WitchandAngel : Alcoholic Love: un amore tra donne

Alcoholic Love: un amore tra donne

Alcoholic Love: un amore tra donne
Attenzione: non so che cavolo ho scritto ma spero vivamente che vi piaccia, questa storia è colpa del fatto che sto studiando Saffo in letteratura Greca, o meglio stavo visto che la pubblicherò molto più avanti rispetto a quando la finirò, e per chi non la conosce se la vada a cercare, non dico altro. Spero di far piacere e di non ferire nessuno, storia fatta con le migliori intenzioni. I nomi delle ragazze, se li cercherete online, sono il motivo del nome della storia, siate clementi è la prima di questo genere e probabilmente l'ultima (sono una frana nelle love story). Buona lettura.
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Il suo nome è Alya Alkermes, una donna di ventisei anni, con i capelli color cannella e gli occhi color celeste chiaro. Era una bella donna, non molto alta, quasi totalmente piatta e dall'aspetto serio. Fin da piccola era sempre stata considerata una bambina, ne aveva l'aspetto e si comportava da Lolita, quindi nessuno la prendeva seriamente ma era sempre sola ed esclusa, così quando aveva lasciato le superiori, dopo aver fatto a tempo record l'università e aveva iniziato a lavorare aveva cambiato stile e carattere. Era serissima, vestiva da adulta e si comportava da tale, ma era sempre sola, fece carriera in fretta e divenne ben presto la prediletta della direttrice, una donna sposata che la considerava come una figlia. La solitudine però era costante, a lavoro, nel suo appartamento e nella sua vita. Vive in un appartamento per due da sola, era enorme per lei. Arrivò un periodo di ferie e ritornò a casa dalla madre.
-Su tesoro farai delle amicizie se ti comporti per quella che sei- le sorrideva la madre
-No..perché ho il carattere da Loli mamy e se mi mostrò per ciò che sono non piacerò a nessuno- le rispose lei con tristezza
Il telefono squillò e la madre rispose- pronto? Oh ciao cara! Come? Oh Gin torna qui? Che meraviglia! Ah capisco, non sai che hotel farle prendere finché non trova casa...
-Mamy parli di Gin Irish? -chiese Alya curiosa
-Si Cara, torna qui come studente universitario di scambio, non sa dove andare a vivere però e...
-DA ME! Dille da me! -rispose di impulso Alya
-Aspetta...cara mia figlia dice che se vuole può venire da lei e...si si dice così- rise la donna- va bene, a presto allora.
-Allora?
-Avrai una compagna di stanza
Alya l'abbracciò felicissima- e quando arriva?
-Domani pomeriggio- le sorrise la madre
-Vado a preparare l'appartamento, ciao Mamy e grazie- disse lei di corsa
***
Aveva tirato a lucido l'appartamento di lusso che aveva, nuovo tecnologico e costoso, ma con il suo stipendio se lo poteva permettere da sola e quello poi era un regalo dei suoi genitori, ricchi industriali. Aveva ripulito la stanza degli ospiti, era vuota, il giorno dopo l'arrivo di Gin avrebbe comprato qualche mobile nei suoi gusti, era una stanza matrimoniale, così come la sua. Aveva un bagno che avrebbe usato in comune, uno studio, una cucina che dava sul soggiorno e una terrazza gigantesca. Aveva pulito tutto ed era soddisfatta di se stessa, chissà come stava Gin. Si coricò con il pensiero di lei. Si ricordava una dolce bambina dai capelli biondi e i grandi occhi verdi, una bambina che viveva accanto a lei con la quale giocava sempre, poi lei si era trasferita in America, ma prima avevano fatto una promessa, di restare amiche. Si era sentita via email, cellulare e telefono per molto tempo e l'idea di rivederla la riempiva di gioia. Si addormentò felice e serena. Prima di prendere Gin alla stazione aveva fatto la spesa e aveva riempito il frigo di tutti i cibi che le piacevano e che sapeva, grazie anche a qualche informazione dalla madre, piacere alla ragazza. Aspettava alla stazione ferroviaria, osservata dagli uomini, era bella, magra e soprattutto molto attraente, ma non se ne rendeva conto, pensava che il fatto di non essere altissima e di non avere una sesta la rendesse insignificante, ma non era così. Indossava delle francesine grigie, le sue scarpe con il tacco preferite, collant scuri, una gonna che le arrivava al ginocchio nera e che arrivava in vita, una camicetta bianca che la rendeva davvero attraente, sopra portava una pelliccia finta nera, portava una borsetta nera a tracolla molto piccola, era truccata leggermente e i lunghi capelli erano mossi in leggeri ed eleganti boccoli. Controllò l'orologio che aveva al polso destro.
-Alya!!!!!- sentì urlare, si girò riconoscendo la voce dell'amica e le sorrise.
Una bionda stracarina le corse incontro con una valigia bianca e l'abbracciò stretta. Era cresciuta molto, Alya le arrivava all'altezza del seno, seno che era minimo una quarta, aveva i capelli biondi molto lunghi, il fisico da modella ed era bellissima, indossava jeans aderenti e una giacca imbottita, ai piedi portava degli stivali di pelle senza tacco. La guardò sorridendo, aveva tre valige, una bianca molto grande, la borsa a tracolla e una a mano. Si sorrisero a vicenda.
-Sei così cresciuta- le disse Alya sorridendole felice
-Tu sei così bella- rispose Gin sincera- sei davvero bellissima
Camminarono per la città mano nella mano, cosa che suscitò molta curiosità delle persone che le vedevano.
-Come vanno gli studi?
-Bene- rispose la bionda- tu con il lavoro?
-Bene- le sorrise Alya- dimmi cosa farai dopo il diploma
-Io vorrei sposarmi e lavorare con la mia anima gemella- rispose lei
-Oh hai una persona che ami?
-Si- rise la bionda- e non immagini da quanto
Chiacchierarono di tutto fino all'arrivo nell'appartamento. Cenarono con calma, tranquille e serene.
-È tardi, puoi andare a farti il bagno per prima- le disse Alya- intanto ti preparo il divano letto, domani andremo a comprare un letto e dei mobili per la tua stanza.
-Perché non ci laviamo insieme?- le chiese Gin prendendola per i fianchi- come quando eravamo piccole
-M...ma le cose sono cambiate, non siamo più bambine- disse rossa Alya per la vicinanza con un altro essere umano
-Andiamo dai- la trascinò nel bagno e dopo qualche protesta di Alya entrambe di infilarono nell'enorme vasca super tecnologica.
Alya era in imbarazzo, si sentiva inferiore alla bionda che era seducente in velata solo dalla calda acqua della vasca. Si lavarono e uscirono in fretta, Gin osservava Alya cambiarsi, lei si era messa un paio di mutandine celesti e una canottiera bianca, Alya si stava infilando un baby-doll nero in pizzo, li usava per dormire visto che la sua vita privata era pari a zero. Si sedette sul letto con ancora gli occhi di Gin puntanti su di lei.
-Sei davvero bella Alya- disse Gin avvicinandosi leggermente
-C...cosa? -Alya si bloccò contro il muro della camera da letto, lo fece di istinto, nemmeno lei ci fece molto caso- non sono bella, tu lo sei
Gin sorrise e si mise a gattonare sul letto finché non bloccò Alya tra sé e il legno del letto a baldacchino.
-Non sai quanto questo invito mi abbia reso felice Alya- disse lei con uno sguardo passionale- io ho accettato di fare lo scambio solo per venire qui, per tornare da te.
-Gin? -Alya era in evidente imbarazzo, anche perché si sentiva eccitata da quella situazione
-Ti ricordi? Io ti avevo promesso che ti avrei sposata. Pensavo te ne fossi dimenticata invece hai offerto la tua casa per me...mi hai invitato a vivere con te...non immagini quanto io ti abbia sognata Alya, quanto io ti ami- disse Gin aspettando una risposta da Alya
Alya si ricordò la promessa, non pensava dicesse sul serio, erano solo bambine che giocavano, ma quella dichiarazione le aveva dato una forte emozione, non voleva stare da sola e Gin le era mancata moltissimo in quei lunghi anni. Era rossa in viso quando rispose un timido e sussurrato- a...anch'io
Gin le rubò un bacio, prima delicato poi più passionale- sei completamente priva di esperienza eh?
Lei arrossì ulteriormente ma annuì, fino a quel momento non aveva baciato nessuno in vita sua, ma farlo con Gin era così naturale
Gin sorrise, la baciò ancora e con più passione, prendendole il viso tra le mani- io non sono inesperta, lascia che sia io a insegnarti tutto Alya, anche se sei la maggiore delle due, lascia che sia io a insegnarti tutto.
***
Alya e Gin erano fuori a far compere- Guarda che bella
-Gin dovremmo prendere solo ciò che ci serve per la tua stanza
-Dai ma saresti così bella in quella veste- disse la bionda prendendole la mano
Alya la tirò a sé, aveva preso molta più confidenza con quella situazione, situazione che aveva scoperto sapessero già le loro due madri, che avessero fatto da intermediario per loro? Poteva essere- vieni andiamo a vedere i mobili per la stanza
-Che ne dici se prendiamo un letto matrimoniale abbastanza grande da potercisi rotolare sopra- le chiese Gin stringendole la mano
-Va bene, ma che ci vuoi fare da sola su quel letto? -le chiese Alya non pensando a nulla di male
-Oh da sola nulla, ma con te ho qualche idea- disse la bionda con un sorriso malizioso
***
-È in ritardo di due minuti- disse una delle donne presenti alla riunione. Persino il capo di Alya era in pensiero, lei era sempre puntuale. Alya entrò con calma, invece dei soliti abiti seriosi neri e bianchi, indossava una gonna in stile Lolita color caramello con bottoni che sembravano dei biscotti, indossava una camicetta senza maniche molto femminile che aderiva alla perfezione al suo corpo, ai piedi indossava delle scarpe nere con un po' di tacco, le gambe erano coperte da delle calze alte fino al ginocchio color caffè, i lunghi capelli erano liberi con due piccoli codini sorretti da delle spille a forma di caramella. Alya sorrise- scusate il ritardo, il treno ci ha messo più del previsto
Tutti erano a bocca aperta, era adorabile in quelle vesti. Se fosse stato in anime gli occhi di tutti avrebbero preso una forma di cuore gigante o sarebbero usciti fuori dalle orbite.
-Possiamo iniziare la riunione- il suo modo di fare era molto più rilassato e gentile del solito, la cosa mise tutti a proprio agio, ma la domanda rimaneva, cosa era successo in due giorni per farla cambiare così tanto?
Alla fine dell'orario di lavoro Alya uscì, seguita dagli sguardi dei colleghi, Gin l'aspettava vicino al cancello sorridendole, indossava un classico completo da ragazza americana figa, che fece un po' fantasticare i colleghi di Alya. Alya la raggiunse e le due si baciarono, suscitando lo stupore dei colleghi di Alya, per poi andare a casa insieme.
***qualche mese dopo la laurea di Gin***
-Alya- chiamò la bionda- che dici rose o viole per il comune?
-C'è ancora tanto tempo Gin- le disse Alya- abbiamo ancora tre mesi prima del matrimonio
-Si ma è il nostro matrimonio! Sono una delle migliori organizzatrice di eventi della città, devo farmi valere soprattutto quel giorno- disse la bionda guardando Alya negli occhi
Alya si tolse gli occhiali e la baciò con dolcezza- mi basta sposare te Gin, la cerimonia non è che una formalità, l'importante per me sei tu
-Oh Alya- Gin le saltò al collo sbaciucchiandola ovunque- ti amo
Alya ridendo le accarezzò i capelli con dolcezza- anch'io
Fine.


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