Capitolo 2: Uno strano cattivo
Lucy lo raggiunse all’ingresso, si era messa una minigonna
nera, una maglia attillata bianca che lasciava le spalle scoperte, delle calze
alte e degli stivali con il tacco, aveva una borsa nera firmata e lo raggiunse
sorridendo, leggermente truccata
-Scusa l'attesa
-Tranquilla, stai benissimo
-Grazie, andiamo?
Avevano programmato di fare un giro in centro, avrebbero
fatto le cose dei normali adolescenti e sarebbero stati nei luoghi più visibili
della città per attirare il nemico allo scoperto.
Dopo un paio di ore
-Cosa porta un ragazzo a diventare un poliziotto?
-Mio padre era un militare, è morto in guerra con onore e
come lui anche gli altri membri della mia famiglia, e tu?
-Mia madre era un avvocato dell’accusa
-Segui le orme anche tu quindi
-Non c'è molta scelta no? Infondo è quello che si aspettano
tutti e poi non mi socialiste come lavoro
-Già, infondo è divertente fare l'eroe
Sembravano una giovane coppietta, si trovavano bene insieme,
andavano molto d'accordo.
Nel frattempo da qualche parte...
-Non è bellissima?
K si rigirava la foto di Lucy tra le mani
-Sembra un angelo non è vero?
I suoi sottoposti guardavano il loro capo con terrore negli
occhi, era una ragazza K, Catherine si chiamava, era vestita da uomo, ma aveva
delle curve che attiravano molti sguardi. Era sadica, matta, ninfomane e
maniaca. Si era innamorata di Lucy, la figlia dell'uomo che le dava la caccia,
era ossessionata da lei. Quando l'aveva vista la prima volta aveva avuto il
cosiddetto colpo di fulmine, aveva cominciato a pedinarla e a scattarle foto.
L'intera parete del suo ufficio era ricoperto di foto di Lucy, ovviamente
ignara del fatto che la fotografassero.
-Sapete che voglio? Una sua foto!
-Si signora- risposero i ragazzi uscendo di fretta e furia.
Tutto per non starle vicino
K aprì il grosso libro sulla scrivania e si mise a sfogliare
le foto di Lucy, ne aveva a centinai, era una vera ossessione per lei. Aveva
recuperato anche alcuni suoi oggetti, una spazzola, un paio di mutandine, uno
spazzolino...erano cose abbastanza comuni e personali, ma per lei erano sacre
così come qualsiasi cosa toccasse la ragazza. K aveva trent'anni, era molto
bella ma così matta e malata mentalmente che nessuno le si avvicinava. Soffriva
di doppia personalità, infatti al lavoro era Katherine, o K per abbreviare, ma
in giro era Catherine, una cara amica di Lucy. Guardò le foto sorridendo
sadicamente
-Sei solo mia vero Lucy? Mia mia! –Rise- vedrai quando mi
libererò di tuo padre potremo stare insieme per sempre
-Capo abbiamo un problema
***
-Scusa un attimo- Lucy prese il cellulare- Pronto?
Jonathan le prese il cellulare e mise il vivavoce, erano
tornati a casa.
-Sono Catherine
-Oh ciao Catherine, tutto bene?
-Chi è il ragazzo con qui eri pomeriggio?!- la voce di Catherine
era alterata, Jonathan sentiva di averla già sentita, ma dove?
-Un vecchio amico di infanzia, era venuto in città e io l'ho
accompagnato in giro
-Solo amico?
-Si, quasi un “custode” potrei dire, nulla di più di ciò che
so essere è
-Oh menomale, pensavo non avessi detto alla tua migliore
amica che eri fidanzata- la voce si era calmata-come stai tesoro del signor White?
Jonathan sbarrò gli occhi, era così che K aveva definito Lucy
-Bene- Jonathan le fece segno di chiudere- ora vado a farmi
una doccia calda notte
-Notte cucci
Chiuse la chiamata- che c'è Jonathan?
-La voce della tua amica...nulla è solo una mia
sensazione...è meglio andare a dormire, io sbrigo del lavoro, se hai bisogno
chiama
Lucy gli diede un bacio sulla guancia e sparì in camera,
Jonathan bussò alla porta del capo
-Dimmi Jonathan
-Credete che K sia una donna?
-Si, in effetti l'analisi sulla voce di K ha rilevato una tonalità
femminile- il capo lo guardava preoccupato- perché lo chiedi?
-È solo una mia paranoia, scusate il disturbo
-Le tue paranoie se tengono Lucy al sicuro, non saranno mai
un disturbo
-Potreste controllare una delle amiche di vostra figlia? Una certa
Catherine, non ditelo a Lucy, potrebbe essere una falsa pista
-Va bene, do subito l'ordine
-Grazie capo, buona notte
Jonathan raggiunse la sua stanza e si toccò la guancia dove
poco prima Lucy l'aveva baciato, che diavolo stava succedendo al suo “nessuna
mi interessa?” Una ragazzina lo stava facendo uscire di testa ecco cosa...
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