Capitolo 3: You are not
Emilia-Oliva anymore
Fu un giorno due settimane dopo che Emilia si era abituata
alla vita nell’Arciducato che Ophelia iniziò a far capricci.
-Voglio che adottiate Emilia!
-Ophelia non…
-Adottatela! -disse lei facendo la solita scenata
Era una bambina viziata e malata, non l’avrebbero mai detto
no alle sue richieste.
Decise anche di cambiare il nome di entrambe già che c’era.
Il nome completo di Ophelia era Ophelia Olivia Dìoghras, il
nome completo di Emilia era Emilia Olivia Frontier.
Ophelia insistette e l’Olivia cadde ad entrambe.
Erano ora Ophelia-Emilia ed Emilia-Ophelia Dìoghras.
Ad Emilia il cambio non importava, il nome Olivia era uno
come un altro e se la cosa faceva Ophelia felice a lei non importava. Il fatto
rimaneva che Ophelia decideva sempre tutto ciò che sarebbe avvenuto nelle vite
di entrambe.
Era una piccola dimostrazione che Ophelia decideva sempre
per entrambe senza considerare cosa Emilia volesse, non che lei volesse nulla
se non ciò che Ophelia voleva per lei.
Dormivano nella stessa camera, anche se Emilia aveva la
camera affianco a quella di Ophelia, spesso tenendosi la mano o abbracciate.
Era una cosa che l’Arciduchessa trovava tenera e onestamente…
-Emilia, ti trovi bene con noi?
-Si mamma -sorrise lei come sempre
La donna iniziò a favorire Emilia ad Ophelia. Non era
l’unica ma l’intero Arciducato la favoriva. Emilia era una ragazza perfetta per
il ruolo di santa negli occhi di tutti, era buona e dolce e non faceva nulla se
non chiesto.
Subiva l’abuso peggiore da Ophelia, almeno secondo tutti,
eppure non si lamentava e svolgeva il suo dovere di aiutare Ophelia ogni
singolo giorno con un sorriso sulle labbra.
-Se solo Emilia fosse nostra figlia biologica… -sospirò
l’Arciduchessa un giorno
-Vero? È una così perfetta figliola -disse l’Arciduca felice
che l’avessero adottata
Ophelia aveva sentito i suoi dirlo, ma non le importava,
anzi era felice della cosa. Sapeva benissimo che più loro facevano così, più
Emilia avrebbe profondamente odiato i suoi genitori. Emilia odiava che la
favorissero, anche solo inconsciamente. Ophelia era figlia loro, Ophelia stava
morendo, come osavano non dare a lei più amore e attenzione?
Da quando Emilia era lì, Ophelia era solo con lei. I
genitori li vedevano ai pasti, se Ophelia stava bene per sedersi a tavola, o
raramente quando venivano invitate per eventi o una tazza di thè.
Negli occhi di Emilia, avevano abbandonato Ophelia e tutto
ciò che Ophelia faceva di male era colpa loro.
-Sta tranquilla, non ti abbandonerò mai
Ophelia onestamente la poteva solo stringere da dietro come
sempre quando lei diceva così. In quei momenti aveva tutto il mondo, l’intera
vita di Emilia era sua e lo sapevo.
-Lia
-…?
-Potrebbe essere il nickname per entrambe no?
-Certo -sorrise Emilia- tutto ciò che vuoi
Ophelia era contenta che gliele desse tutte vinte, il nome,
l’adozione…era tutto per rendere Emilia solo sua dopotutto.
-Domani incontreremo alcuni dei miei spasimanti -disse
Ophelia- sono vermi quindi trattali come tale ok?
-Si -disse Emilia spazzolando i capelli di Ophelia
tranquilla- se vuoi li tratterò come tale
-Brava la mia Lia! Devi solo seguire ciò che voglio io ok?
-Si Lia -sorrise Emilia tranquilla
Dopotutto a lei non importava dei cinque love interest…
Nessun commento:
Posta un commento