anch'io
Gin le rubò un bacio, prima delicato poi più
passionale- sei completamente priva di esperienza eh?
Lei arrossì ulteriormente ma annuì, fino a quel
momento non aveva baciato nessuno in vita sua, ma farlo con Gin era così
naturale
Gin sorrise, la baciò ancora e con più passione,
prendendole il viso tra le mani- io non sono inesperta, lascia che sia io a
insegnarti tutto Alya, anche se sei la maggiore delle due, lascia che sia io a
insegnarti tutto.
***
Alya e Gin erano fuori a far compere- Guarda che bella
-Gin dovremmo prendere solo ciò che ci serve per la
tua stanza
-Dai ma saresti così bella in quella veste- disse la
bionda prendendole la mano
Alya la tirò a sé, aveva preso molta più confidenza
con quella situazione, situazione che aveva scoperto sapessero già le loro due
madri, che avessero fatto da intermediario per loro? Poteva essere- vieni
andiamo a vedere i mobili per la stanza
-Che ne dici se prendiamo un letto matrimoniale
abbastanza grande da potercisi rotolare sopra- le chiese Gin stringendole la
mano
-Va bene, ma che ci vuoi fare da sola su quel letto?
-le chiese Alya non pensando a nulla di male
-Oh da sola nulla, ma con te ho qualche idea- disse la
bionda con un sorriso malizioso
***
-È in ritardo di due minuti- disse una delle donne
presenti alla riunione. Persino il capo di Alya era in pensiero, lei era sempre
puntuale. Alya entrò con calma, invece dei soliti abiti seriosi neri e bianchi,
indossava una gonna in stile Lolita color caramello con bottoni che sembravano
dei biscotti, indossava una camicetta senza maniche molto femminile che aderiva
alla perfezione al suo corpo, ai piedi indossava delle scarpe nere con un po'
di tacco, le gambe erano coperte da delle calze alte fino al ginocchio color
caffè, i lunghi capelli erano liberi con due piccoli codini sorretti da delle
spille a forma di caramella. Alya sorrise- scusate il ritardo, il treno ci ha
messo più del previsto
Tutti erano a bocca aperta, era adorabile in quelle
vesti. Se fosse stato in anime gli occhi di tutti avrebbero preso una forma di
cuore gigante o sarebbero usciti fuori dalle orbite.
-Possiamo iniziare la riunione- il suo modo di fare
era molto più rilassato e gentile del solito, la cosa mise tutti a proprio
agio, ma la domanda rimaneva, cosa era successo in due giorni per farla
cambiare così tanto?
Alla fine dell'orario di lavoro Alya uscì, seguita
dagli sguardi dei colleghi, Gin l'aspettava vicino al cancello sorridendole,
indossava un classico completo da ragazza americana figa, che fece un po'
fantasticare i colleghi di Alya. Alya la raggiunse e le due si baciarono,
suscitando lo stupore dei colleghi di Alya, per poi andare a casa insieme.
***qualche mese dopo la laurea di Gin***
-Alya- chiamò la bionda- che dici rose o viole per il
comune?
-C'è ancora tanto tempo Gin- le disse Alya- abbiamo
ancora tre mesi prima del matrimonio
-Si ma è il nostro matrimonio! Sono una delle migliori
organizzatrice di eventi della città, devo farmi valere soprattutto quel
giorno- disse la bionda guardando Alya negli occhi
Alya si tolse gli occhiali e la baciò con dolcezza- mi
basta sposare te Gin, la cerimonia non è che una formalità, l'importante per me
sei tu
-Oh Alya- Gin le saltò al collo sbaciucchiandola
ovunque- ti amo
Alya ridendo le accarezzò i capelli con dolcezza-
anch'io
Fine.
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