Capitolo 3: ma prenditi una camomilla!
Lucy si svegliò presto e decise di fare due passi sola
soletta con la sua amica Catherine, che ovviamente non aveva rifiutato l'invito
a stare vicina vicina alla sua preda preferita.
-Lucy- Catherine prese una boccetta di profumo- vuoi
sentirlo? È nuovo
-Si volentieri
Bastò uno spruzzo per far svenire Lucy.
***
-Oh Merda! –Disse Jonathan leggendo il biglietto- io...non
sono stato in grado di proteggerla capo
-Ma che ma che! Lucy è uscita con quella sua amica Catherine,
sono io che ho acconsentito, ma avevi ragione, K è Catherine, l'hanno
confermato i miei uomini poco fa
-La troverò- disse Jonathan uscendo
-Da solo?!
-Ci posso riuscire, voi trovate prove io penso a cercarla
***
Lucy aprì gli occhi era in una stanza vuota, con le pareti
ricoperte di fotografie, sue fotografie, era legata ad una sedia, a terra
c'erano due borse, riusciva a vedere cosa contenevano e non le piaceva proprio
il contenuto, chiunque l'avesse presa era intenzionato a giocare con lei.
Katherine, o Catherine tanto è la stessa cosa, entrò
sorridendo- la mia Lucy...
Lucy impallidì- tu sei K vero? –aveva ascoltato di nascosto
la conversazione tra Jonathan e suo padre ma non ci voleva credere
-In persona
-Perché fai questo?!
-Perché tu sei così perfetta e dolce con me- si era
avvicinata e le aveva preso il mento tra le mani- tu sei la mia ragione di
vita- disse lei ridendo sadica- sarai sempre mia vero?
-Mai- disse Lucy spostando la testa- io non voglio più avere
a che fare con te!
-Lucy...è per quel ragazzo vero?! È per Jonathan?!
-Che c'entra?!
-È lui vero? È per lui che tu non mi vuoi?!
-No! Tu sei matta!
-Forse...ma ti avrò, con le buone o con le cattive- disse lei
aprendo una borsa e mostrando i giocattoli che aveva comprato qualche giorno
prima al noto sex-shop del centro città- so bene che sei ancora vergine cara
Lucy strinse le gambe.
-Stai tranquilla, sarò io la tua prima volta
Lucy sbiancò ancora di più- no no ti prego no!
-Oh sì Cara...e anche molto presto sai?- posò una sua mano
sulla gamba di lei leccandosi le labbra- ma prima, mi devo occupare del tuo
caro amico Jonathan...
-Ti prego lascialo stare! Non c'entra nulla con te!
-Oh sì invece! Ti sei allontanata da me!
-Ma quando?!
-Ieri sei uscita con lui!
-Si ma...
-Sta zitta! –urlò K di colpo- zitta zitta zitta zitta zitta
zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta zitta
zitta zitta zitta zitta zitta...
Lucy era terrorizzata, quella era fuori!
-Ora sì che va meglio, Lucy- disse K con un sorriso sadico
dipinto in volto- sei più bella con questa espressione terrorizzata sai? Quasi
non resisto all’attesa...ti mangerei ora...
Si leccò le labbra mettendo una mano nella borsa. Lucy
trattenne il fiato.
***
Jonathan era arrivato di fronte a una vecchia fabbrica di giochi
per adulti, ex sede del sex-shop. Non gli veniva in mente altro luogo malmesso in città in cui poter
portare una ragazza e passare inosservato. Caricò la pistola e aprì la porta
entrando con calma. Ciò che vide gli fece raggelare il sangue.
***
Lucy guardò l'oggetto preso da K, stava per sentirsi male,
non voleva venir stuprata da lei!
-Su Lucy tranquilla, farà un po' male, ma dopo ti piacerà
-Tu sei matta! Folle!
-Su cara vedrai ti piacerà...
Si avvicinò, pronta ad agire, quando sentì la chiamata di un
sottoposto
-Signor Capo...
-CHE C’È?!
-J-J-Jonathan Black...
-È qui? Perfetto...su cara, continueremo dopo- prese comunque
quel coso in mano e si diresse verso l'uomo arrivato- dopo io e te lo
proviamo...anzi vieni con me...lo testiamo subito
Lo trascinò fuori e poco dopo si sentì un urlo di dolore.
-Oddio stuprato da una donna...Jonny salvami!- disse Lucy,
non però scontenta di aver scampato il pericolo, che però si sarebbe ripresentato
a breve se Jonathan non l'avesse salvata in tempo.
***
Jonathan guardò con orrore le ragazze e i ragazzi legati a X e
completamente nudi. Era evidente che K aveva qualche problema a controllare i
suoi istinti sessuali. Avvicinandosi si rese conto, con un certo sollievo, che
erano tutti manichini, ma la cosa era inquietante lo stesso, molto inquietante.
***
Lucy sentì degli spari, Jonathan era nei guai? Doveva
liberarsi. Con un po' di fatica riuscì a mettersi in piedi, si sedette sul
pavimento, si tolse le scarpe e, con un po' di agilità, riuscì a passare le
mani da dietro a avanti, in modo da poter vedere il nodo. Era un modo semplice
di legare una corda, ma ci mise comunque qualche minuto. Appena libera, dopo
essersi rimessa le scarpe, cercò di aprire la porta e dopo un'altro sforzo
riuscì a scappare da quella stanza, prima di uscire però prese un accendino che
aveva sempre in tasca, anche se non fumava, e diede fuoco alle fotografie, non
sopportava l'idea di cosa quella donna ci avesse fatto. Scese le scale in
fretta e vide centinai di buchi nei muri, le prese il panico. Vide del sangue e
poi i corpi di tanti sottoposti di K. Entrò nell'ingresso, a terra c'era il
corpo senza vita di K. Poggiato al muro c'era Jonathan.
-Jonny! – corse da lui
-Stai bene Lucy?
-Io si, ma tu?
-Nulla di grave, usciamo di qui
Lucy lo aiutò ad alzarsi e insieme uscirono di lì.
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