Capitolo 14: I am lucky
Arthur si sentiva incredibilmente fortunato
Aveva una fiancé che lo amava
-Cena pronta
-Arrivo Ella
-Fa con calma, il lavoro non scappa sai?
-Lo so ma ho quasi finito
-Va bene, non stancarti però
-Si
Aveva un suocero di cui aveva il rispetto e di cui era fiero
-Stai migliorando
-Di sicuro non mi sento più mezzo morto ogni volta che
prendo la spada- rise Arthur
-Sei più portato di ciò che pensavo
-Sei tu che sei eccelso ad addestrare
-Non sono un generale per nulla –rise Jonathan
-Novella è fortunata
-Per?
-Avere un padre come te, posso capire perché è così fiera e
orgogliosa di te
-Sei bravo con le parole eh?
-Beh, è vero
Lui sorrise scompigliandogli i capelli- e io posso capire
perché si è innamorata di te
Amare era importante in quella vita
Eri meno solo
Eri più felice.
Novella gli aveva spiegato che per essere veramente felice
doveva essere orgoglioso di se stesso
Avere fiducia in ciò che faceva
Era l’unica cosa che poteva renderlo felice
Amare se stessi era la miglior forma di amore che potevi
avere
E Arthur…stava davvero iniziando ad avere stima di sé
Era davvero…fortunato
-Non stancarti troppo con quei documenti –disse Jonathan
-Non è nulla di che
-Se ti ammali, Novella si preoccupa
Novella sorrise mentre il padre sgridava Arthur
Erano una vera famiglia
Una in cui potevano davvero supportarsi tra loro
-Perché domani non uscite a cena fuori? –chiese Jonathan-
dovrò stare a palazzo per molto quindi…
-Se a Novella non dispiace
Lei sorrise- non mi dispiacerebbe
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