Capitolo 114: Lolita is so nice to me…
Ulfr era sempre stato grosso per essere un licantropo. Era
molto più alto dei suoi coetanei, era un maciste e parecchio muscoloso per di
più, era più grosso e muscoloso dei suoi fratelli quando avevano la sua età e
la cosa portava a molti che lo consideravano spaventoso anche senza parlargli.
Era un brav’uomo però e velocemente ottenne parecchi che lo
adoravano.
-Sei fortunato
-A?
-Ad avere un buon fisico, sei anche biondastro e con occhi
oro, molte donne lo trovano attraente fratellino
-Non credo visto che mi evitano come la peste
-Quello perché sei enorme anche la sotto caro
-…
-Cosa?
-Puoi non guardarmi il cazzo?
-Colpa tua, girare nudo per casa dopo doccia porta a ciò
sai?
-Dea…
Anni e anni di sforzi per il branco erano ripagati con il
fatto che era, purtroppo, ancora single.
Voleva una moglie, voleva figli e…
-Lolita sei minuscola
-La più piccola
-Smettetela…
-Oh no ora piange
-Hey, finitela, che diamine state facendo?!
-Ah è Ulfr correte!
-Dannati mocciosi…tutto bene piccola?
-Si…
E finalmente incontrò qualcuno.
Lolita era la più dolce creatura sul pianeta terra
-Ulfr ti ho fatto dei biscotti
-Grazie! I tuoi sono sempre ottimi!
La famiglia di Ulfr sorrideva a quelle interazioni
-Quindi…quando la sposi?
-Stai scherzando spero, hai visto quanto sono e quanto è
lei?
-E? Se siete mate è fatta per prenderti
-…
-Cosa?
-Sei un pervertito
-Sono onesto
Quando scoprì che erano mate era onestamente felice. Lolita
era il suo mondo.
-Cielo…tutto è enorme per me…
-…
-Tesoro? Perché sei in vena?
-Nulla. Nulla…
-…?
Era già grosso di suo lui, lei era così piccolina che lo
rendeva però davvero enorme e parte di sé stava sviluppando un certo gusto
nella cosa. Per dire, anni dopo avrebbero avuto tre figli ed erano una razza
che già ad averne due era miracolo
-Tesoro sto cucinando
-Lo so…
-Buono con le mani
-Dici ma non mi pare ti dispiaccia
-Non mi dispiace ma vorrei finire di cucinare, cibarti e poi
farmi divorare a letto
-Oh? Non mi dispiace affatto come idea -sorrise Ulfr
Le loro nozze erano tuttora quelle più vicine al perfetto
che il branco avesse mai visto. Ulfr venerava sua moglie e per Lolita lui era
il suo tutto.
-Nonna, sei a casa? -chiese calmo Wolfe- ti ho portato una
torta
-Oh tesoro grazie -disse lei con un sorriso
Tra i figli che aveva avuto, Sebastian e Robert erano i più
simili a Ulfr, Robert per corpo e Sebastian per carattere e aspetto. Tra i
nipoti però Wolfe era come era suo marito. Specie per come tormentava la moglie
quando poteva.
-Tutto bene?
-Si, sto molto meglio da quando siete qui -sorrise Lolita
Era strano ma era la prima volta in anni che si sentiva
bene. Le mancavano i suoi figli? Si. Le mancava Ulfr? Ogni singolo secondo…ma
era felice e…stranamente speranzosa?
Qualcosa aveva dato al suo lupo la speranza di rivedere il
suo mate
Era strano…era spaventata onestamente ma sperava bene
-Stasera vieni da noi a cena
-Oh? Non è una richiesta?
-No, è un ordine -disse calmo Wolfe coccolandola prima di
uscire- mia moglie ha detto più volte che dovresti venire da noi più spesso e
lo sai
-Si sì
-A dopo
-A dopo tesoro -sorrise lei
La foto di suo marito con lei sul muro sembrava così vecchia
ora come ora ma…
-Ok…vediamo di fare un paio di dolci per i miei nipotini
Era felice della vita che avevano vissuto insieme ed era
pronta a fare del suo meglio così che quando l’avrebbe rivisto gli avrebbe
raccontato tutto ciò che si era perso.
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