Capitolo 5- Addio manicomio
Eravamo spaventate, l'ultimo piano era pieno di sangue, le
celle erano spalancate e dentro c'erano dei corpi. Facemmo ciò che ci pareva
giusto, controllammo la sala delle guardie e prendemmo tutto ciò che era
necessario, poi buttai della benzina sulle scale di ogni piano, l'edificio era
vecchio e il fuoco avrebbe preso subito sulla carta da parati. Ci guardammo e
continuammo a camminare, mentre la candela che avevamo lasciato cadde a terra e
diede fuoco a quell'incubo, al nostro incubo. Passai dal bosco e recuperai le
mie cose. Camminammo per giorni, senza trovare una persona viva, poi uscimmo
dalla città, avevamo rubato un auto e con quella ce ne andammo. Guidai per
giorni, senza dormire, per avere il maggior distacco possibile da quell'incubo,
arrivammo, dopo circa una decina di giorni, in un piccolo cottage abbandonato e
malmesso, chiedemmo al villaggio vicino se era abitato, ci dissero che era
disabitato. Lo "prendemmo" noi. Ognuna diede il massimo per sistemare
l'edificio e far sì che fosse abitabile. Dopo la prima settimana era già
diventato casa nostra. Ci vivevamo e ci prendevamo cura le une delle altre. Io
avevo preso un po' il lavoro del "padre" di famiglia e allo stesso
tempo di "madre" e "sorella". Mi occupavo di tutte, avevo
imparato a cacciare, ero brava e riuscivo anche a guadagnare con il mio lavoro
di scrittrice. Anche le ragazze trovarono un lavoro, Raperonzolo divenne
parrucchiera, Belle aprì una libreria e Cappuccetto aprì una scuola. Erano cose
che il villaggio aveva perso, ma ora aveva ripreso. Io lavoravo con tutte, le
aiutavo come potevo e nel tempo libero scrivevo. Pubblicai molti libri sulla
psicologia, mi piaceva, divenni brava e riuscii a farmi un nome nel settore.
Cambiarono molte cose dalla fuga, ma nulla cambiò me o le altre. Volevamo
fuggire e fuggimmo. Le altre avevano superato il trauma, mentre io...ogni tanto
rivivo quel momento, mi chiedo "E se questo fosse solo il sogno eterno in
cui quel l'incubo mi ha spedito? Se sono morta? Se sono ancora lì?" Ma
anche così...voglio rimanere in questo posto, con la mia vita e loro.
Questo è quello che chiedo.
****
-Allora?
-Nulla...sono andate via- disse l'agente al collega
-Merda...quelle psicopatiche dove saranno andate...
-Mi spieghi perché le cerchiamo?
-Sono delle assassine psicopatiche amico.
L'agente passò al secondo una cartellina.
Nome: Rossa
Età: 10
Storia: ha ucciso e divorato la nonna, la madre e il padre,
si pensa sia stata lei a mangiarli. Ha ucciso un lupo e da allora ne indossa le
orecchie e la coda. Le sue vittime ammontano a 98
Nome: Raperonzolo
Età: 17
Storia: orfana a seguito di un incidente ha scoperto il
piacere nel soffocare la gente, le prime vittime sono state i bambini in
orfanotrofio, soffocati nei suoi lunghi capelli. Le sue vittime ammontano a 248
Nome: Belle
Età: 17
Storia: ha ucciso le sue sorelle, stanca dei loro continui
abusi su di lei, ha sviluppato una passione per il veleno, sia nel cibo che
negli oggetti. Le sue vittime sono 308.
Nome: Alice
Età: 17
Storia: ha ucciso i suoi genitori nel sonno, ha dato fuoco
alla casa, ha ucciso sedici coppie che l'avevano ospitata, ha dato fuoco a ogni
casa e bruciato i corpi e le prove. Quando è stata messa nel manicomio
criminale ha urlato "i giochi sono ancora aperti". Ha probabilmente
liberato le altre ragazze contenute nel manicomio e con loro ha fatto fuori il
personale dell'edificio. Ha una passione per i coltelli da cucina e le armi da
fuoco. Le sue vittime ammontano a 600
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