Capitolo 35: They saw it
Stava giocando con quell’orecchino come faceva sempre quando
aveva bisogno di riflettere
Un bellissimo orecchino di oro a forma di stella che
riluceva nel buio del suo studio.
-Boss! Abbiamo un problema
-Quale sarebbe? –chiese mettendo l’orecchino in tasca
tranquillo
-Qualcuno ha hackerato i nostri dispositivi
-Hackerato? –chiese lui
-Si
-Prove di ciò?
-Uno stalker è riuscito a seguire una ragazza che sta
recentemente avendo successo nei film horror e…
-Il nome della ragazza?
-Dominique Winter…lei…
L’uomo sorrise crudele rimanendo seduto nella sua sedia e
dando le spalle al suo assistente- puoi star tranquillo
-Ma se traghettasse altri sarebbe…
-Non succederà
-Ma…
-Come è stato riportato, le altre hanno finto e hanno usato
compagni di squadra per la falsa. Non preoccupartene…
-Ma se ms Dominique venisse…
-Se ne è lamentata?
-No…
-Allora che diritto hai a fare commenti su lei e il tipo?
-…
-Inoltre secondo te qualcuno potrebbe hackerare la mia
invenzione?
-No sr…
-Allora chiudi l’argomento, non fate nulla ma assicurate che
oltre Dominique non vi sono vittime
-Yes sr
L’assistente chiuse la porta calmo, se il boss diceva così
aveva di sicuro già investigato e confermato che era tutto ok. Magari era una
sua trovata per pubblicità…
Inoltre il nome Winter era…famigliare per qualche ragione…purtroppo
aveva lavoro da fare e non ebbe modo di pensarci.
Il boss si alzò calmo tirando fuori di nuovo l’orecchino a
forma di stella e sorridendo.
-Zvezda sembra che vogliano commentare sulle mie pratiche…che
dici? Avrebbero una buona reazione a sapere la verità?
L’orecchino rifletteva la luce degli occhi rossi dell’uomo.
Era davvero passato troppo tempo vero?
Quando era più giovane, circa dodici anni, provò a vendere
la sua idea a vari bilionari nel campo dell’intrattenimento, suo padre
compreso. Nessuno gli avrebbe dato uno sguardo.
L’idea era pazza dopotutto no?
Persino le Imprese di intrattenimento Winter Dream lo
rifiutarono.
Dopotutto era un bambino…
Ma…una bellissima e furba bambina convinse il padre a
investire nel progetto del giovane genio…
Ed era ora a capo di una società che valeva bilioni di
dollari…
“Grazie mille per l’aiuto, senza di te…”
“Avresti solo impiegato più tempo, avresti comunque convinto
mio padre”
“Ma…”
“Va bene sul serio…”
“Ehm…hai perso questo prima”
“Il mio orecchino?”
“Si…”
“Puoi tenerlo, me lo ridarai appena avrai realizzato il tuo
progetto ok?”
“Si!”
Ma…lei non venne più a quelle riunioni noiose e…erano ormai
quasi tre anni da quando la sua invenzione aveva avuto successo mondiale ma non
l’aveva più rivista…
L’aveva ammirata da lontano per anni, non aveva sentimenti
di amore per lei sia chiaro. Si era però iniziato a innamorare quando l’aveva
intravista nel primo film.
Da cinque anni che aveva l’aveva ritrovata come una
bellissima ventiseienne.
Bellissima, intelligente, forte…e con un caratterino…
Potrebbe essersi…innamorato o almeno iniziato a vederla come
una possibile futura moglie…
Aveva trentatré anni ormai lui, lei ventisei…aveva avuto
abbastanza successo da poterle ridare l’orecchino no?
-Zvezda…so che ti sei scordata di me ma…spero davvero di
poterti mostrare i risultati che ho ottenuto…
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