Capitolo 13: Don’t try it!
Silvie avrebbe mentito se avesse detto che non sapeva che i
figli avevano sentimenti negativi verso i loro padri.
Come potevano non averne?
La situazione nei loro occhi era semplice dopotutto…
Papà incontra mamma.
Papà ha un rapporto con mamma.
Papà mette incinta mamma.
Qualcosa succede.
Mamma va in un villaggio lontano da sola con una maid.
Mamma dà alla luce 20 figli.
Mamma cresce da sola venti figli.
Mamma è sola con i venti figli.
Papà non è con mamma.
Papà riappare quando i bambini sono cresciuti.
Papà non va dai bambini.
Papà seduce mamma a letto.
Papà inizia a corteggiare mamma.
Papà manda a mamma oggetti per neonati.
Papà ha intenzione di mettere mamma incinta.
Papà è un figlio di puttana che probabilmente ripeterà la
cosa più volte.
A ciò Silvie poteva solo sospirare e provare a chiarire il
malinteso con poco successo.
Avesse saputo che gli dei potevano prendere forma umana
avrebbe forzato una visita una volta a settimana dannazione.
Non era la stessa cosa ma avrebbe dato ai bimbi un senso di
famigliarità con il padre e la figura paterna non sarebbe diventata così odiata
nei loro occhi.
Ora era un po’ difficile spiegare tutto…
Dovevano però se voleva che i figli fossero felici…
Ma spiegare tutto…avrebbero capito?
-Silvie?
Si girò piano guardando il dio della guerra apparire
-Benvenuto –sorrise lei
-Per te è raro evocarmi –disse lui
Silvie era la loro protetta e madre dei loro figli.
Quando chiamati sarebbero subito corsi da lei
-Mi serve una mano con i bambini- disse lei
Lui si preoccupò subito- è successo qualcosa?
-La situazione è…- iniziò Silvie
-Fermo dove sei- disse Aaron tenendo il dio sotto mira-
allontanati da mamma, ora!
…
Bene…la situazione era degenerata…
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